Titolo Originale: The Invitation
Regia di: Karyn Kusama
Soggetto e Sceneggiatura di: Phil Hay, Matt Manfredi
Attori protagonisti: Logan Marshall-Green, Tammy Blanchard, Emayatzy Corinealdi, John Carroll Lynch, Michiel Huisman, Michelle Krusiec, Aiden Lovekamp, Mike Doyle, Jordi Vilasuso, Marieh Delfino, Lindsay Burdge
Direttore della Fotografia: Bobby Shore
Montaggio di: Plummy Tucker
Colonna Sonora di: Theodore Shapiro
Nazione: USA
Anno: 2015
Durata: 100
Riassunto della Trama: Eden e Will sono una coppia benestante che deve purtroppo affrontare la morte improvvisa del figlio di appena cinque anni.
Will ha un forte esaurimento nervoso, si lascia crescere barba e cappelli e perde progressivamente il controllo sulla sua esistenza, mentre Eden, dopo un tentativo di suicidio e l’incapacità di accettare la perdita sparisce, probabilmente in Messico, e torna due anni dopo con una nuova esistenza e un nuovo marito, David.
Anche Will, nel frattempo, ha incontrato una nuova compagna, Kira.
Per festeggiare il loro ritorno a Los Angeles e riaprire nuovamente la casa alla vita, Eden e David decidono di invitare alcuni dei vecchi amici per cena.
Fra gli invitati una coppia di gay, un tizio un po’ tondo e superficiale, una donna single e un’altra donna, un’orientale il cui compagno, Choi, è sempre, e quindi anche questa volta, in grande ritardo.
E Will e Kira.
Will è visibilmente emozionato ma affronta l’occasione con coraggio, visto che oltretutto si tratta anche di tornare nella casa che ha abitato per parecchi anni, e la serata comincia all’insegna dell’ottimo vino, con bottiglie di valore che vengono stappate per celebrare l’occasione.
Eden e David hanno anche un’ospite, Sadie, una ragazza che era con loro anche in Messico e che al momento vive in casa della coppia, e poco dopo arriva anche un uomo, Pruitt, conosciuto probabilmente nella comune a Sonora. In quel luogo i due hanno incontrato i membri di una non meglio precisata congrega, setta, culto o associazione, un incontro che ha cambiato letteralmente la vita di Eden e David.
Questo gruppo di persone, guidato da un certo Dr Joseph, sembra aver sconfitto odio, dolore, sofferenza, depressione e ogni altro aspetto negativo del vivere.
Man mano che passano i minuti, il quadro diventa sempre più complesso: Will non riesce a uscire dal cono della depressione e c’è una sensazione di paranoia e isolamento visto che manca la ricezione telefonica e i proprietari preferiscono tenere le porte chiuse a chiave.
Man mano che la serata prosegue accadono alcuni piccoli avvenimenti, nulla di esageratamente preoccupante, che spingono un partecipante ad andarsene dalla cena, mentre Choi è sempre più in ritardo.
Will si isola sempre di più e, in un momento come questo nel quale, soffocati dal dolore, è difficile capire cosa si pensa, si convince che Davi, Eden, Sadie e Pruitt facciano parete di una pericolosa setta e vogliano uccidere tutti gli invitati.
Ha ragione o si tratta solo della sua paranoia?
Questo film è in gara per essere eletto uno dei migliori film horror del 2016 usciti al cinema.





Recensione:
Recensione The Invitation
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