Il Ritorno di Dracula: Dacre Stoker intervistato da Alessandro Manzetti

Libri > Interviste > LaTelaNera.com ha intervistato il pronipote di Bram Stoker, autore del romanzo sequel ufficiale di Dracula: Undead. Gli immortali

Il Ritorno di Dracula: Dacre Stoker intervistato da Alessandro Manzetti Dacre Stoker, di origine canadese, ma residente da alcuni anni negli Stati Uniti, è il pronipote del celebre scrittore Bram Stoker, l’autore del romanzo Dracula, uno dei grandi classici della letteratura gotica.
Campione mondiale di pentathlon e allenatore del team canadese al pentathlon alle Olimpiadi di Seul del 1988, vive nel South Carolina con la moglie e i due figli. Ha esordito come scrittore nel 2009 con il romanzo Undead. Gli immortali, primo sequel ufficiale di Dracula. Nella stesura del romanzo ha collaborato con lo scrittore e studioso Ian Holt.


[La Tela Nera]: Non si tratta di omonimia o di semplice coincidenza, sei il pronipote di Bram Stoker. Ma non è solo il sangue l’elemento in comune con il grande maestro della letteratura gotica, hai scritto con Ian Holt il sequel ufficiale dell’opera più famosa del tuo prozio, Dracula. Di cosa ti occupavi prima di iniziare a scrivere? Cosa ti ha convinto a iniziare questa difficile avventura?
[Dacre Stoker]: Ho svolto diversi lavori nella mia vita prima di decidere di scrivere Dracula Un-Dead insieme a Ian Holt. Sono stato un insegnante, un preparatore atletico, anche il direttore di un'organizzazione per la protezione dell’ambiente. È stato Ian Holt a contattarmi e convincermi a scrivere una storia insieme a lui. Ian conosceva molto bene i film su Dracula e mi suggerì l’idea di scrivere un sequel della storia di Bram Stoker, che offrisse a Dracula la possibilità di raccontare la sua versione della storia.

[LTN]: È vero che hai consultato vecchi appunti del tuo prozio, ritrovati in una biblioteca, per elaborare il tuo sequel? Cosa c’era scritto in quelle vecchie pagine?
[DS]: Gli appunti che ho utilizzato come documentazione della mia ricerca su Bram Stoker risiedono nel Museo Rosenbach a Filadelfia negli Stati Uniti. Sono 125 pagine di note e appunti che Bram ha scritto nel corso di un periodo di sette anni, quando ha lentamente messo insieme la sua storia di Dracula. Le cosa più interessante che è emersa è la meticolosità di alcuni aspetti della ricerca condotta da Bram, come il giusto dialetto whitby per il personaggio di Mr. Swales, oppure gli orari dei treni in modo da far coincidere con la realtà i viaggi dei personaggi da un luogo all’altro. Questo approccio ha offerto al romanzo di Bram una sensazione di grande realismo.
Ho scoperto un personaggio che non è stato inserito nel romanzo Dracula, che è poi diventato una parte importante della nostra storia, il Detective Cotford. Mi colpì il fatto che Bram negli appunti stesse pensando a una presenza della polizia nella sua storia, specialmente con tutte le persone che sono uccise nella vicenda, e che invece nella versione finale non è stato inserito nulla di simile. Quindi era logico prendere questa idea iniziale di Bram e continuarla nella nostra storia.

La copertina di Dracula. The Un-Dead [LTN]: Come hanno reagito gli altri membri della famiglia Stoker quando hai presentato il progetto di un sequel di Dracula?
[DS]: Ho contattato i pronipoti di Bram nel Regno Unito e gli altri miei cugini in Canada e negli Stati Uniti. Mi sono stati tutti di grande aiuto per portare avanti la tradizione di famiglia.

[LTN]: Hai ambientato la storia a Londra nel 1912, ritroveremo molte vecchie conoscenze, come Van Helsing e Mina, locations alle quali siamo emotivamente abituati, ma incontreremo anche nuovi protagonisti come la Contessa Bàthory o lo stesso Bram Stoker. Oltre alle differenze di plot abbastanza “massive”, a livello di stile narrativo, di atmosfere, di caratterizzazione dei personaggi, quali novità e interpretazioni hai adottato nel tuo Undead, e cosa hai invece voluto mantenere fedele all’originale?
[DS]: Abbiamo ritenuto che i lettori di oggi si sarebbero sentiti più a loro agio con una storia costruita con un normale stile narrativo, anzichè con lo stile epistolare utilizzato da Bram, che invece era molto popolare in epoca vittoriana. Abbiamo deciso che tutti i personaggi avrebbe cambiato notevolmente rispetto ai venticinque anni trascorsi dalla fine del Dracula di Bram. Gli eventi presenti in Dracula, la morte di amici e familiari, gli incontri ravvicinati con poteri sovrannaturali e terrificanti, la negazione dell’amore, avrebbero certamente avuto un effetto sui personaggi. Quindi, anche se le location sono simili, le persone coinvolte sono molto più complesse e interessanti rispetto alla storia originale. Nel romanzo di Bram Stoker i lettori in realtà non conoscono molto dei personaggi, le relazioni tra di loro, nella nostra storia cerchiamo di fornire queste informazioni.

