Within è un film che non è affatto facile collocare in un genere: sicuramente non è un horror, ma sono la tensione e l'angoscia i caratteri che vengono ricercati e nei quali si vuole muovere ed indagare.
Purtroppo il bassissimo budget col quale è realizzato non permette uno sviluppo tecnico molto ampio, perciò le luci sono quelle naturali e le riprese sono "base", come quelle che potrebbe fare chiunque con una buona telecamera.
Che questo però non allontani lo spettatore dal film!
Se l'aspetto esteriore pecca, fortunatamente quello "interno" è molto interessante e ci propone degli aspetti e un finale non scontati, per lo meno non usuali.
L'inizio della pellicola sembra ricalcare il classico cliché dei 4 ragazzi americani in vacanza all' estero che ricercando emozioni forti al di fuori delle guide turistiche, decidono di andare alla ricerca di un misterioso castello. Fortunatamente questa prima parte apparentemente scontata ci conduce invece a un risvolto interessante con l'entrata dei ragazzi nel rudere abbandonato.
Il posto si rivela essere una dimensione parallela dalla quale non sembra esserci modo di uscire finché non fa la sua comparsa un misterioso vecchio di nome Travis, un uomo apparentemente pazzo che si capisce essere li da molto, troppo, tempo. Il vecchio tra un delirio e l'altro spiega ai ragazzi che l'unico modo per lasciare il castello è fare uscire lo stesso numero di persone che sono entrate (in questo caso 4) per cui dovranno decidere chi lasciare dentro.
Tutto il resto del film ruota attorno a questa difficile scelta che mette a dura prova la psiche dei vari personaggi tirando fuori i loro rancori, le loro paure, amori e odi, in pratica il loro peggio. Il tutto aggravato da continue allucinazioni date dal mistico posto che piega la realtà a suo piacimento terrorizzandoli e facendogli vivere tutto quello che più li spaventa.
L'elemento che rende Within interessante e che non lo fa scadere nel banale è il fatto che non si vede nulla di horrorifico (fantasmi, mostri, demoni, sette, ecc...): la tensione e il coinvolgimento dello spettatore è data proprio dalle situazioni realistiche. I ragazzi infatti hanno paura di cose reali e non di cose soprannaturali (paura del vuoto, paura di violenza, paura di morire).
Anche il finale con colpo di scena si rivela essere realistico e non scontato per la situazione, soprattutto se si pensa che sono due coppie di ragazzi come potremmo essere noi (chiunque di noi rimarrebbe sconvolto scoprendo un intreccio come questo all'interno del proprio gruppo di amici).
Tecnicamente Within azzarda pochissimi effetti speciali, fortunatamente visto che i bassissimi costi di produzione permettono l'utilizzo soltanto di effetti non proprio grandiosi, e punta tutto, come già detto, sull' aspetto umano della situazione.
Gli attori a questo proposito ci regalano una prova decorosa, specie il vecchio Travis, e riescono a farci appassionare alla storia.
Sicuramente con un budget più alto sarebbe potuto essere un'opera assai più riuscita, resta comunque un prodotto da vedere consapevoli di avere tra le mani qualcosa di interessante.
Recensione originale pubblicata il 27/07/2010 su illabirintodeldiavolo.blogspot.com.
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Titolo: Within
Titolo originale: Within
Nazione: Canada, Italia, Gran Bretagna, Repubblica Ceca Anno: 2005 Regia: John A. Curtis, Merlin Ward Interpreti: Amy Perfect, Fiona Glascott, Derek Hamilton, Boyan Vukelic, John Tench, Hana Frejkova
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