Intervista a Francesco Cortonesi, mente di FilmHorror.com

Libri > Interviste > Da Arezzo uno sceneggiatore/scrittore di talento pieno di entusiasmo e iniziative

Intervista a Francesco Cortonesi, mente di FilmHorror.com L'intervistato di oggi è stato tra le prime persone che ho conosciuto immediatamente dopo aver messo in piedi questo sito. Conosciutolo meglio ho capito che sarebbe stato "perfetto" per inaugurare questa sezione...

[La Tela Nera]: Allora, dicci subito come ti chiami, dove vivi, e quando sei nato.
[Francesco]: Mi chiamo Francesco Cortonesi, vivo ad Arezzo, e sono nato in aprile, l'anno non è poi così importante. Sono uno che si sente vecchio dentro, quindi preferisco non costringervi a calcoli assurdi. Spero abbiate capito quello che voglio dire...

[La Tela Nera]: Quali sono i tuoi miti personali?
[Francesco]: Direi che non ho miti. Nel senso che il concetto non mi interessa, mi sembra qualcosa per teenagers. In passato ho poi avuto la sfortuna di conoscere qualcuno dei miei miti dell'epoca e mi sono accorto che non erano proprio le persone che mi immaginavo. Roba da farti cadere sotto i piedi ogni più piccola stima nei loro confronti. Ecco, diciamo che c'è gente che mi piace come lavora, che ha un'immagine interessante. Non escludo che alcuni di questi siano ok anche nella vita reale, ma questa è un'altra storia....
Comunque parlavamo di gente che ammiro...
Attori: Jhonny Depp, Marlon Brando, Al Pacino, Bruce Campbell, Jeffrey Combs, Bela Lugosi, e Maila Nurmi in arte Vampira, su tutti.
Registi: Lynch, Cronemberg, Tim Burton, Carpenter, Romero, Frank Henenlotter e Ed Wood. Tra i nuovi senza dubbio Aronofski e Nolan.
Naturalmente la mia ammirazione per questi artisti è data da componenti diverse. Non è così facile mettere sullo stesso piano Jeffery Combs e Marlon Brando.
Per quello che riguarda la musica... è il dark il genere che preferisco, anche se la mia visione di dark è molto ampia. Voglio dire, cerco di non fermarmi alle etichette. Tra i miei gruppi preferiti ci sono: Cure, Bauhaus, Joy Division, Mogwai, Cranes e Death in Vegas.
Tra gli scrittori: Joe Lansdale e James Crumley su tutti. Ma amo molto anche Palahniuk, Ellis, David J. Schow, Edward Bryant e Douglas E. Winter. E comunque ce ne sono altri che in questo momento non mi vengono in mente... Alan Moore ad esempio.

[La Tela Nera]: Da quale artista in particolare ti senti più influenzato?
[Francesco]: E' difficile dire da quale artista mi sento più influenzato... dipende dal tipo di racconto o di sceneggiatura a cui sto lavorando. Mi piace molto cambiare stile e genere, perciò ogni volta mi ispiro a questo o quello, anche se ovviamente cerco di tenere le influenze lontane dal mio stile. L'ultima sceneggiatura che ho scritto ad esempio, quella tratta dal racconto Tumulo su Elsinor, è stata molto influenzata dal Darren Aronofski di 'Requiem for a dream'. I miei ultimi racconti invece senza dubbio risentono dell'influenza di Bret Easton Ellis. Sinceramente credo di essere influenzato da un mucchio di cose. Quando ho scritto il fotoromanzo [Ombre d'Ottobre ndr] ascoltavo molto 'Closer' dei Joy Division, leggevo i fumetti di Mike Mignola, e ripensavo ad un vecchio fotoromanzo porno con Cicciolina e Moana Pozzi. Penso che alla fine tutte queste cose mi abbiamo influenzato. Comunque credo sia così per un mucchio di gente... per quello che riguarda le ispirazioni voglio dire, non per Cicciolina e Moana...

[La Tela Nera]: Quando hai cominciato a fare il creativo 'sul serio'?
[Francesco]: Seriamente ho cominciato nel giugno del 2000, perché gli anni prima, nonostante scrivessi già sceneggiature e racconti, principalmente cazzeggiavo. Ecco, questo forse è il mio più grosso rimpianto... ho passato un mucchio di tempo a cazzeggiare.