[LTN]: In generale, come definiresti il tuo sequel Undead, una modernizzazione di Dracula o un recupero del suo spirito più autentico? O nessuna delle due cose? Quali erano le critiche che più temevi e ti aspettavi?
[DS]: La nostra storia è una combinazione di modernizzazione e continuazione del classico racconto. Ci siamo certamente presi qualche libertà con il personaggio di Dracula. Poiché tanti moderni fans di Dracula lo identificano con le varie versioni cinematografiche (Lugosi, Lee, Langella, Oldman) abbiamo deciso di fondere il più possibile la versione di Bram con le tante altre versioni successive. Abbiamo voluto mantenere l'aspetto di un predatore violento, e abbiamo anche aggiunto l'aspetto di una creatura errante disperata per il suo vero amore per Mina.

La copertina di Undead. Gli Immortali edito da Piemme [LTN]: Hai ereditato la passione del tuo prozio per il teatro? In Undead il figlio di Mina, Quincey, è impegnato in una trasposizione teatrale della storia di Dracula, non credo che questa tua idea sia casuale.
[DS]: Anche se mi piace molto il teatro, in realtà è stato Ian a sviluppare il personaggio di Quincey.

[LTN]: Hai scritto Undead insieme a Ian Holt, quale è stato il suo contributo?
[DS]: Ian aveva scritto una sceneggiatura che coinvolgeva il vero Vlad Dracula. Lui è un grande conoscitore di tutti i film realizzati su Dracula. Così è stata sua l’idea di creare il sequel caratterizzandolo con un personaggio che fosse una "fusione” tra il vero Vlad e il fittizio Dracula. Nel romanzo Dracula di Bram, il Conte è presente solo per circa il 30% della storia, ma i lettori sono molto consapevoli della sua presenza al 100% del tempo.

[LTN]: Quali sono i romanzi sui vampiri che preferisci e qual è il film dedicato a Dracula che ti ha emozionato di più? Il film di Francis Ford Coppola sembra molto affine al tuo romanzo, per le atmosfere e lo sviluppo di alcuni temi.
[DS]: Ho apprezzato molto la versione di Dracula di Todd Browning del 1931 con Bela Lugosi, e mi è piaciuta moltissimo la versione di Coppola del 1992 con Gary Oldman.

[LTN]: Ci sarà un adattamento cinematografico di Dracula – The Un-Dead? E un sequel del tuo sequel?
[DS]: Spero proprio di sì, penso che la storia sia perfettamente adattabile per lo schermo. Ian ha scritto una sceneggiatura, ma finora nessun produttore ha acquistato i diritti.

[LTN]: Per l’ultima domanda ti chiedo un piccolo sforzo, puoi riportarci due righe inedite dagli appunti e lettere di Bram Stoker? Che parlino di Dracula, ovviamente…
[DS]: Bram ha tenuto un taccuino letterario, mentre viveva a Dublino. Ho lavorato con la Dr.ssa Elizabeth Miller per un anno a trascrivere queste note e scrivere commenti sulle 305 voci, il nostro libro si intitola Bram Stoker Dublin Notebook, sarà pubblicato dalla Robson Press di Londra nel marzo 2012. Posso dirvi questo: abbiamo trovato abbastanza materiale, che riteniamo sia una evidente prefigurazione di Dracula, per riempire un intero capitolo. Quello che è interessante è che questo taccuino è stato completato da Bram vent'anni prima di iniziare a scrivere Dracula!


Clicca sul link a seguire per leggere la versione originale in lingua inglese di questo articolo sul blog Il Posto Nero: Interview with Dacre Stoker.


Alessandro Manzetti Alessandro Manzetti, scrittore e Redattore web freelance, è Associate Member e Coordinatore Italia della Horror Writers Association. Cura il blog Il Posto Nero dedicato alla cultura horror, noir, weird.
Collabora con diverse testate, magazines e realtà letterarie, tra le quali H L’almanacco di Horror Magazine, La Tela Nera e Gargoyle Books.
Sito Ufficiale: AlessandroManzetti.com


Il Ritorno di Dracula: Dacre Stoker intervistato da Alessandro Manzetti
Intervista realizzata da: Alessandro Manzetti
Pubblicata il 24/08/2011

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