Normalmente non mi occupo della spazzatura cinematografica. Se questa volta faccio un'eccezione è perchè Anaconda 3 - La Nuova Stirpe (Anaconda: The Offspring) è un caso troppo eclatante di "film veramente brutto", il peggiore che io abbia visto nel 2008, e quindi mi sembra comunque evento degno di nota, così come degno di nota è il suo voto di 2,6 (su 10) che ha raccimolato su Imdb.com. Me ne occupo anche per contrastare quell'attitudine, per me pessima, del disimpegno per una serata, del film "scemo" che ti serve quando torni a casa stanco e non vuoi stare a pensare.
So come si scrivono le recensioni positive per un film del genere, un bollito misto di amore per i grossi mostri, ammirazione per le scene recitate da cani, visioni di gruppo a latrare nei momenti topici, constatazione che c'è comunque sangue a secchiate, il puntare il dito quando si vede la giraffa o una telecamera e tante altre perle del genere.
Anaconda 3 è un film scritto da degli ignoranti, diretto da un incapace e recitato da un gruppo di macachi.
Nicholas Davidoff e David C. Olson sono totalmente a digiuno di sceneggiature e infarciscono lo script di personaggi di cartapesta caratterizzati esclusivamente (e quindi distinguibili solo in base a) dall'aspetto esteriore: c'è quello che fuma il sigaro, quello nero coi muscoli, il grasso barbone, la bionda e così via. Di solito, anche nei copioni più infimi, a queste caratteristiche fisiche viene accoppiata qualche straccio di psicologia monodiretta e allora quello col sigaro diventa rude, la bionda diventa troietta, il grasso barbone diventa borioso e così via, potete incrociare come volete e ottenere miliardi di queste figurine (anche se il grasso barbone troietta in effetti non l’ho mai visto). Si tratta di un modo di scrivere che soddisfa l'aspettativa dello spettatore medio, che quando vede una bionda in minigonna di solito se la aspetta di facili costumi e se vede uno con la barba di tre giorni e il sigaro si predispone alla conseguenza che sia rude. In Anaconda 3 no. Il nero di volta in volta a seconda del minuto in cui viene inquadrato può essere coraggioso o pavido, arrogante o ironico, idem per tutti gli altri, generando una sensazione in effetti particolare, simile a quando si mangia del cartone vecchio condito con sterco di piccione.
Questa situazione di partenza, che già piegherebbe le ginocchia anche a Stanley Kubrick, è peggiorata dalla terribile inettitudine di Don E. FauntLeRoy che altrove (Jeepers Creepers II, Jeepers Creepers) si è distinto anche egregiamente quale direttore della fotografia ma qui combina danni sempre, sia che stia fermo sia che tenti qualche tipo di movimento di camera. La sua inettitudine diventa disastrosa nel reparto della direzione degli attori, un branco di vecchie glorie, gente giovane di bella speranza e trentenni che ancora non hanno capito di non avercela fatta. Capitanati da quel bagnino spompato di David Hasselhoff, la cui nota condizione clinica incide naturalmente sia sulla recitazione che sull’aspetto, zeppe di sguardi vitrei e mascelle serrate.
Per fortuna gli altri attori sono così peggio di lui in ogni momento che se ne ricava come un senso di compatto cameratismo in tutto il cast, una gara a chi è più legnoso e impacciato che finisce in un pacificante ex-aequo.
Ma dove Anaconda 3 - La Nuova Stirpe oltrepassa il muro del ridicolo per risfondare a fionda quello del tragico è nel reparto degli effetti speciali, segnatamente nella realizzazione del bestione squamato: con la solita attitudine ignorante gli americani pensano di aver trovato nella Romania una colonia dove realizzare pellicole a basso costo sfruttando la manovalanza locale. Sarebbe meglio che si rendano conto al più presto che non puoi dare mille dollari a un professionista di un qualsiasi paese europeo e pensare che riesca a tirarti fuori una anaconda credibile lungo 20 metri.
Con mille dollari ci compri due Asus Eee PC 901 e ti avanza il giusto per qualche Commodore 64 di terza mano, e a giudicare dai pixel, dai movimenti e dalla grafica (che ricorda i videogiochi Ultima 1 e 2) il serpentone deve essere stato realizzato proprio con questi mezzi. Di nuovo, c'è gente che è in grado di spararsi tutto un film ridendo quando vede apparire l’anaconda fatta di cartapesta e sputo, io ci vedo invece un insulto, un trattare gli spettatori come un branco di caproni che tanto una sera, prima o poi, noleggerà anche questa schifezza.
Girato in contemporanea ad Anaconda 4 (che probabilmente sarà intitolato in italiano Anaconda 4 - Scia di Sangue), siete avvisati, al peggio non c’è mai fine.
Anaconda 3: fuggite a gambe levate!
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