Black Blood

Un racconto sulla festa di Halloween scritto da Martina Domaschio -demonemarty-

La signora Magdalena Scott, 76 anni, diede un'ultima fugace occhiata dalla finestra prima di ritirarsi nel buio della sua camera.

Come un animale braccato si guardò attorno circospetta, tendendo l'orecchio al minimo rumore. I suoi occhi guizzavano irrequieti da un capo all'altro della stanza, come alla ricerca di qualcosa. Nel buio più fitto tutto pareva immobile, fin troppo normale per esserlo veramente.

Allungò l'adunca mano verso il comodino, tastandone la liscia superficie fino a trovare l'interruttore della luce, ma quando lo premette non accadde nulla. Era la notte del 31 Ottobre e i bambini erano già passati da tempo per il loro giro di caramelle. Giacché li aveva accontentati tutti non potevano esserci scherzi in serbo per lei, ma allora perché si sentiva costantemente osservata?

Rimase immobile scrutando quell'insolita oscurità, pronta a scappare ad un minimo accenno di vita, ma nulla si mosse. Aveva paura. Un timore insolito scaturiva nei confronti di un nemico senza volto e senza nome. Desiderò ardentemente di uscire, non voleva farsi prendere da quell'oscurità che era lì per lei. L'avrebbero di sicuro creduta pazza in città se fosse uscita per strada a quell'ora, ma era disposta a tutto pur di non dover affrontare quella cosa che sapeva essere nascosta nel buio.

Si trovava al primo piano della villetta che abitava da anni, dalla libertà la separavano un corridoio con le scale ed il corto ingresso: poteva farcela! Compì alcuni passi incerti verso la porta, poi si bloccò, paralizzata sul posto.

Un odore fetido, dapprima impercettibile poi via via più forte, aveva preso a diffondersi proprio da dietro l'uscio semi-aperto verso cui era diretta, impregnando velocemente ogni cosa di marcio e putrido.

L'anziana combatté contro la nausea crescente, perdendo il controllo di sé ogni istante di più. "Chi sei, maledetto?" sbottò infine con voce rauca. "Fatti vedere! Non ho paura di te" mentì in preda al terrore in un momento di follia, ma subito dopo se ne pentì.

Una voce eterea, giovane di bambino ma che pareva provenire da ogni dove, rispose: "Siamo i morti". Allora una mano cadaverica, fredda e malsana uscì da sotto il letto e le strinse una caviglia strattonandola con una forza inumana. La vecchia cadde disorientata perdendo l'equilibrio e l'osso si spezzò sotto il suo peso.

Con un urlo terribile cercò di divincolarsi, talmente terrorizzata da non sentire neppure il dolore. La bianche dita la serravano in una morsa lacerandole la pelle con le piccole unghie rotte.
Scalciò a vuoto senza colpire nulla finché non si sentì sollevare da terra.

Un altro essere l'aveva presa per i capelli e portata ad altezza del suo viso. Magdalena urlò alla vista delle iridi vuote in quel viso da bambino, ora trasformato da una smorfia di dolore che mai più l'avrebbe lasciato. "Ti piacciono i dolci?" le chiese la creatura con l'orrenda bocca ricurva tentando di simulare un sorriso.

Dalle sue spalle, in quel momento, comparvero altri bambini, tutti col medesimo ghigno, ancora vestiti con i costumi di Halloween. Erano morti quella sera stessa, tutti assieme, nel medesimo atroce modo ed ora le porgevano i bianchi palmi: "Dolcetto o scherzetto?"

Per risposta la vecchia urlò dal terrore e così l'orrendo essere che ancora le teneva i capelli sentenziò: "Scherzetto!".

Da dietro la schiena estrasse un lungo coltello da cucina e con gli occhi bianchi assassini la guardò malizioso. La donna tentò di riparasi dai colpi che le vennero inferti al viso e al petto, poi cadde al suolo senza quasi più vita. Presto si sarebbe unita ai morti nella loro marcia spettrale.

Giacque riversa a terra nel proprio sangue, che in quel buio innaturale pareva nero. Nero…era forse questo il colore della sua anima? Lo guardò spandersi sul pavimento come una macchia d'inchiostro. Forse, pensò, aveva fatto male ad avvelenarli quei dolcetti.


L'Autrice
Martina Domaschio è una ragazza nata a Verona che da sempre ha manifestato il suo entusiasmo verso la scrittura. Fantasy, storici e horror sono passati sotto le sue dita dall'età di undici anni. Diplomata come perito agrario ed iscritta all'università di Chimica è da sempre stata combattuta tra arte e scienza, coltivando entrambe le passioni con determinazione.


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