La Nona Porta (The Ninth Gate) è una co-produzione franco spagnola tratta dal romanzo Il Club Dumas di Arturo Perez-Reverte e adattata dal regista, Roman Polaski, con la collaborazione di Enrique Urbizu e John Browjohn.
La sceneggiatura, per ovvie ragioni cinematografiche, semplifica la storia raccontata da Perez-Reverte eliminando ogni riferimento a Dumas e al suo I Tre Moschettieri incentrando il tutto sul lato diabolico-esoterico della vicenda. Ovviamente ciò comporta alcune modifiche rispetto al romanzo con l’eliminazione di qualche personaggio e l’utilizzo di qualcun altro in modo difforme da quanto avvenga nel libro (vedi il personaggio della vedova o dell’uomo di colore con i capelli ossigenati).
Interessante la scelta di rendere più esplicito il legame che si viene a creare tra Corso e le raffigurazioni riportate ne Le Nove Porte del regno delle tenebre.
Ciò si deduce dall’inserimento di scene non presenti nel romanzo (vedi quella con le impalcature che cadono dall’alto o l’assassinio del libraio appeso con la testa rivolta verso il pavimento) che raffigurano il cammino che il protagonista compie per poter poi tentare di aprire la porta che lo condurrà nel regno degli inferi. Non eccellente, anche se ampiamente sufficiente, il finale in cui si sarebbe potuto fare meglio anche perché si elimina totalmente lo scenario visionario (con la città sospesa nell’aria) che viene descritto in uno degli ultimi capitoli del libro.
In definitiva gli sceneggiatori sono riusciti nel complesso a rendere la storia più continua e per questo più coinvolgente di quella del libro. Peccato per il finale che appare un po’ frettoloso.
I personaggi sono ben caratterizzati e tale aspetto contribuisce non poco ad agevolare le performances dei vari attori che in questo caso si rivelano tutti in forma smagliante. Eccezionale, ma questo non è certo una novità, la prova di Johnny Depp (Sweeney Todd: il Diabolico Barbiere di Fleet Street, Secret Window, Il mistero di Sleepy Hollow, Dark Shadows) che riesce a dare vita perfettamente al Corso di Perez-Reverte, un personaggio avido che assume l’incarico affidatogli con distacco e diffidenza, ma che finisce alla fine con il farsi rapire dall’occultismo fino a rimanervi invischiato.
Splendida la signora Polanski, cioè Emmanuelle Seigner, che offre in questo film la sua migliore prestazione di sempre dispensando sguardi e ammiccamenti vari che conquistano Corso e anche lo spettatore. Il suo personaggio risulta decisamente più ambiguo rispetto a quanto non sia nel romanzo tanto che alcuni spettatori non hanno capito bene la sua vera natura (angelica o diabolica). Peccato, però, che si perdano alcune delle riflessioni abbastanza originali (di non posso riferirvi in questa sede per non anticipare il finale del film) che Perez-Reverte fa su questa figura.
Notevole anche la prova di Frank Langella, a tratti inquietante così come richiesto dal suo personaggio, e della “vipera” scandinava Lena Olin (Awake, Darkness, La regina dei dannati).
In La Nona Porta non deludono neppure tutti gli altri attori “secondari” a partire dall’attrice che interpreta la baronessa di origine tedesca.
La regia di Polanski anche se non al livello di capolavori come L’Inquilino del terzo piano o Rosemary’s baby, resta comunque all’altezza delle aspettative con il regista che sfodera una prova che ha riscosso meno successo di quanto avrebbe meritato.
Ingiustificate le critiche di coloro che sostengono che l’opera abbia un ritmo troppo lento, dal momento che rendendolo più sostenuto si sarebbe reso meno affascinate il prodotto. Non si deve, infatti, dimenticare che la storia ruota attorno a un’investigazione e che questa deve svilupparsi in modo tale da far calare lo spettatore nella storia senza preoccuparsi troppo di dar vita ad un ritmo vorticoso (che rischierebbe di rendere meno comprensibile o quanto meno più difficile da seguire il film).
Una nota di merito va anche a Wojciech Kilar che realizza temi musicali interessanti con alcuni di essi che si segnalano per il loro sound sinistro. Ordinarie la fotografia e le scenografie.
La Nona Porta è nel complesso un thriller dai contenuti orrorifici decisamente superiore alla media che saprà coinvolgere sia gli appassionati di temi esoterici sia coloro che sono amanti degli intrighi all’insegna del giallo. Come minimo si consiglia la visione oltre alla lettura de Il Club Dumas.
|
Titolo: La Nona Porta
Titolo originale: The Ninth Gate
Nazione: USA Anno: 1998 Regia: Roman Polanski Interpreti: Johnny Depp, Lena Olin, Frank Langella, Emmanuelle Seigner, James Russo, Jack Taylor
|