Recensione
The Strangers

The Strangers: visiona la scheda del film Ci sono alcuni elementi che riescono a portare un film tutto sommato poco più che mediocre come questo The Strangers a un livello ben oltre la sufficienza, e non sono tutti merito del comunque bravo Bryan Bertino, carneade di talento che prima riesce a vendere il copione alla Rogue Pictures e in seguito dirige il tutto con buona mano tensiogena, senza nessun volo pindarico ma evitando anche parecchie sabbie mobili.

Da un lato ci vuole una certa dose di coraggio e sfrontatezza a uscirsene fuori con l’ennesima home invasion proprio negli stessi mesi di Them, Funny Games e altri titoli similari. E se The Strangers non riesce a reggere il confronto con questo tipo di concorrenza, è anche vero che amministra e somministra una buona lezione di atmosfera e paranoia, di ansia e mistero. Quel che funziona nel film di Bertino non sono gli elementi centrali, non è l’ossatura della vicenda. Una coppia viene assediata e torturata da un trio di individui mascherati. Non ci sono né sufficienti twist né qualche tipo di cornice grafica sufficientemente violenta da garantire interesse in questo tipo di soggetto. Persino la situazione di partenza, con la coppia in crisi, è così abusata da far venire la gengivite alle ginocchia.

Quel che funziona sono i discorsi sopra e intorno alla “cosa”.
C’è un uso molto, molto buono della colonna sonora, capace di infilarsi in mezzo a Liv Tyler e Scott Speedman (entrambi funzionali e poco più, ma è già grasso che cola in film come questo) e agire come terzo protagonista. Dischi che si incantano, strani rumori fuori dalla porta, un bussare inorganico, risatine e sussurri nel bosco: sono tutti elementi che abbiamo già “sentito” miliardi di volte ma che in questo caso vengono usati quasi alla perfezione.

E vi è poi, perfettamente esposta, nervo scoperto con il quale toccherà sempre di più confrontarsi nei mesi e anni a venire, la “morale” dei killer. Più e più volte durante il film una Liv Tyler frignona (vorrei vedere voi) e boccacciuta come il padre chiede agli assalitori “Perché?”. Ottiene risposta solo una volta, ed è uno dei rari momenti in cui i mascherati dicono qualcosa.

“Why you are doing this to us?”
“Because you were home.”


È uno scambio di battute perfetto, che oltrepassa la situazione e diventa legge universale per molte delle cose che accadono e possono accadere. Non c’è più bisogno di perché. In realtà non c’è mai stato bisogno, il perché lasciamolo a chi, giustamente o meno, si affanna ancora a cercare di dare un senso alla vita e alla morte, lasciamolo a scienziati e preti. C’è la possibilità, l’opportunità di fare qualcosa e c’è la forza e la volontà di farla. Non c’è bisogno di altro ed è questo il terrore totale. Se non c’è causa e scopo non è nemmeno possibile trovare una qualsiasi condotta che ci metta al riparo da gesti violenti.

È proprio in questo, oltre che in tantissime altre cose, che film come Hostel e Saw falliscono miseramente, con i loro residui di razionalismo e di moralismo, con la loro profonda origine cattoborghese che forza scrittori e registi ad affannarsi a cercare ancora superate relazioni causa>effetto, guadagno, scopi e fini ultimi che non esistono. Non ci sono killer moralisti che tentano di migliorare la vita delle proprie vittime. Non ci sono circoli di capitalisti che vogliono pagare per il brivido proibito della tortura sulla Matarazzo di turno.

Perché lo fai? Perché ne ho voglia e posso, caro.
Benvenuti nel nuovo millennio dove finalmente non c’è bisogno di complicate spiegazioni per il gesto, per il sopruso, per l’essenza stessa del potere. C’è solo il gesto, capace di esaurire ogni orizzonte e di toglierci tutto mentre noi ci lamentiamo e chiediamo perché.
Non c’è bisogno di altro, e si spalanca il baratro.
Sommate a questa consapevolezza un ottimo (e parco) uso delle apparizioni degli assalitori (due o tre momenti sono genuinamente terrorizzanti) e avrete con The Strangers un film che gioca con talento entro i limiti (talvolta drastici, ma, ehi, è un regista totalmente esordiente e non ha ancora 30 anni, ok?).
E Bertino sorpassa per la seconda volta i vari torture porn mettendo continuamente fuori campo la violenza. Non vedrete molto splatter e il sangue è ridotto al giusto litraggio. Perché l’autore non ne ha bisogno. Come potrebbe sconvolgerci ulteriormente con qualche arto amputato o altre facilonerie simili quando ci ha già tirato in faccia il ceffone definitivo con un minimo scambio di battute?

Sangue e trippa lasciamoli ai sogni bagnati dei fans del gore, con The Strangers è il momento di giocare in altri campi e di riflettere a fondo su questioni ben più importanti. Chi sbava su ragazzine torturate e con le tette di fuori evidentemente non ha capito una solenne ceppa del marchese De Sade o di Michel Houellebecq, se ne torni sui banchi di scuola e si attrezzi con cura perché ci sono nuvole sempre più nere all’orizzonte.

La violenza è nel coltello gratuito che affonda nella carne mentre la telecamera riprende dei paesaggi, non più nella motosega e nel machete ripresi senza stacco, e chi non lo capisce è condannato a restare in affannoso e continuo ritardo sulle mutazioni dell’orrore.

Peccato per i due attori, che non sembrano quasi mai coinvolti da quello che accade loro e passano attraverso le scene in modo puramente alimentare, un occhio al portafoglio un altro al prossimo film da girare. E plauso alla produzione generale che riesce a far brillare oltre il credibile il ridotto budget a disposizione (circa 10 milioni di dollari).

Si potrebbe tentare un ragionamento su questo improvviso outburst di pellicole riguardanti l’home invasion e sebbene di solito non creda granché a spiegazioni di questo tipo, questa volta oso la sparata perché mi sembra ce ne siano i presupposti: l’home invasion come effetto della crisi dei mutui americani? Il timore di perdere la casa per colpa delle ipoteche trasformato nel caos irrazionale di tipi mascherati che “dal nulla” irrompono nella nostra quotidianità sconvolgendola e pigliandosi tutto? Fate voi, è solo un suggerimento di discussione.


Titolo: The Strangers
Titolo originale: The Strangers
Nazione: USA
Anno: 2008
Regia: Bryan Bertino
Interpreti: Gemma Ward, Liv Tyler, Scott Speedman, Glenn Howerton, Kip Weeks

Recensione del film The Strangers
Recensione scritta da: Elvezio Sciallis
Pubblicata il 02/01/2009


La copertina del libro Per chi è la notte (Storie dal NeroPremio)

ABISSO è la newsletter di La Tela Nera

La copertina del libro Figlio del tuono (Storie dal NeroPremio)

Concorsi letterarii in Italia

La classifica dei 10 serial killer più famosi

Simboli Esoterici: significato, origini e uso

Misteri e storie incredibili

Le più spaventose leggende metropolitane

I 10 animali più velenosi al mondo

Il malato mondo dei serial killer

I peggiori disastri della storia umana

Disclaimer e Diritti | Recapiti e Contatti | Questo sito usa i cookie: consulta le nostre privacy policy e cookie policy