Recensione
Hipnos – Niente è quello che sembra

Hipnos – Niente è quello che sembra: visiona la scheda del film Hipnos – Niente è quello che sembra è tanto ansiogeno e onirico quanto lento e privo di suspense.

Il film ha purtroppo una sceneggiatura con buoni dialoghi ma mediocre, vista e rivista, portata però sullo schermo da una buona regia, un’ottima fotografia e una scenografia eccelsa.

I colori forti, il bianco per eccellenza, e la struttura psichiatrica in cui si svolge la trama suggeriscono molto bene la sensazione di ansia e claustrofobia che evidentemente il regista (David Carresas Solè) attribuisce a una mente malata. La pellicola potrebbe essere descritta come un tuffo tutt’altro che figurato nei meandri della psiche patologica della protagonista.

L’acqua nel film è un’allegoria di istinti e impulsi passionali e mentali, eppure è proprio gettandosi in quel mare (oltrepassando la linea di separazione tra reale e percezione interiore, linea spesso richiamata nella pellicola) che si può accedere alla via della ragione. Solo l’immersione nel nostro vissuto può farci ritornare alla realtà.

Il punto debole di Hipnos è, come già detto, nella sceneggiatura, opera dello stesso regista in collaborazione con Juanma Ruiz Córdoba. La scelta d’individuare nei protagonisti del trauma anche i personaggi della costruzione interiore, in un transfer completo, è opinabile, anche se comprensiva (si tratta in fondo di un suggerimento al grande pubblico che avrebbe potuto altrimenti non capire nulla del film).
Il racconto non è incalzante, non riesce a incuriosire, a "prendere". Non c’è suspense alcuna. Non si crea nessuna attesa durante il film.

Cristina Brondo (L’appartamento spagnolo, Ti piace Hitchcock) interpreta Beatriz Vargas in una prova buona ma non particolarmente profonda, non ché il ruolo della psicotica alle prese con i suoi traumi fosse semplice, ma nemmeno così complesso in fin dei conti. Buona invece l’interpretazione di Demiàn Bichir (Che - Guerriglia) e di Feodore Atkine (nel film il Dottor Sànchez Blanch) perfetto nei panni dello psichiatra aguzzino e salvatore.

In sintesi Hipnos può essere una buona visione per gli amanti delle tematiche "psichiatriche", ma si preparino costoro a un’ora e mezza molto lunga. Sconsigliato vivamente a chi cerca in un horror tutto colpi di scena, suspense e sangue.


Titolo: Hipnos – Niente è quello che sembra
Titolo originale: Hipnos
Nazione: Spagna
Anno: 2004
Regia: David Carreras
Interpreti: Cristina Brondo, Demian Bichir, Feodor Atkine, Carlos Lasarte

Recensione del film Hipnos – Niente è quello che sembra
Recensione scritta da: Stefania Zanetti
Pubblicata il 09/06/2009


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