Recensione
The Woman in Black

The Woman in Black: visiona la scheda del film Se ti piacciono le ghost story - e ne hai viste poche al cinema o in TV - allora The Woman in Black fa proprio al caso tuo.

Il regista inglese James Watkins (The Descent 2, Eden Lake) ha realizzato infatti il solido film di fantasmi in puro stile british che la casa di produzione Hammer desiderava per riproporsi al pubblico in chiave moderna senza però distaccarsi troppo dal proprio storico stile.

La pellicola è basata sul romanzo omonimo del 1983 di Susan Hill, opera che è già stata riproposta più volte sia ain teatro che in TV: l'apprezzato sceneggiatore Jane Goldman (Kick-Ass, The Debt, X-Men: First Class) ha portato allo script qualche cambiamento alla storia originale senza stravolgerne trama e direzione.

Il risultato è una produzione al passo coi tempi per quanto riguarda "i mezzi" ma volutamente retrò per quanto riguarda "i ritmi" e i contenuti.

Le scene "da spavento" e di raccapriccio non mancano, il senso di mistero pure, ma poco viene lasciato alle scene d'azione: tutto è basato sull'atmosfera, sulla continua blanda tensione creata da ombre&rumori e sulla più che discreta prova recitativa dei suoi interpreti adulti.

A cinque anni di distanza da I ragazzi di Dicembre l'attore Daniel Radcliffe torna a proporsi sul grande schermo in panni diversi da quelli del maghetto Harry Potter, e rappresenta l'anima bipolare di questa produzione.

Nei panni di un avvocato vedovo spezzato dal dolore riesce a lasciarsi alle spalle lo "scomodo personaggio" interpretato per così tanti anni, ma non può fare a meno di ricordarlo allo spettatore inquadratura dopo inquadratura. Offre una prova di recitazione di buon livello, ma a tratti troppo forzata e statica.

Come l'intero film insomma, fa molto per farsi apprezzare, ma (per ora) ha poco per farsi amare. Servirà del tempo e altri personaggi interpretati per questo.

Lo circonda un cast di bambini alle primissime esperienze e alcuni attori veterani come Roger Allam (V per Vendetta), Ciarán Hinds (Ghost Rider: Spirito di vendetta, Il fantasma dell'opera), Shaun Dooley (1921 - Il mistero di Rookford, Red Riding: In the Year of Our Lord 1980), Andy Robb (Il codice Da Vinci) e la bella "scream queen" Sophie Stuckey (Comedown, The Dark, Hypnotica).

The Woman in Black gioca le sue carte migliori con la scenografia (di Niamh Coulter, Dorian Gray), la fotografia (di Tim Maurice-Jones, Lock & Stock - Pazzi scatenati) e la colonna sonora (di Marco Beltrami, Scream 4).

Eel Marsh House, la villa abbandonata nel mezzo della nebbia è magnifica, ottimamente decorata e splendidamente fotografata. Gli effetti speciali efficaci. La narrazione è però lenta, soprattutto se paragonata alle pellicole adrenalitiche che siamo abituati a vedere ultimamente sia al cinema che in televisione.

The Woman in Black, un film piacevole (ma non per tutti e senza troppe sorprese) da gustarsi con calma in una sala necessariamente priva di bambini e regazzini rumorosi.


Titolo: The Woman in Black
Titolo originale: The Woman in Black
Nazione: Canada, Gran Bretagna
Anno: 2012
Regia: James Watkins
Interpreti: Daniel Radcliffe, Shaun Dooley, Cathy Sara, Mary Stockley, Roger Allam, Liz White, Lucy May Barker, Tim McMullan, Alisa Khazanova, Daniel Cerqueira, David Burke, Victor McGuire

Recensione del film The Woman in Black
Recensione scritta da: Erika Belfiore
Pubblicata il 02/03/2012


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