Non so se Stephen King sia l'autore più saccheggiato della storia del cinema, ma di sicuro è quello che più di tutti ha il diritto di protestare per lo strazio che produttori, sceneggiatori, e registi hanno fatto di molte delle sue storie.
Shining, Le ali della libertà, Stand by Me, Carrie, La zona morta, Misery non deve morire, sono forse i film migliori tratti dalle sue opere, ma si perdono in un mare di altre produzioni, più o meno indegne e risibili, che sono un vero insulto nei confronti del suo talento e della passione dei suoi numerosi fan.
Secret Window, tratto dalla novella Finestra segreta, giardino segreto (inclusa nella raccolta Quattro dopo mezzanotte), non è certo un capolavoro, ma si difende bene, anche se farà storcere il naso ai fan più "puristi" del Re.
Il regista e sceneggiatore David Koepp (autore di Panic Room e Spider Man) ha fatto un buon lavoro col soggetto, differenziandolo dalla storia di King senza stravolgerne il senso e lo "spirito", arricchendolo tuttavia di numerosi interessanti particolari. Il risultato finale è decisamente brillante, forse addirittura migliore rispetto alla versione kinghiana della storia.
Gli interpreti non sono da meno, a cominciare da Johnny Depp (Dark Shadows, From Hell - La vera storia di Jack lo squartatore, Il mistero di Sleepy Hollow, Nightmare - Dal profondo della notte), che di fatto è il film: sempre al centro della scena, sempre bravo a creare il personaggio con gesti e sguardi tutti suoi.
John Turturro (He got game, Transformers) è una sicurezza, il suo Shooter è tanto bizzarro quanto letale, e Maria Bello (The Dark, A History of Violence, La mummia: la tomba dell'imperatore dragone) e Timothy Hutton (The Alphabet Killer, The Kovak box - Controllo mentale) si sono ritagliati il loro spazio, con quest'ultimo che riesce a essere irritante e ambiguo al punto giusto.
Quello che non convince nel film è il suo "non rischiare", una sua certa superficialità quasi televisiva. Il film punge ma non taglia, spaventa ma non terrorizza, affascina ma non ipnotizza. Ogni aspetto della vicenda non viene approfondito o sfruttato fino in fondo, tutto scorre tranquillo senza eccessive sbavature, su binari sicuri che puzzano di già visto.
Secret Window: un bel film, ma senz'anima.
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