Uno contro uno

Un racconto sulla festa di Halloween scritto da Elisa Molina

"Dolcetto o sche...", la streghetta e il vampiro non riuscirono nemmeno a finire la frase e fissarono Anna con gli occhi sgranati; la donna sorrise e mise una manciata di dolci nelle loro zucche di plastica.
"Grazie e mi scusi, signora!", disse Irma col fiatone."Avevo detto ai miei nipoti di non salire da lei, ma stanno suonando tutti i campanelli del condominio. Dai scendiamo!", aggiunse accompagnandoli verso le scale.
"Non si preoccupi", rispose Anna, "ormai Halloween è di moda anche qui!"
"Era vestita da Zio Addams ti dico!", bisbigliò il vampiro alla sorella, che guardò un'ultima volta la donna e saltellò giù dal gradino.
Anna richiuse la porta e sorrise stanca: assomigliava davvero a Fester Addams.

Era cominciato tutto un paio d'anni prima, con un'insignificante bozzo sotto l'ascella.

"Insieme ce la faremo, vedrai che presto tornerà tutto come prima", Luca, il suo fidanzato, voleva infonderle coraggio, ma nel suo sguardo la paura era più forte di qualsiasi altro sentimento.
All'inizio Luca aveva tranquillizzato l'incredulità e lo sgomento della donna; poi aveva compreso e sopportato la rabbia e gli sfoghi, l'incapacità di reagire alla malattia, la depressione e la rassegnazione silenziosa.

Quando Anna avrebbe voluto morire piuttosto che essere sfigurata dal bisturi, le aveva detto che ai suoi occhi sarebbe stata per sempre la donna più bella del mondo e le aveva chiesto di sposarlo; quando stremata si afflosciava in bagno a vomitare le si sedeva accanto per tenerle la mano e farle forza. Lavorava la notte per ritagliarsi un'ora al giorno da passare con lei in ospedale, ma la gabbia in cui si sentiva rinchiuso diventava ogni giorno più piccola.

Ma al nemico di Anna poco importava se Luca piano piano si stava arrendendo, lui era tornato più forte di prima, dando il colpo decisivo all'ormai fragile forza di Luca.
Il tempo passava, ma lei, chilo dopo chilo, non aveva mai accettato le trasformazioni che il suo corpo aveva subito e l'odore pungente che emanava. Si era chiusa in un guscio, troppo duro per essere spaccato e troppo spinoso perché chiunque riuscisse più ad avvicinarsi.

Si strinse in vita l'accappatoio e dopo essersi versata un bicchiere di vino si avvicinò alla finestra dell'attico; le guglie illuminate del Duomo sembravano sfiorare i lampi che rischiaravano il cielo, mentre le maschere si preparavano a una notte di festa.
Si sfiorò con una mano la pelle del petto, finché sentì sotto le dita lo spessore rugoso della cicatrice bruciata dalle radiazioni e strinse con rabbia quell'abbozzo sformato di seno, graffiandosi con le unghie friabili. Ma non era il dolore fisico a farla piangere.
Avrebbe dato qualsiasi cosa per tornare come prima, per passare anche solo un minuto nel calore delle braccia dell'uomo che amava senza la paura di disgustarlo, per evitare gli sguardi pieni di compassione che riceveva da chi conosceva il suo dramma, per trascorrere in spiaggia un pomeriggio con le amiche.

Uscì a piedi nudi sul terrazzo e si riempì i polmoni con l'odore di pioggia, incurante del dolore che le gocce le provocavano sulla testa, ricoperta solo da rada lanugine grigia. Era bella Milano dall'alto e voleva imprimersi nella mente quello spettacolo: sembrava circondata da mille lucciole, come quelle che circondavano l'agriturismo in cui trascorreva le vacanze estive da bambina.

"Che dici", mormorò tra sé, "ti piace il costume che mi hai costretta ad indossare?"
Appoggiò il calice vuoto su un tavolino, avvicinò una sedia alla ringhiera e salì.
"Ma stasera", continuò, "te lo faccio io lo scherzetto!"

Anna non avrebbe sopportato una sconfitta, non avrebbe lasciato che il suo nemico vincesse la sfida, non avrebbe mai permesso al cancro di toglierle la vita.
Le bastò solo un movimento per sentirsi vincitrice, un piccolo salto nel buio.


L'Autrice
Elisa Molina nasce nell'anno del celebre romanzo di Orwell tra le risaie della Lomellina e si divide tra Lombardia e Piemonte, dove lavora con raggi X e camice bianco. Divoratrice di libri fin dall'infanzia, adora il fantasy con tutte le sue sfumature, Lovecraft e i vampiri vecchio stampo. Da poco più di due anni, scrive saggi brevi e racconti.


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