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 Il primo istinto è quello di sparare a zero su un film del genere, per vari motivi. Ma poi penso ad altre pellicole uscite più o meno negli stessi mesi e sono portato a salvare almeno in parte questo Final Destination 2.
Certo, la sceneggiatura fa acqua da tutte le parti, i dialoghi sono irreali e stupidi e i personaggi totalmente stereotipati ma, nonostante tutto, il regista David R. Ellis (Snakes on a Plane, Asylum, Shark Night - Il lago del terrore) conduce la vicenda con una certa professionalità che impedisce un totale disastro.
L’intero plot - scritto a sei mani da J. Mackye Gruber (The Butterfly Effect), Eric Bress (The Final Destination 3D) e Jeffrey Reddick (Tamara: Toccata dal fuoco) - è solo un farraginoso (e mal congegnato) pretesto per poter girare alcune ottime sequenze di stunt: in effetti il film si riduce ad una traballante galleria di incidenti spettacolari che calamitano l’attenzione dello spettatore. A questo proposito va reso merito alla New Line di aver operato una scelta controcorrente alle attuali tendenze di censura, in quanto alcune morti hanno un alto tasso splatter.
Una menzione a parte meritano le riprese del primo incidente automobilistico che rivaleggiano tranquillamente con il famoso (e a mio avviso assai noioso) inseguimento autostradale in Matrix Reloaded.
Alcuni vi parleranno di intelligente scelta di "rimozione del killer", di "evoluzione moderna dello slasher", sinceramente fare certi discorsi su una pellicola del genere mi sembra cercare di trovare a tutti costi significati e temi dove invece c’è solo un insieme di scene d’azione che ben presto verranno dimenticate.
Final Destination 2: da vedere solo se siete interessati a rimirare alcune delle morti più fantasiose del cinema horror.
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Titolo: Final Destination 2
Titolo originale: Final Destination 2
Nazione: USA
Anno: 2003
Regia: David R. Ellis
Interpreti: A.J. Cook, Ali Larter, Michael Landes, Tony Todd, James Kirk, David Paetkau, Lynda Boyd, Keegan Connor Tracy, Jonathan Cherry
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