Recensione
The Omen - Il Presagio

The Omen - Il Presagio: visiona la scheda del film Realizzato con un budget di poco più di 2 milioni di dollari e con riprese in tre Stati (Inghilterra, Italia e Palestina), Il Presagio (The Omen) appartiene al filone esorcistico emerso dopo i successi di Rosemary’s Baby e L’Esorcista.

La sceneggiatura, di David Seltzer, è tratta da un romanzo dello stesso e presenta vari spunti interessanti. Innanzitutto si rivela particolarmente indovinata l’idea di celare il male dietro la faccia birichina di un bambino, come buona è la scelta di citare vari versi dell’Apocalisse relativi all’avvento dell’Anticristo e alcune interpretazioni teologiche degli stessi (per esempio l’interpretazione dell’inciso “mare eterno” come sinonimo del termine “politica”). Affascinante l’idea di fare preannunciare l’avvicinarsi della morte e delle sue modalità di esecuzione dall’obbiettivo di una macchina fotografica e quella di far tappezzare al prete le mura della propria camera con pagine della Bibbia.

Splendido il beffardo finale con uno dei sorrisi più diabolici della storia del cinema horror.

Trovo, invece, poco felice la scelta di marchiare Demian con il simbolo (“666”) della trilogia satanica, perché sarebbe stato molto più ambiguo lasciare il tutto con un velo di mistero in modo da rendere invisibile il male. Fuori luogo, anche perché non supportata da alcuna sacra scrittura, l’idea di far nascere il figlio del diavolo da un incrocio tra una donna e uno sciacallo.

Alla regia troviamo l’allora semi-sconosciuto Richard Donner (diventerà famoso grazie a film come Superman e Arma Letale) che si rivelerà molto abile nel creare un’atmosfera costantemente sinistra sin dall’impiccagione della prima bambinaia.

Ottima l’idea di ricorrere a molteplici primi piani sugli occhi dei protagonisti in modo da trasmettere angoscia senza ricorrere a effetti speciali mirabolanti. Da ricordare, sotto il punto di vista della regia, la scena della decapitazione del fotografo con ricorso a varie macchine da presa per offrire una panoramica a 360°. Geniale anche il modo in cui è stata girata la caduta della Remick che, anziché cadere da un balcone, viene fatta precipitare da un altezza di soli 15 cm.

Presente, poi, un virtuosismo nella scena finale, con macchina da presa che riprende in primo piano il proiettile sparato fuori dalla canna di una pistola.

Dal punto di vista orrorifico le scene più squisitamente horror da citare sono quelle ambientate e ottimamente fotografate nel cimitero di Cerveteri e quella in cui viene ucciso il prete.

Un ruolo fondamentale per la riuscita de Il Presagio viene svolto dall’eccezionale colonna sonora composta da Jerry Goldsmith, giustamente premiato con un oscar (unico vinto nonostante le molteplici nomination ottenute nella sua lunga carriera) per il suo terrificante lavoro. Il main theme Ave Satani, sorta di preghiera satanica con cori gregoriani, è sicuramente tra i più inquietanti mai sentiti in un film horror e crea uno stato di disagio nello spettatore davvero alto. Geniale il commento sonoro della scena in cui un cane rottweiler sale la scalinata all’interno di casa Thorn, con un coro che intona di seguito la parola Anti-Christ in modo tale da farlo confondere con il respiro del cane.

Passando alle interpretazioni non si può che applaudire gli attori specie quelli di secondo piano. La migliore è la “satanica” bambinaia Billie Whitelaw, la quale presenta uno sguardo dotato di un’espressività agghiacciante, ma notevole è anche la prova del piccolo Harvey Stephens (ingaggiato dopo aver preso a calci nei testicoli il regista).

Completano l’ottimo livello delle interpretazioni il famoso Gregory Peck, la brava Lee Remick e l’emergente David Warner (presente in altri film di genere come L’Uomo Venuto dall’Impossibile, Il Seme della Follia, Scream 2).

Parlando di interpretazioni è da citare un aneddoto relativo alla scena dei babbuini girata all’interno dello zoo. Per quella scena gli attori (Stephens e la Remick) non hanno affatto recitato, ma erano davvero terrorizzati visto che i babbuini avevano davvero aggredito la loro auto (all’interno della quale era stato messo il babbuino più anziano del gruppo).


Titolo: The Omen - Il Presagio
Titolo originale: The Omen
Nazione: USA
Anno: 1976
Regia: Richard Donner
Interpreti: Gregory Peck, Lee Remick, Billie Whitelaw, David Warner, Harvey Stephens, Patrick Troughton, Leo McKern

Recensione del film The Omen - Il Presagio
Recensione scritta da: Matteo Mancini
Pubblicata il 01/01/2005


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