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 Pellicola che, inspiegabilmente, circola spesso nel circuito televisivo in una versione censurata, con eliminazione della quasi totalità delle scene più truci curate dall’abile artigiano Giannetto De Rossi.
Al di là di questa premessa occorre dire che, a discapito di quanto si è soliti affermare, Apocalypse Domani più che un horror è un action movie che non disdegna di scendere nello splatter (si assiste a depezzamenti con moto sega, ad atti cannibalistici e a morsi vari con brandelli di carne staccati via dai corpi delle vittime).
Tristissimo il titolo utilizzato dai distributori (come spesso avveniva all’epoca: si ricordano furti costituiti da opere di pessimo livello quali La Casa 3, Alien 2, Terminator 2, Non aprite quella porta 3 e via dicendo) per accalappiare qualche fan del film Apocalypse Now.
Sicuramente sarebbe stato più appropriato Cannibali in città, titolo utilizzato durante le riprese. La pellicola è stata poi riproposta con numerosi titoli, tra i quali: Apocalipse Cannibal, Cannibal Apocalypse, Cannibal Massacre, Invasion of the Fleshhunters, Savage Apocalypse, The Cannibals Are in the Streets.
La sceneggiatura, stesa tra gli altri dall’immancabile Dardano Sacchetti (recentemente all'opera su The Torturer - Il Torturatore) ha degli ottimi spunti anticipando opere quali Rambo (crisi psicologica dei reduci del Vietnam una volta rientrati nella società) e si propone di offrire una spiegazione scientifica alla pratica del cannibalismo (viene visto come una sorta di malattia infettiva).
Ci sono, tuttavia, alcune discrepanze come per esempio il fatto che la malattia resti in incubazione per periodi diversi a seconda degli infetti (nei soldati, infatti, resta molto più in incubazione rispetto ai civili), e altre incongruenze sono riscontrabili negli atteggiamenti di alcuni personaggi che mutano il loro comportamento passando da “cattivi” a “buoni” (vedi la dottoressa infettata che prima libera i militari e poi improvvisamente vuol scappare da loro) o viceversa (vedi il personaggio interpretato da Saxon).
Poco chiaro anche l’atteggiamento degli infettati che si comportano più come degli psicopatici piuttosto che come degli affamati di carne umana; tra l’altro risulta del tutto indecifrabile il motivo per cui aggrediscono le vittime come se fossero in preda a degli impulsi incontrollabili, quando poi subito dopo si comportano come individui pienamente capaci di controllare le proprie azioni. La regia di Antonio Margheriti è buona e di mestiere ed è ben supportata da un'orecchiabile colonna sonora (che ricorre a diversi brani evitando di affidarsi a un main theme monotematico).
Le sequenze più belle sono quelle ambientate in delle fogne infestate da topi (ancora in anticipo su Rambo), dove gli infetti si rifugiano per sfuggire alla polizia armata di lanciafiamme e mitragliette.
Bravi gli attori tra i quali emerge la prova di Giovanni Lombardo Radice (Paura nella città dei morti viventi, Cannibal Ferox, La casa sperduta nel parco), sempre perfetto quando deve interpretare i panni del pazzo, e quella di John Saxon (volto noto soprattutto per gli amanti di poliziotteschi, ma protagonista anche nel film I Tre dell’operazione Drago e di Nightmare - Dal profondo della notte).
Presenza anche di Tony King, altro caratterista noto agli amanti di B-Moives (è il nero de I Predatori di Atlantide di Deodato).
Apocalypse Domani: non aspettatevi un horror classico, ma una pellicola piuttosto originale che miscela azione, splatter e atmosfere post-atomiche urbane. Un gioiellino adatto a un pubblico di nicchia.
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Titolo: Apocalypse domani
Titolo originale: Apocalypse domani
Nazione: Italia, Spagna
Anno: 1980
Regia: Antonio Margheriti
Interpreti: John Saxon, Giovanni Lombardo Radice, Elizabeth Turner, Cinzia De Carolis, Tony King
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