Recensione
Red Eye

Red Eye: visiona la scheda del film Wes Craven è sempre stato un regista molto discontinuo cui i fan hanno perdonato titoli men che modesti sull’onda della nostalgia per i successi passati e sperando in eventuali colpi di coda del Maestro.

Un vampiro a Brooklyn, La musica del cuore, Cursed - Il Maleficio (per non parlare dell’appena discreto Scream 3) e molte delle sue produzioni (They - Incubi dal mondo delle ombre, Dracula's Legacy) sono film di una mediocrità così desolanti che sembra impossibile siano stati partoriti dallo stesso autore dei classici che tutti conosciamo. La crisi si è acuita negli ultimi anni e ora Craven sembra davvero essere giunto a un punto di non ritorno con questo tremendo Red Eye.

Volo Dallas–Miami, uno dei voli a “occhi rossi” per il supposto colore che essi dovrebbero assumere a causa della fatica e dello stress. Un criminale prima corteggia poi terrorizza una donna (manager di un hotel a Miami) per costringerla a cambiare la camera a un deputato di modo da permettere ai suoi complici di poterlo uccidere facilmente con un razzo lanciato da una barca. Ma la giovane saprà reagire in modo combattivo e sarà una lotta senza quartiere fra i due…

Craven sfrutta all’osso le sue due figure più tipiche e ricorrenti: la ragazza in apparenza fragile ma risoluta e combattiva che ricava da un trauma precedente la forza per combattere (qui ottimamente incarnata da Rachel McAdams, degna erede delle varie Neve Campbell o Heather Langenkamp) e il killer dotato di carisma, una certa dose di humour e in genere non molto forte fisicamente ma in grado di “tornare” in eterno dalla morte per perseguitare la protagonista.

A un cast accurato e funzionale non corrispondono dialoghi e sceneggiatura che hanno dello scandaloso, a partire dall’idea di un gruppo di terroristi così disperato da dover adottare un piano tanto complicato e dipendente da troppe variabili non controllabili, fino a tutta l’interazione fra i due a bordo dell’aereo che raggiunge l’acme della comicità involontaria nei quindici minuti finali…

Lei, sull’onda di ricordi particolarmente forti (una violenza in un parcheggio) caccia una matita in gola a lui e, sotto gli occhi di passeggeri e personale, scappa dall’aereo e supera bellamente il check in (già di per sé operazione impossibile, figuriamoci in tempi di allarme terrorismo come quelli attuali) mentre lui risolve il problema della matita con un simpatico foulard e prende a inseguirla, naturalmente scavalcando senza problemi check in e guardie già precedentemente umiliate dalla bella fuggitiva.

Segue un inseguimento ai limiti della parodia e un confronto finale a casa del padre di lei che non è scusabile, pur con tutta la buona volontà del mondo, all’uomo che ha saputo regalarci Nightmare - Dal profondo della notte, Scream, Le colline hanno gli occhi e altri importanti capisaldi del cinema horror.

Mancando la possibilità della suspension of disbelief l’occhio e la mente vagano in giro per la pellicola, ora annoiandosi (certe dilatazioni a bordo dell’aereo cui avrebbe giovato un montaggio più serrato) ora irritandosi (per le implausibilità e per gli elementi di contorno davvero sui generis, dalla fotografia senza guizzi ai ruoli secondari banali e stereotipati) e infine cedendo a risate liberatorie durante tutta la sequenza finale. Momento clou del film: l’inesorabile testata che Cillian Murphy (28 giorni dopo, Sunshine) molla a Rachel McAdams per farla addormentare!

Dopo la visione del film, la mente guarda a qualche decina d’anni fa con molta nostalgia visto che Red Eye ha una sceneggiatura di un livello qualitativo davvero disastroso. Si tratta di un caso evidente della tremenda crisi che ha colpito da qualche anno a questa parte l’intero settore dei film thriller/horror a Hollywood, e se è vero che le colpe possono essere distribuite in modo più o meno equo lungo tutta la catena di montaggio dell’industria cinematografica, è anche vero che il nodo centrale del problema risiede indubbiamente nella fase di script.


Titolo: Red Eye
Titolo originale: Red Eye
Nazione: USA
Anno: 2005
Regia: Wes Craven
Interpreti: Rachel McAdams, Cillian Murphy, Brian Cox, Tina Anderson, Jason Bartley, Guy Chapman, Noelle Drake

Recensione del film Red Eye
Recensione scritta da: Elvezio Sciallis
Pubblicata il 14/11/2005


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