La Colomba e il significato dei suoi simboli tra mitologia ed esoterismo

Tutti i dettagli sul simbolismo animale della Colomba e dei suoi significati attraverso i secoli, i popoli, le culture, le superstizioni e l'esoterismo

Simboli animali: il significato del Colomba

Ottavio Bosco, romanziere e studioso di esoterismo, prosegue il suo lungo viaggio nel mondo del simbolismo animale e dei sui tanti oscuri significati parlandoci oggi di un animale ben conosciuto da tutti i cattolici praticanti. Stiamo parlando della Colomba (Columba livia, Zenaida asiatica, Gallicolumba santaecrucis), un volatile amato dai più che non deve essere confuso con il piccione. Analizzeremo la lettura che attraverso i secoli le civiltà e le culture più diverse hanno dato dei simboli di questo candido animale, fino ad arrivare alle nostre.

Vola a conoscerla...


La Colomba e il suo simbolismo

Nella cultura e nella tradizione comune la Colomba rappresenta la purezza, la rettitudine e la pace (sia materiale che spirituale).

In lingua fenicia la parola colomba significa anche sacerdote ed era già venerata dal popolo assiro perché, nella loro credenza, si diceva che l’anima della regina Semiramide fosse andata in cielo assumendo la forma di quest’uccello.

I Persiani, invece, consideravano le colombe bianche malauguranti perché ritenevano che il Sole odiasse questi uccelli.

Nella mitologia greca la colomba era l’uccello consacrato alla dea Venere che, si narra, lo portava in una mano e lo attaccava al suo calesse. Dai racconti di Omero si evince che il grande dio Giove fu nutrito da due colombe.

Tiberio Cazio Asconio Silio Italico, poeta romano nato presumibilmente intorno al 25d.C., narra che una volta due colombe, dopo aver riposato nella città di Tebe, si divisero in volo: una (che secondo Filostrato era color oro) si diresse nella città di Dodona in Grecia, dove conferì a un albero di quercia di pronunciare oracoli, l’altra andò in Libia e, dopo essersi posata tra le corna di un ariete, donò oracoli ai popoli della Marmarica.

Nell’Eneide di Virgilio è scritto che, quando Enea consultò la Sibilla per sapere come ottenere il ramo d’oro per discendere nell’Ade per incontrare l’anima del padre, fu accontentato dall’oracolo: apparvero, infatti, due bianche colombe che lo guidarono nel luogo ove si trovava il ramo d’oro. La colomba era un uccello privilegiato, perché la sola cui veniva permesso di avvicinarsi al tempio di Delfi.

Nella religione Cattolica la colomba ricopre un ruolo fondamentale: non solo viene utilizzata per rappresentare lo Spirito Santo, ma è l’uccello che Noè inviò dall’arca in cerca di terra: la colomba tornò con in bocca un ramo di ulivo (secondo alcuni studiosi in realtà non si trattava di una colomba, ma di un corvo).

Una foto di una colomba bianca appoggiata a terra


La Colomba nella tradizione alchemica

È proprio dall’episodio biblico, che la tradizione alchemica prende spunto per un concetto alchemico-ermetico fondamentale: il significato simbolico della colomba (in particolare delle colombe di Diana) è messo in relazione alla Seconda Opera nei viaggi allegorici che si trovano alla fine del Diluvio.

Secondo i concetti alchemici, la colomba (assieme ad altri animali) rappresenta la Luna philosophorum, ossia il Mercurio alchemico.

Per comprenderne meglio il significato, è necessario cercare di spiegare un enigma animale fondamentale della concezione ermetica che recita (riassumendolo e semplificandolo) così:

“Il leone rosso Aas combatte contro il lupo grigio e, quando l’avrà sconfitto, diventerà un grandioso principe della vittoria."

"Dopodiché, rinchiudi il leone in una prigione trasparente con dieci o dodici aquile vergini e affida la chiave a Vulcano; le aquile si arrabbieranno e attaccheranno il leone, sbranandolo e dilaniandolo: quando il cadavere del leone inizierà a imputridire, le aquile per sfuggire al fetore proveranno a volar via dalla prigione e pregheranno Vulcano che le lasci uscire libere."

"Vulcano non accoglie le loro suppliche e le aquile, dato che la prigione non ha uscite ed è ermetica, si contamina, si corrompono e si putrefanno. Dato che la corruzione di uno è la generazione di un altro, dal leone Aas sdoppiato nascono molte cose: dapprima esce un corvo che, putrefacendosi anch’esso, da luogo a un pavone; quando il pavone svanisce nasce una colomba che trova un luogo asciutto (a differenza del corvo che non ci era riuscito) e, soprattutto nuovo perché la Terra è stata precedentemente distrutta dal Diluvio: quella che trova la colomba è la creta virginale dei filosofi."

"La colomba, che non è ancora totalmente immune alla corruzione, si trasforma pian piano in una fenice, che viene bruciata da Vulcano nella stessa prigione. Dalle sue ceneri nasce un frutto immortale, grazie al quale tutte le cose sublunari si rianimano".


Una foto di una colomba bianca in volo

Ricordiamoci che nella filosofia alchemica, ogni animale ha un particolare significato corrispondente alle reali caratteristiche dell’animale in questione: il leone rosso simboleggia il Sole (o l’oro), il rospo e il corvo la putrefazione, la colomba, l’aquila e il serpente il mercurio, etc etc. Le sostanze tossiche e volatili si riferiscono alla materia, le cose fisse e terrestri alla forma.

L’enigma degli animali è spiegato e svelato da J.J. Becher nell’opera Oedipus chimicu del 1664:

“Così potrai risolvere questo significativo enigma animale. L’oro viene purificato con l’antimonio e versato in una provetta con 110 o 12 parti di mercurio dei filosofi o di acqua mercuriale del metallo in questione: chiudi la provetta e riscaldala come si deve.

La forma dell’oro sarò sopraffatta dalla materia mercuriale e imputridirà. A questo punto si manifesterà il nero, seguito da ogni sorta di colore.

Quando poi la fase della putrefazione sarà terminata, la materia, passando per una tinta grigiastra, tenderà al bianco; se si aumenterà l’intensità del fuoco, essa assumerà un colore giallo limone, quindi si tingerà di rosso e dalla volatilità passerà alla fissità”.


La colomba compare anche in una raffigurazione del Viridarium chymicum (Francoforte, 1624) di D. Stolciusvon Stolcenberg, in cui si vedono due uccelli in un bosco che lottano con la didascalia “In India c’è un bosco dove si trovano due uccelli incatenati. Il primo è bianco come la neve (mercurio), l’altro è rosso (zolfo), e si beccano a morte” e che ha ancora un altro significato alchemico: dopo che gli uccelli si sono divorati completamente, si trasformano immediatamente in una colomba (albedo) e in una fenice (rubedo).

Dalla tradizione alchemica deriva anche il concetto esoterico secondo la colomba, assieme al corvo che rappresenta l’entità del male, simboleggi il principio del bene.


La Colomba e il significato dei suoi simboli tra mitologia ed esoterismo
Articolo scritto da: Ottavio Bosco
Pubblicato il 23/09/2015

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