[La Tela Nera]: Quando hai capito che questa passione creativa stava diventando 'la tua strada'?
[Francesco]: Ecco questo è un altro concetto che non mi piace... sai la storia della 'Tua Strada'... sembra qualcosa di New Age; alla fine non è che uno decide che quella è la sua strada, semplicemente nella vita finisci che fai le cose che devi fare, nel bene e nel male. E non sempre è una tua lucida scelta... cioè alla fine mi sono trovato a passare un mucchio di tempo a scrivere, perché mi sembrava divertente e più interessante che ad esempio andare a fare shopping. Per carità., non che io sia contrario allo shopping in senso assoluto, ma è un concetto che si cita molto di solito, no? Mi piacciono le cose che si citano molto e che non significano nulla. Questa per me è una di queste. Insieme alla storia degli aerei che volano per magia nera. Ma te la racconto un'altra volta...

[La Tela Nera]: Cos'hai realizzato da allora nei vari campi?
[Francesco]: Ho scritto sei sceneggiature per cortometraggi, successivamente realizzati da registi diversi. Anche le storie erano di genere diverso; l'ultima ad esempio, quella tratta da Tumulo su Elsinor, è una sceneggiatura fantascientifica che ho realizzato per il regista Alex Visani partendo da un mio racconto.
Ho poi scritto tre spettacoli teatrali e collaborato ad un musical per una regista di Barcellona. I tre spettacoli erano tutti sui fantasmi, uno addirittura raccontava la storia delle sorelle Fox. Il mio sogno è però riportare a teatro il Grand Guignol.
E poi naturalmente c'è il fotoromanzo...

Ultima Estate a Shell Beach [La Tela Nera]: Nel 2001 hai poi stampato un tuo libro di racconti...
Sì. Qualche mese prima un'associazione culturale aveva prodotto un cortometraggio tratto da un mio racconto, 'Ultima Estate a Shell Beach', e mi hanno proposto di stampare un libro con alcuni miei racconti da far uscire insieme al cortometraggio. Hanno pagato tutto e per me è stata una grande occasione, che però ho sfruttato male.
I racconti contenuti nella raccolta ('Ultima Estate a Shell Beach e altri racconti' ndr) mi sono sembrati già dopo pochi mesi dalla stampa decisamente immaturi e pieni di errori. Ci sono punti interessanti, ma anche troppi errori di battitura... Alla fine, fa comunque parte di me, se non altro ho imparato a stare più attento.
Inoltre, con Cristiano Stocchi e Maurizio Gambini che facevano parte della Tuxedomovie (l'associazione culturale N.d.r.) abbiamo successivamente fondato la filmhorror.com e abbiamo cominciato a girare nuovi cortometraggi. Attualmente ad esempio sto lavorando ad una sceneggiatura su un soggetto di Cristiano.
Ho comunque in mente una prossima raccolta contenente una decina di racconti, di cui tre presenti anche nel vecchio libro, completamente ripuliti e revisionati. Non ho idea di quando farla uscire, ma non conto di farlo prima del prossimo dicembre...

[La Tela Nera]: Nel 2002 è nato qualcosa di veramente speciale...
[Francesco]: Sì. Insieme ad Andrea Bindi abbiamo realizzato il primo fotoromanzo gotico horror italiano. Si chiama "Ombre d'Ottobre" ed è il primo lavoro della Dead Butterflies Production. Essendo interamente autoprodotto si tratta più di un piccolo manifesto per far conoscere l'idea che qualcosa di veramente 'solido'. Le storie sono brevi e la regia non particolarmente approfondita, ma è tutto quello che si poteva fare con i soldi a disposizione. Ad ogni modo sta ottenendo un gran successo e questo mi fa ben sperare. Nella ricerca del produttore voglio dire...

Ombre d'Ottobre [La Tela Nera]: Chi sono i tuoi compagni d'avventura nel progetto Dead Butterflies Production? E soprattutto, l'unica sua finalità è la produzione di fotoromanzi?
[Francesco]: La DBP è stata inizialmente fondata da me e da Andra Bindi. Poi Andrea ha deciso di seguire altre strade, anche se credo e spero che sia una cosa solo momentanea. Intorno alla DBP ruota però altra gente, come Bob Del Furia, che è l'impaginatore grafico, Marco Landi, che si occupa del sito, e Valentina Paggi che cura le prefazioni. Per quello che riguarda la fotografia... Elena Goti, la fotografa di 'Ombre d'Ottobre', beh... lei odia l'horror! Suppongo ci serva un nuovo fotografo in effetti... ;-)
Fanno virtualmente parte della DBP anche due entità che ci hanno contattato durante una seduta spiritica che abbiamo fatto al London Hospital lo scorso anno e che ci hanno suggerito il nome Deadbutterlfies.... So che sembra strano, ma è la verità. Giuro!
Ovviamente è dura credere a certe cose...
La finalità della DBP è quella di produrre fotoromanzi e naturalmente di trovare un produttore. Così come siamo messi ora, economicamente parlando, non possiamo andare molto lontano. Ad ogni modo sto lavorando ad un nuovo fotoromanzo che dovrebbe uscire tra qualche mese. Si tratterà di una storia gotica e fantascientifica, ma è tutto quello che voglio dire per adesso.

