Titolo Originale: The Autopsy of Jane Doe
Regia di: André Øvredal
Soggetto e Sceneggiatura di: Ian B. Goldberg, Richard Naing
Attori protagonisti: Emile Hirsch, Brian Cox, Ophelia Lovibond, Michael McElhatton, Olwen Catherine Kelly, Parker Sawyers, Jane Perry
Direttore della Fotografia: Roman Osin
Montaggio di: Peter Gvozdas, Patrick Larsgaard
Colonna Sonora di: Danny Bensi, Saunder Jurriaans
Nazione: Gran Bretagna
Anno: 2016
Durata: 99
Riassunto della Trama: Poche ore prima che sullo stato della Virginia si abbatta una tempesta di incredibile potenza, la polizia indaga su un omicidio multiplo nella casa dei Douglas. Il particolare più disturbante, anomalo e inspiegabile è la presenza, oltre ai corpi massacrati dei coniugi (e di un operaio) che giacciono in stanze devastate dal caos, del cadavere di una giovane donna, semisepolto in cantina.
Al contrario degli altri tre defunti presenti nella casa, il corpo della ragazza sembra intatto ed è difficile per gli agenti speculare sulla possibile causa del decesso: solo un accurato esame autoptico potrà aiutarli a chiudere il caso.
E il caso deve essere chiuso in fretta: la stampa ha immediatamente cominciato a pressare lo sceriffo che, in cerca di risposte, a sua volta mette fretta alla morgue locale, condotta da tre generazioni dalla famiglia Tilden. Tommy è il coroner titolare, mentre suo figlio Austin lo assiste, imparando il mestiere.
Mestiere che d'altronde non sembra interessarlo più di tanto: il giovane vorrebbe cambiare vita insieme alla sua fidanzata, Emma, ma al momento temporeggia e rimanda il momento in cui ne parlerà al padre, che ha perso da poco la moglie e per Austin ha ancora bisogno di un po' di tempo per metabolizzare il lutto e pensare a come cambierà la sua vita.
Queste sue indecisioni e timori sono particolarmente evidenti in questo momento: lo sceriffo mette fretta, il padre decide di lavorare durante la notte e il figlio decide di rinunciare all'appuntamento al cinema con Emma per aiutare il genitore.
Austin deve ancora sgrezzarsi e assorbire i fondamenti del lavoro o, più semplicemente, non è così interessato e ha una diversa visione del mondo: salta troppo spesso a conclusioni che possono quindi essere errate e non pensa sufficientemente a fondo, ma la serata e notte che gli si parano davanti potrebbero portarlo a un cambio di paradigma. O forse no.
Il cadavere della ragazza (che, in assenza di documenti, è stata chiamata Jane Doe) è un enigma scientifico fin dai primi momenti dell'autopsia. Una volta preparato il corpo come tutti gli altri che sono passati attraverso quel laboratorio, con l'aggiunta di una sorta di ricordo dei tempi che furono, ovvero un campanello legato al piede per distinguere i vivi dai morti, l'esame comincia a rivelare particolari sconcertanti che riguardano praticamente ogni organo preso in esame.
Quel che rende ancora più difficile determinare le cause della morte è il fatto che ogni nuova scoperta, oltre a essere di per sé difficilmente giustificabile da qualche tipo di spiegazione, contraddice le eventuali ipotesi avanzate in precedenza.
Padre e figlio non si arrendono e procedono secondo la metodologia standard, arricchendo l’esame con teorie personali che, vista la differenza di mentalità e preparazione fra i due, coprono un ampio spettro di possibilità, ma diventa praticamente impossibile stabilire come e perché Jane Doe sia morta.
Nel frattempo la tempesta ha ormai raggiunto il culmine della sua potenza; un albero abbattuto e un guasto all’ascensore impediscono ai due l’uscita dal sotterraneo; le comunicazioni con l’esterno sono interrotte; le luci vanno e vengono e… un campanello inizia a suonare.
Questo film è in gara per essere eletto uno dei migliori film horror del 2017 usciti nelle sale cinematografiche italiane. È atteso nei cinema per il giorno 8 marzo 2017.
Recensione:
Recensione Autopsy
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