Son of Sam: prigionia, sentenza e sconto della pena
David Berkowitz verrà condannato a 364 anni di prigione.
Dopo dieci anni di prigionia succederà qualcosa: «Mi sentivo abbattuto e senza speranza, poi un altro prigioniero venne da me mentre camminavo nel cortile della chiesa in una fredda notte d'inverno. Si presentò e mi disse che Gesù Cristo mi amava e voleva perdonarmi. Io pensai che non era vero, non voleva farlo. Lui non aveva niente a che fare con me. Ma l'uomo insistette, e così diventammo amici. Si chiamava Rick, e camminavamo nel cortile insieme. Piano piano mi rivelò la sua vita, e quello che Cristo aveva in serbo per me. Mi disse che non importava quello che avevo fatto, che Gesù Cristo perdona chi si vuole redimere e rimettere alla sua fiducia e a quello che Lui ha fatto morendo per i nostri peccati. Mi prestò il Testamento, e mi chiese di leggere i salmi. Lo feci. Ogni notte li leggo. Il Signore, in quel momento, cominciò a scaldare il mio freddo cuore di pietra.»
Il 9 luglio 2002, la prima udienza per la concessione della libertà condizionata a David Berkowitz viene effettuata nel carcere Sullivan Correctional Facility di Fallsburg, New York.
David, che ha 49 anni, ha scelto di non presenziare all'udienza del mese prima. Il membro della Commissione Irene Platt gli chiede perché.
«Mi sentivo pieno di ansia. Ho pensato che era meglio per le famiglie che io non venissi per niente, e dopo essermi guardato dentro, nell'anima, e dopo aver pregato molto, ho deciso di venire davanti a voi e scusarmi. Non cerco la libertà. Non sento di meritarla.»
Così, nonostante la sua buona condotta, le sue attività per aiutare gli altri carcerati, il suo impegno presso il cappellano, i suoi due anni di università completati, il superamento di altri programmi di riabilitazione in prigione e il rimorso per i crimini commessi non viene rilasciato: «il grande dolore, la sofferenza e la rabbia che ha inflitto alle famiglie e alla comunità sono ancora vive. Il rilascio non terrebbe conto della gravità dei crimini commessi, e verrebbe meno al rispetto della legge.»
L'udienza successiva per la concessione della libertà condizionata si è tenuta nel giugno del 2004, e l'esito è stato lo stesso. Adesso le udienze si terranno con la continua scadenza di due anni, quindi la prossima sarà quest'anno, nel 2006.
«... Non sto cercando la libertà. Non ci credo. Ho accettato la mia sentenza e la mia punizione. E ammetto di meritare di restare in carcere per il resto della mia vita. Non cerco la vostra pietà, vi mostro solo come mi sento e in cosa credo [...] spero che ciò che ho scritto possa portarvi un po'di conforto, e tranquillizzarvi. Grazie, che Dio possa benedirvi.»
David Berkowitz, 2 aprile 2002
David Berkowitz possiede un sito internet dove pubblica giornalmente il suo diario.
|