Recensione
Insanitarium

Insanitarium: visiona la scheda del film Jeff Buhler, alla guida di Insanitarium sia per la scrittura che per la regia, provoca numerossissimi danni, problemi che per fortuna trasformano il film in una serie di momenti involontariamente ridicoli evitando almeno a noi poveri spettatori la trappola della noia.
Del resto cosa avremmo potuto aspettarci da chi è stato il responsabile della pessima sceneggiatura di Midnight Meat Train?

L’idea alla base della storia è quanto di più imbecille si possa pensare: cosa fareste se un vostro parente venisse rinchiuso in un manicomio e (perché poi?) non ve lo facessero più rivedere? Ma ovvio no? Fingersi matto e sperare che in una metropoli arrivino subito i poliziotti e vi blindino dentro lo stesso manicomio di vostra sorella.

Una volta dentro la clinica le cose non possono che peggiorare: tutti i pazienti vengono rappresentati in modo offensivo e si allestisce una galleria di macchiette insopportabili, dall’Hannibal Lecter dei poveri (Armin Shimerman che qui alza davvero troppo i toni della recitazione) al guardiano nero, dall'infermiera cattiva a quella buona fino, naturalmente, al Mad Doctor in persona.
Dottore che è conciato peggio dei suoi stessi pazienti: ha inventato un tipo di nanomacchine iniettabili che dovrebbero eliminare alcune resistenze nei pazzi per potergli permettere di arrivare meglio al cuore dei problemi ma in realtà potenziano il cervello rettile (sigh) presente in ognuno di noi, trasformandoci in cannibali ancor più fuori di melone.

Le scene ridicole in Insanitarium non si contano, dal pazzo che stacca a morsi la testa a un gatto all‘infermiera-amante del direttore che parla più o meno tranquilla con un braccio strappato e via via passando per assurde semicitazioni (Qualcuno volò sul nido del cuculo e Il silenzio degli innocenti le più ovvie) che aggiungono imbarazzo alla pena.

Gli attori annusano aria di rovina e mettono il pilota automatico, fornendo prove di routine.
Jesse Metcalfe è il Banderas dei poveri e non riesce a far altro che vagare bello e imbronciato mentre Peter Stormare (Bruiser, Fargo, Constantine) cerca di buttarla sul grottesco/ironico e riempie lo schermo di smorfie e occhiatacce inutili. Da dimenticare il resto del cast, anche se qualche infermiera fa la sua bella figura dentro quelle uniformi sexy.

Nell’ultima mezz’ora il film si tramuta in un autentico massacro, con sangue a fiumi e massicce dosi di splatter, talvolta anche ben eseguite, che non salvano però un lungometraggio nato male ed eseguito peggio.
Dati tecnici tutto sommato entro la media, forse Buhler con il tempo migliorerà. Come regista, intendo, perché come sceneggiatore non mi sembra ci siano molte speranze.

Insanitarium: può andar bene per una serata con gli amici, magari con l’aiuto di qualche birra…


Titolo: Insanitarium
Titolo originale: Insanitarium
Nazione: USA
Anno: 2008
Regia: Jeff Buhler
Interpreti: Jesse Metcalfe, Peter Stormare, Kiele Sanchez, Kevin Sussman, Olivia Munn, Evan Parke

Recensione del film Insanitarium
Recensione scritta da: Elvezio Sciallis
Pubblicata il 03/11/2008


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