Honeymoon è un film horror del 2014 che segna il debutto alla regia della promettente Leigh Janiak.
Molti punti della trama riportano alla mente i classici del genere. Dei frammenti di filmati post matrimonio ci raccontano come si sono conosciuti Bea e Paul, mentre con la macchina si stanno recando nel cottage sul lago della famiglia di lei, sperduto tra i boschi, per trascorrere la loro luna di miele.
Il periodo non vacanziero rende ancora più solitario il luogo, che risulta quasi completamente disabitato.
L’entusiasmo passionale della giovane coppia sembra però raffreddarsi quasi subito, quando i due si imbattono in Will, gestore di un ristorante della zona e amico d’infanzia di Bea, ma soprattutto dell’inquietante e mal ridotta moglie di lui. Quella stessa notte una strana luce sembra filtrare dalle finestre del cottage e quando Paul si sveglia Bea non è più nel suo letto.
Dopo una disperata ricerca notturna la trova nuda nel bosco, senza alcuna memoria di quanto successo.
La ragazza cerca di minimizzare con un episodio di sonnambulismo, ma il novello marito si accorge che qualcosa in lei è cambiato e delle strane ferite speculari che ha all’interno delle cosce.
Sulle prime è preso dalla gelosia nei confronti della vecchia fiamma di Bea, ma poi il radicale cambio di comportamento nella di lei personalità, che la spinge a essere una perfetta estranea, gli fa pensare che in quel bosco sia successo qualcosa di spaventoso.
Indagando nel posto dove aveva ritrovato la moglie nuda trova la sua camicia da notte completamente squarciata.
Il claustrofobico isolamento della location porta i due a un escalation emozionale che nasconde un oscuro segreto nel corpo di Bea.
Distribuito da Magnolia Pictures, il successo della pellicola è cresciuto lentamente nell’ambito degli appassionati del genere horror, riuscendo a portarlo alla ribalta per l’uscita in home video anche in Italia a dispetto della scarsa considerazione ricevuta nelle sale cinematografiche.
Il film, come dicevo, ricalca molti canoni classici del genere, riuscendo a creare una solida suspense che cresce lungo il minutaggio senza mai calare.
Un climax emozionale che viene raggiunto prima del risvolto finale di chiusura (facilmente intuibile) essendo basato strettamente sul rapporto tra i due protagonisti.
Honeymoon è davvero ben costruito e ben realizzato: un ottimo debutto per Janiak alla regia, che firma anche la sceneggiatura.
Si apprezza molto la valorizzazione dell’idea e della tensione generata dal cambio di toni della coppia. Davvero apprezzabile il cast e le location ridotte al minimal, che permettono allo spettatore di calarsi in totale empatia nella situazione, accentuandone così le emozioni.
Un prodotto all’apparenza semplice che rasenta una produzione al limite del low budget, ma è proprio in questi frangenti che se un film ha i numeri viene fuori e qui le aspettative non vengono tradite.
Un ottimo dosaggio fa in modo di accontentare tutti i gusti dei diversi ambiti del genere, passando dalla tensione impalpabile del niente allo splatter, per poi tornare all’inquietudine di una quotidianità anormale in cui aleggia qualcosa di sovannaturale.
Ruolo essenziale in questo caso la recitazione. Prova ineccepibile per Rosie Leslie (Il Trono di Spade, The Last Witch Hunter), che mette in luce capacità recitative non da poco. Buon risultato anche per Harry Treadaway (Penny Dreadful, Cockneys vs Zombies, The Disappeared), perfettamente in parte e capace di sostenere in modo egreggio tutta la storia.
Honeymoon: un notevole film horror, sicuramente tra i migliori del 2014 e degli ultimi due anni. Fa piacere imbattersi in film d’esordio così e soprattutto notare come si riesca a tener vivo il genere in modo così buono.
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