Il ritorno dei morti viventi va inserito nel filone degli horror-comedy tipico degli anni '80, (come per esempio Ammazzavampiri).
Dan O'Bannon (noto soprattutto come sceneggiatore di pellicole quali Dark Star, Atto di forza e tutta le serie Alien) scrive e dirige un film innovativo, in cui subito dopo aver citato/reso omaggio a George A. Romero a inizio film, ne prende poi le distanze mettendo in scena dei morti viventi che non hanno davvero molto in comune con quelli romeriani...
Innanzitutto qui i morti viventi non avanzano barcollando incerti, bensì corrono. Si, prima di 28 Giorni dopo e di L'alba dei morti viventi (il remake del 2004), qui abbiamo dei morti viventi molto aggressivi e veloci.
C'è da dire comunque che O'Bannon con quest'idea arriva perlomeno secondo, visto che morti viventi del genere si erano già visti in Incubo sulla città contaminata, un film italiano del 1980 diretto da Umberto Lenzi (La Casa 3, Il paese del sesso selvaggio, Cannibal ferox).
Inoltre ne Il ritorno dei morti viventi gli zombie hanno un barlume di intelligenza e riescono anche a parlare e grazie a ciò si tenta anche un principio di tentativo di comprensione della psicologia dei morti viventi, nella scena in cui un busto di donna-zombie viene interrogata riguardo ai suoi impulsi, significative le sue risposte, che evidenziano un'altra particolarità del film: i morti viventi sono ghiotti solo di cervello.
Il loro dono della favella è occasione anche di una gag esilarante in cui uno zombie parla alla radio (cosa impensabile in un film della saga di Romero), e, a proposito, numerose sono le scene divertenti che fanno quasi somigliare questo film al recente cult inglese L'alba dei morti dementi.
Altra differenza con la saga romeriana è che qui è assente quel messaggio sociale che il regista de La notte dei morti viventi e di Zombi inserisce in tutti i suoi film, O'Bannon si limita a girare un film horror divertente, pieno comunque di chicche e scene cult, ricordiamo che in questo film si può assistere al momento in cui i morti viventi escono dalle tombe e non si può non citare Linnea Quigley (celebre Scream Queen) che balla nuda su una tomba, ma sono tante le trovate che rendono questo film un piccolo cult che, ricordiamolo, ha dato il via a ben quattro seguiti, di cui uno (Il ritorno dei morti viventi 3) diretto da Brian Yuzna.
Ora veniamo ai limiti di questa pellicola: la sceneggiatura è abbastanza dozzinale e la recitazione non molto ispirata, a fronte di un montaggio abbastanza buono ed effetti speciali che fanno il loro dovere, restando volutamente sopra le righe. Ottima la colonna sonora, con pezzi rock e punk degli anni '80.
Un film per tutti coloro che amano il genere horror-comedy, ma anche per gli appassionati di zombie, a questi ultimi il consiglio è di non considerare Il ritorno dei morti viventi come un "rivale" dei film di Romero, ma semplicemente tutta un'altra cosa.
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Titolo: Il Ritorno dei Morti Viventi
Titolo originale: The Return of the Living Dead
Nazione: USA Anno: 1985 Regia: Dan O'Bannon Interpreti: Clu Gulager, Thom Mathew, James Karen, Don Calfa, Thom Mathews, Beverly Randolph, John Philbin, Jewel Shepard, Brian Peck, Linnea Quigley
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