Michael Swango: Ritorno a casa
Nel 1984 torna in Illinois dall’Ohio e comincia ad avvelenare sistematicamente i suoi colleghi, fino a quando la polizia non lo arresta nel 1985.
Dopo 5 anni di prigione, Michael Swango riesce a falsificare facilmente vari documenti e a trovare lavoro sia in West Virginia che in South Dakota ma commette l’errore di iscriversi all'American Medical Association che compie ricerche più approfondite su di lui e scopre i precedenti per avvelenamento. Licenziato dal posto di lavoro, fa perdere le sue tracce e rispunta poco dopo a Northport, fingendo di essere uno psichiatra e trovando un posto in un centro medico dove riprende ad avvelenare pazienti.
Ci sono però ormai troppi avvisi riguardanti i suoi trascorsi e viene presto licenziato.
Non potendo più trovare occupazione negli USA Michael Swango nel 1994 viaggia fino in Zimbabwe e comincia a “praticare” al Mnene Hospital.
Altri pazienti morti e conseguente arresto, ma riesce a scappare prima del processo, viaggiando fra Africa ed Europa.
Michael Swango: La cattura e la condanna
Non riuscendo a stare lontano dai doveri previsti nel giuramento di Ippocrate, il nostro affiora ancora una volta nel 1997 e lo troviamo in un ospedale in Arabia Saudita, dove trova un posto grazie a un falso curriculum.
Ma durante un volo con cambio a Chicago, sempre nel 1997, Swango viene finalmente arrestato dalle autorità statunitensi, certe al 100% di avere tra le mani un serial killer.
Inizialmente accusato di frode e falsificazione di documenti, nel 2000 viene incriminato per vari omicidi, si dichiara colpevole di tre e gli viene comminato un ergastolo.
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