La Casa Maledetta (Dead Birds) di Alex Turner è il classico film che a prima vista può sembrare di gran lunga migliore di quel che in realtà ma che, a una seconda visione o riflessione, mostra ampi limiti concettuali e realizzativi. Il fan medio viene colpito in senso positivo dall’inusuale mix fra western e horror e si lascia scappare l’evidenza che se la stessa identica trama fosse stata vestita con abiti contemporanei avrebbe suscitato un interesse assai inferiore.
Eccoci quindi di fronte a una pellicola che parte lenta (rapina a parte) e incerta e rimane indecisa fino alla fine sul tono e contenuto, variando fra la ghost story di impianto più classico a una trama che sembra puntare su demoni e “invasori” spiccatamente più fisici e perfettamente in grado di danneggiare il corpo oltre alla psiche. Inserite su questa dualità il fatto che il tutto sembra essere scatenato da una serie di rituali magici compiuti anni prima dal proprietario nel tentativo di rianimare la moglie e vi farete un’idea di quanto sia confuso il quadro.
Fortunatamente Simon Barrett (autore anche di Frankenfish) evita ulteriori complicazioni scegliendo di non dilungarsi in complicate spiegazioni, affidando a una manciata di flashbacks questo compito, e chiude la vicenda con un finale abusato ma che pare inevitabile e adatto alla trama narrata.
Purtroppo La Casa Maledetta brilla ben poco nei dialoghi (che raggiungono livelli di astrusità e cripticità piuttosto alti, fino a sprofondare nell’umorismo involontario) e nella costruzione di una atmosfera che pare totalmente affidata alla scarsa illuminazione di uno Steve Yedlin che mi ha convinto molto di più in May e Altered e che sparge per il set (di Leslie Keel, anche lei più in forma in May) di stentate luci arancioni.
Ecco quindi che orrore, terrore e angoscia, anche se parrebbe inizialmente il contrario, vengono veicolate dagli stessi fattori di tante altre pellicole di genere: apparizioni improvvise e make up/CGI (buono il concept delle creature da parte dei tizi di Almost Human, Difarm Inc. e Girl Studio), finendo con il giocare più dalle parti delle storie di fantasmi orientali rovinando alcuni buoni spunti para-lovecraftiani.
Personaggi dalla psicologia poco definita e affidati più che altro a una caratterizzazione fisica e cast nella media completano il quadro di una pellicola che sembra originale ma è solo travestita in modo originale.
Il titolo italiano ha suscitato più di una perplessità ma, a mettermi nei panni dei distributori, indecisi se mantenere l’originale Dead Birds (di scarso impatto già in patria e poco correlato ai contenuti) o tradurlo letteralmente (ehm…) avrei infine optato per La Casa Maledetta, vera e autentica protagonista di tutto il film.
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Titolo: La Casa Maledetta
Titolo originale: Dead Birds
Nazione: USA Anno: 2004 Regia: Alex Turner Interpreti: Henry Thomas, Nicki Aycox, Isaiah Washington, Michael Shannon, Patrick Fugit, Mark Boone Jr., Muse Watson
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