[La tela Nera]: E' stato difficile trovare i fondi per autofinanziare l'uscita di Ombre d'Ottobre?
[Francesco]: Sì e no. Qualcuno ci ha dato una mano a livello tecnico. Milo Pepe, il nostro parrucchiere, è stato fondamentale, così come la Pictura Studio e alcuni altri amici. E' gente che crede in queste cose e per questo la nostra stima nei loro confronti è infinita. Naturalmente l'aiuto che possono darti è limitato. Non sono certo la Coca-Cola...

[La tela Nera]: 'L'ambiente' ti è sembrato ricettivo?
[Francesco]: L'ambiente nei confronti della DBP è stato più ricettivo di quanto pensassi. Siti come Scheletri.com, Horrorcult, Erba della Strega, Alex Visani, il Club Ghost, La Tela Nera, sono stati con noi semplicemente fantastici. Farsi conoscere oggi è comunque ancora difficile, nonostante internet fornisca senza dubbio un grosso aiuto. Il problema è che il mercato editoriale è in crisi. In un paese dove si legge mediamente due libri l'anno, e dove due milioni di persone vogliono fare gli scrittori... non è proprio come essere a Mirabilandia... Comunque la DBP è ancora giovane. Grosse soddisfazioni sono arrivate dall'interessamento da parte di grossi nomi dell'editoria. Sto ancora aspettando delle risposte concrete, e per scaramanzia non dico nulla. Quello che conta è che si riesca a capire che 'Ombre d'Ottobre' non è qualcosa da prendere in toto. Si tratta solo di un esperimento ancora immaturo. Quello che ci importava era arrivare ad un prodotto finito e per questo abbiamo preferito sacrificare l'originalità delle storie e la loro complessità. Volevamo presentare l'idea più che il prodotto in se stesso. Il fatto che poi fortunatamente 'Ombre d'Ottobre' sia anche piaciuto ci riempie d'orgoglio...

[La Tela Nera]: Come 'lavori' di solito? Sei un abitudinario o crei quando capita, senza orari precisi? E per le correzioni/revisioni ti affidi all'aiuto di qualcuno?
[Francesco]: Per natura sono un abitudinario, quindi generalmente ho orari abbastanza precisi, anche se tutto varia in funzione del mio lavoro. Però una cosa è certa, quando per un motivo o per un altro sono costretto a modificare i miei orari, difficilmente riesco poi a recuperare la concentrazione necessaria. Per questo le mie giornate sono organizzate in modo abbastanza preciso. Ad esempio è fondamentale per me fare un'ora di sport ogni sera. E' in quel momento, quando scarico tutto quello che ho prodotto nella giornata, che riesco a guardare più lucidamente il lavoro. Di solito è anche in quel momento che mi vengono le idee. Le revisioni sono affidate a Valentina Paggi, ma essendo lei editor di una grossa casa editrice, molto spesso i nostri tempi sono incompatibili. Qualche volta mi aiuta la mia ragazza, qualche volta un amico. Col tempo sto diventando sempre più perfezionista e noioso... credo che tra un po' non mi vorrà aiutare più nessuno...

