Recensione
The Mutant Chronicles

The Mutant Chronicles: visiona la scheda del film Progetto già sghembo sulla carta, Mutant Chronicles è il classico soggetto che richiede o un ottimo finanziamento o una enorme dose di incoscienza per essere avviato, e se pensiamo che il tutto ha ricevuto un budget assai limitato ed è stato girato interamente in digitale capiamo che il regista Simon Hunter e soci hanno dovuto puntare sull’incoscienza pur di portare a termine un lungometraggio così ambizioso.

Il risultato è un pasticciato e goffo (ma non privo di fascino) mix di vari componenti, dallo steam punk alla classica quest fantasy passando attraverso i territori della distopia e del war movie, girato con una estetica da telefilm di fantascienza di serie B.

Gran parte delle già esigue risorse viene impiegata per reclutare un insieme di attori decisamente superiore alla media del genere, con Ron Perlman (Hellboy) a guidare il gruppo e John Malkovich (L’Ombra del Vampiro), Thomas Jane (The Mist) e Devon Aoki (Sin City) fra le facce che avrete sicuramente notato in altre occasioni.

Ma non c’è attore che tenga se gli metti in bocca dialoghi risibili e lo costringi dentro una trama fanciullesca, ecco quindi che i volti e i corpi servono a poco altro che a dare sostanza all’arcinota parata di personaggi stereotipati, dal nazista-nobile che alla fine si schiera con il gruppo al chicano dal sangue caliente, passando per la guerriera silenziosa o l’orientale cinico dalla battuta sempre pronta e così via.
Imprigionati in una simile ragnatela di ovvietà diventa difficile per ogni attore coinvolto tentare di fornire qualche prova decente.

Potete immaginare come la discesa nel Tartaro dei nostri eroi si risolva nell’ovvio gioco di progressiva eliminazione delle macchiette da parte dei cattivi mutanti, con tanto di sacrifici ed eroismi amministrati e distribuiti con meccanicità, così come assolutamente meccanico è tutto il finale.

Mutant Chronicles è un brutto film? Viste le condizioni della produzione non me la sento nemmeno di emanare un giudizio completamente negativo: il risultato è comunque sopportabile grazie a qualche macchina volante a vapore (con tanto di immani fuochisti) di buon fascino e la scansione del racconto risulterà comoda come una vecchia pantofola agli amanti della fantasy più noiosa e "demente".

Curioso e insoddisfacente uso del sonoro, effetti speciali/make up assolutamente scarsi e un digitale inadatto a questo tipo di narrazione completano il quadro di una pellicola che con qualche sforzo produttivo in più avrebbe potuto facilmente lasciare ricordi piacevoli o addirittura diventare un piccolo cult, specie se si considera l’origine della saga, partita come gioco di ruolo e con conseguenti sviluppi nel campo dei fumetti, wargames e giochi da tavolo.

Simon Hunter aveva fatto di meglio in Lightouse, ma conservate con cura questo Mutant Chronicles, pur pieno zeppo di difetti è titolo che merita considerazione, se non altro per la vagonata di elementi curiosi presenti al suo interno.


Titolo: The Mutant Chronicles
Titolo originale: The Mutant Chronicles
Nazione: USA
Anno: 2008
Regia: Simon Hunter
Interpreti: Ron Perlman, Thomas Jane, John Malkovich, Benno Furmann, Devon Aoki, Roger Ashton-Griffiths, Anna Walton

Recensione del film The Mutant Chronicles
Recensione scritta da: Elvezio Sciallis
Pubblicata il 14/02/2009


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