Recensione
Final Destination 5

Final Destination 5: visiona la scheda del film Questo Final Destination 5, nuovo capitolo della serie "sfuggi alla Morte ma poi lei ti ripiglia", è forse uno di quei rari casi di sequel migliore dell'originale. O, male che vada, è semplicemente il migliore della franchise dopo il primo Final Destination.

E, al di là dei miei gusti personali, è di certo migliore di quelle schifezze intitolate Final Destination 3 e Final Destination 4.

Lasciata boccheggiante e svuotata al termine del sua quarto capitolo, la saga aveva una sola strada da percorrere per evitare lo straight-to-video: rinnovarsi e tornare alle origini. Tornare cioè a quello per cui è diventata famosa: uno spettacolare incidente iniziale, uccisioni fantasiose tanto intricate e violente quanto godibili, e personaggi "realistici" per i quali provare simpatia, affetto, attrazione, preoccupazione.

Tolti di mezzo i precedenti directors James Wong e David R. Ellis (Shark Night 3D, Asylum, Snakes on a Plane), ormai bolliti, e lasciati a casa in sede di scrittura anche Eric Bress e Glen Morgan (Black christmas - Un natale rosso sangue, Willard il Paranoico) - finiti entrambi a lavorare per produzioni minori in TV - i produttori della serie si sono affidati per la regia di Final Destination 5 a un nome "nuovo": Steven Quale.

Quale, da anni membro dello staff di fiducia di James Cameron (è stato regista della seconda unità in Avatar e Titanic, e ha messo lo zampino anche in Terminator 2 - Il giorno del giudizio, True Lies e The Abyss) si è buttato nella mischia consapevole dei rischi che correva, fornendo una prova nettamente superiore a quella dei suoi predecessori.

Alla sceneggiatura è stato (ben) servito da Eric Heisserer, che deve aver fatto tesoro dell'esperienza negativa del remake del Nightmare targato 2010 e che speriamo possa ancora fare meglio nell'imminente La Cosa.

Il risultato è nuovamente intrigante, anche grazie ad attori capaci (anche se poco conosciuti in Italia, con l'eccezione di Nicholas "Heroes" D'Agosto e Emma "The Walking Dead" Bell): spettacolare e spaventoso il maxi crollo del ponte a inizio pellicola, perverse, varie e da brividi le morti dei personaggi scampati all'incidente. Personaggi finalmente "veri" per i quali empatizzare e fare il tifo (una volta tanto per la loro sopravvivenza piuttosto che per una loro veloce dipartita).

In più la pellicola utilizza finalmente gli effetti 3D in maniera efficace (tanta gavetta per Cameron è servita!) per il godimento assicurato degli spettatori.

L'ideale a questo punto sarebbe "chiudere bottega" con un sesto capitolo finale col botto, che magari porti le risposte ad alcuni interrogativi da sempre lasciati in sospeso nella serie e che rappresentano più di tutto "le mancanze" di questo e degli altri film. Ma sono in fondo dettagli per i cinefili amanti del "tutto torna" e dell'incastro perfetto.

Molti altri si accontentano di 90 minuti in grado di assicurare svago e intrattenimento più che discreti.

Final Destination 5: consigliato a tutti, assolutamente imperdibile per i fan di Final Destination.


Titolo: Final Destination 5
Titolo originale: Final Destination 5
Nazione: USA
Anno: 2011
Regia: Steven Quale
Interpreti: Emma Bell, Miles Fisher, Arlen Escarpeta, Nicholas D'Agosto, Ellen Wroe, Meghan Ory, David Koechner, Tony Todd

Recensione del film Final Destination 5
Recensione scritta da: Erika Belfiore
Pubblicata il 28/09/2011


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