[La Tela Nera]: Questa domanda è molto importante. Come stai messo a donne da quando "crei sul serio"? Nei hai di più? Riesci a star loro dietro? Hai meno tempo per loro? La domanda non è pertinente in quanto sei gay e delle donne non te ne frega nulla? ;-)
[Francesco]: Questa è una bella domanda. Io non ho certo deciso di fare lo scrittore per le donne, anche se questa è una cosa che fa un mucchio di gente. Chi fa questa scelta in genere però dopo un po' molla perché si accorge che le donne si allontanano anziché avvicinarsi. A meno che non diventi famoso, voglio dire. Fino a che hai venticinque anni o poco più, puoi ancora essere considerato 'l'enfant prodige' e qualcosa riesci pure a combinare, ma quando arrivi ai trenta, salti la sponda e finisci nel limbo della patetica schiera di scrittori che ci hanno provato e non ci sono riusciti. La gente ti guarda in modo diverso e comincia a considerati uno che ha fallito. Così magari ti trovi a cene di sconosciuti dove inevitabilmente qualcuno ti chiede che lavoro fai, e se dici che sei uno scrittore, beh... lì per lì la gente dice - Wow... ho sempre voluto fare lo scrittore... - e cose del genere, ma poi, appena sanno che non hai pubblicato nulla o quasi, le cose cambiano. Passi da essere l'idolo della serata allo sfigato di turno. Così, puff!, come la cazzo di zucca di Cenerentola a mezzanotte. La gente inizia a vederti come l'eterno bambino, l'illuso, quello che 'ancora ci crede'. Alla fine quello che conta non è ciò che fai, ma ciò che sei riuscito ad ottenere. A nessuno interessa se sei bravo o meno, ma solo se ci guadagni qualcosa. Con un quadro di questo tipo, chi vuoi che ambisca a uscire con te se non sei famoso? Per questa gente tanto varrebbe uscire con uno che si crede Napoleone. Ovviamente questo riguarda sia gli uomini che le donne. Per molti, chi ama scrivere è una sorta di fancazzista camuffato da artista. Visto così, non c'è niente di più patetico. Odio questa gente, ma sono molti di più di quanto uno pensi. Se li uccidi tutti corri il rischio di sentirti solo. Per questo ho deciso di fare l'insegnante. Per lavorare sotto copertura.

[La Tela Nera]: Così ti mantieni insegnando?
[Francesco]: In passato ho lavorato come speaker radiofonico notturno e per un anno come sceneggiatore presso una nota casa di produzione (che preferisco non nominare in quanto non siamo rimasti in quelli che si dicono 'ottimi rapporti').
Ora sono insegnante di lettere e mi occupo di scrittura creativa per ragazzi dei primi due anni delle superiori.

[La Tela Nera]: So che bazzichi i forum su vari siti internet: perché lo fai? sono utili secondo te?
[Francesco]: E' vero, vado spesso nei forum dove generalmente uso il mio nick Deadtoday. Non so, a me piace scambiare opinioni e il forum è certo un modo divertente. Inoltre senza dubbio è il mezzo migliore per farti conoscere. A volte magari le discussioni finiscono per scivolare nella demenza cosmica, ma se scegli bene i forum allora è più difficile che succeda. Inoltre c'è gente nei forum che sa veramente il fatto suo. Certi post sono come pagine di un libro. Roba che ti permette di farti una cultura su un certo argomento. Dico sul serio.

[La Tela Nera]: Come hai conosciuto La Tela Nera?
[Francesco]: Attraverso un forum appunto. Un amico ne parlava per la storia dei concorsi letterari gratuiti e... il resto è storia.

[La Tela Nera]: Hai letto qualcuno dei racconti pubblicati nell'ambito del NeroPremio? Ti è piaciuto qualche racconto in particolare?
[Francesco]: Leggo i racconti del Neropremio, non fosse altro che per farmi un'idea di quello che scrivono gli altri. Tra le altre cose, spesso si sente dire che la qualità dei racconti online è medio-bassa. Questa è secondo me una grandissima cazzata. A volte leggo racconti che non sfigurerebbero assolutamente in tante raccolte che si vendono e che includono i lavori di scrittori ben più famosi. Certo, ancora molti insistono nel mettere online racconti lunghi (intendo di sei-sette cartelle o anche più), e questo è secondo me un errore. Un errore che ho fatto anch'io in passato. Quasi nessuno però perde tempo a leggere un racconto così lungo online, perché lo schermo di un pc non è certo come la pagina di un libro. Se poi si considera la media di lettura degli italiani, ecco che le possibilità che qualcuno si scarichi un racconto lungo restano vicine allo zero. Nel sito della DBP ad esempio ho preferito inserire soltanto pezzi dei miei racconti lunghi, una sorta di trailers cinematografici. Se poi qualcuno è interessato a completarne la lettura non deve far altro che contattarmi e a quel punto gli invio il racconto per posta elettronica. Forse non è il massimo della professionalità, ma come sempre dico... la DBP non è certo il nome di copertura di Stephen King...

[La Tela Nera]: A parte subire questa lunga intervista, qual'è stato il peggior errore che hai commesso da quando "fai sul serio"?
[Francesco]: Scrivere, naturalmente.

[La Tela Nera]: Ringrazio Francesco Cortonesi per il tempo e la disponibilità concessi a La Tela Nera

Intervista a Francesco Cortonesi, mente di FilmHorror.com
Intervista realizzata da: Alessio Valsecchi
Pubblicata il 28/07/2003

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