Libri > Notizie > Il dodicesimo numero di Studi Lovecraftiani, la rivista dedicata alla narrativa di H.P. Lovecraft, è disponibile al download gratuito
Torna in questa torrida estate Studi Lovecraftiani, l’aperiodico della Dagon Press che, ormai da cinque anni, apre le sue pagine alla critica e allo studio del Gentiluomo di Providence, Howard Phillips Lovecraft. E lo fa in maniera diversa dal solito, con due importanti novità.
La prima novità è che la rivista si presenta non nel suo solito formato cartaceo, bensì in formato elettronico, un modo questo per aggiornarsi e mettersi al passo con le nuove tecnologie di lettura, e nel contempo anche un tentativo per provare a rilanciare la rivista stessa, che nell’ultimo periodo pare abbia conosciuto una flessione nel numero dei lettori.
Per celebrare quindi l’avvenimento, e per promuovere il passaggio dalla carta al digitale, il nuovo numero (ed è questa la seconda novità) viene offerto ai lettori in forma totalmente libera e gratuita, ospitato sugli spazi di eBookGratis.net, il noto portale dedicato agli ebook in italiano.
Cliccando oltre puoi effettuare il download della rivista Studi Lovecraftiani numero 12.
Il passaggio dal formato tradizionale cartaceo alla versione elettronica è un esperimento che – si augurano i curatori – porterà nuovi lettori a scoprire il mondo dei Miti lovecraftiani, a studiare la figura e l’opera dello scrittore che, più di ogni altro, ha rivoluzionato la letteratura horror e fantastica segnando il passaggio dal gotico di vecchio stampo al soprannaturale moderno.
Introdotto da una bella copertina dell’illustratore Matteo Bocci, il contenuto di questo numero 12 si presenta ricchissimo di contenuti: ben 200 pagine di articoli, saggi e recensioni su ogni aspetto che ruota intorno a Lovecraft e al suo universo fantastico. Il tutto ovviamente curato da Pietro Guarriello, storico direttore della testata.
E come sempre il meglio della critica italiana e internazionale trova posto sulle pagine di Studi Lovecraftiani.
Si parte con un vero pezzo al fulmicotone: un’analisi approfondita e a tutto tondo sugli aspetti sessuali presenti nella narrativa di H.P. Lovecraft. Scritto da un esperto e veterano della rivista qual è Luca Foffano, in Nell’Ombra del Mostro si affronta l’argomento scottante con scrupolosa competenza e, potremmo dire, con "levità", senza mai sfiorare il triviale che un simile tema a "pupe e tentacoli" potrebbe sottendere. Anche se sono note diverse affermazioni dello scrittore circa il suo disprezzo e noncuranza per l’aspetto "inferiore" dell’esistenza che egli ravvisava nella sessualità, in modo piuttosto sorprendente la sua narrativa esprime esattamente l’opposto.
A seguire c’è forse uno dei saggi più lunghi (e più interessanti) tra quelli presentati sulle pagine di Studi Lovecraftiani, rielaborazione di una tesi di Laurea di Giulio Dello Buono dove si evidenziano quattro temi ricorrenti nell’opera di Lovecraft, che si rivelano significativi per una maggiore comprensione dell’Autore.
E ancora, passando per una "dissezione anatomica" e letteraria degli Antichi lovecraftiani, operata con precisione quasi chirurgica dal valido Umberto Sisia, si arriva a un altro dei pezzi più originali di questo numero: in La Musica di Erik S. scoprirete, infatti, chi fu il vero ispiratore di Lovecraft, colui che – personaggio reale ma dalla vita altrettanto misteriosa e affascinante della sua controparte fittizia – si cela dietro l’enigmatico musicista dell’Altrove del racconto The Music of Erich Zann. Una primizia e una rivelazione assoluta, anche per i più smaliziati tra i fan lovecraftiani.
E’ la volta poi del massimo esperto di HPL a livello mondiale, colui che più di tutti ha contribuito per portarne la figura ai vertici della letteratura di genere. In prima traduzione italiana, ecco quindi il pezzo di S.T. Joshi di comparazione tra Lovecraft e Fritz Leiber, apparso in origine sulle pagine di Studies in Weird Fiction. La traduzione è stata affidata a uno dei più attenti esperti dell’opera leiberiana che abbiamo in Italia, Davide Mana, che ha reso inoltre disponibile ai lettori una vera rarità: un dimenticato poema di Leiber mai ristampato dalla sua prima pubblicazione, avvenuta nel 1945 in una antica fanzine americana.
E infine, last but not least, trova posto in questo appuntamento anche un interessante dossier sull’influenza di Lovecraft nel campo dei giochi popolari, un excursus brillante ed esaustivo a cui ci fa da guida Matteo Poropat, alla sua prima apparizione sulle pagine di Studi Lovecraftiani.
Questo e molto altro ancora, recensioni, segnalazioni critiche e bibliografiche, curiosità assortite (nella rubrica Cthulhu News) trova posto su Studi Lovecraftiani 12, che ricordiamo è possibile scaricare free su eBookGratis.net.
Buona lettura!
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