Titolo Originale: The Transfiguration
Regia di: Michael O'Shea
Soggetto e Sceneggiatura di: Michael O'Shea
Attori protagonisti: Eric Ruffin, Chloe Levine, Aaron Moten, Andrea Cordaro, Danny Flaherty, Anna Friedman, James Lorinz
Direttore della Fotografia: Sung Rae Cho
Montaggio di: Kathryn J. Schubert
Colonna Sonora di: Margaret Chardiet
Nazione: USA
Anno: 2016
Durata: 97
Riassunto della Trama: Conosciamo Milo in una scena iniziale che non lascia dubbi e al contempo spiazza lo spettatore: il ragazzino di colore, intorno ai quattordici anni, sta finendo di succhiare il sangue dalla ferita sul collo di un uomo, in un anonimo e squallido bagno.
Lasciando il cadavere nella cabina, si esamina allo specchio, copre una macchia rossa sulla maglietta indossando una giacca, si lava la bocca, esce e si confonde fra la folla.
Lentamente i tasselli si incastrano, alcuni rimarranno assenti ma riusciamo comunque a capire qualcosa di più. La madre di Milo si è suicidata tempo fa e ora il ragazzo vive con il fratello maggiore, Lewis, che ha un passato da membro di gang e da soldato in zone di guerra e un presente poco chiaro: la sua unica occupazione sembra quella di stare sdraiato sul divano, vivendo probabilmente di qualche sussidio, subendo depressione e ptsd e fornendo ogni tanto consigli che reputa saggi e maturi al fratellino, in realtà ben più “grande” rispetto a lui.
Milo è fissato con i vampiri. Non, come inizialmente sembrerà a Sophie, con i film horror: con i vampiri. È un adolescente solitario: apprendiamo da desolanti sessioni con una psicoterapeuta che Milo ha avuto in precedenza problemi con atti di violenza sugli animali (ma ora non più: è passato a predare una forma di vita che si ritiene superiore agli animali) ed è bullizzato sia dai coetanei che dalla gang locale. “Freak”, lo chiamano.
Milo ha una sua particolare teoria sui vampiri, su come si può lentamente diventare uno di essi, prende fitti e dettagliati appunti su un insieme di quaderni, ha una collezione (di VHS!) di film sul tema, raccolta che mostra gusti evoluti e raffinati (Martin, Near Dark, Nosferatu, Let the Right One In, Nadja, e così via) e, dietro le videocassette, nasconde un bel gruzzolo, frutto dei suoi violenti attacchi alle vittime.
Non è nemmeno ben chiaro dove viva: gran parte delle scene sono state girate nella penisola di Rockaway, nel Queens, ma ci troviamo in una New York anonima, squallida e desolata, priva di topografie di riferimento.
Sophie si è trasferita da poco nel palazzo dove abita Milo: è una ragazza depressa e con evidenti problemi di autostima, Milo l’aiuta a portare delle valigie e i due diventano amici. L’ingresso della ragazza nella vita dell’adolescente catalizza cambiamenti, provoca una crescita improvvisa e una migliore conoscenza di se stesso, che però condurrà Milo ad alcune decisioni estreme.
I confini fra realtà oggettiva e vissuto interiore si fanno sempre più labili, la visione di Milo viene messa in discussione dallo sviluppo degli eventi, la sete di sangue continua a essere impellente, ma qualcosa potrebbe cambiare ora che l'aspirante vampiro ha trovato l’amicizia e anche qualcosa di più.
Questa pellicola è in gara per essere eletta uno dei film horror più belli dell'anno 2017: ha debuttato nei cinema USA il giorno 7 aprile 2017. In Italia non è stato ancora programmato.
Recensione:
Recensione The Transfiguration
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