La classifica dei 10 animali più velenosi al mondo

Qualche premessa prima di partire con questa velenosa classifica, che vi terrà incollati al monitor per fare il tifo nei prossimi giorni

Quali sono i 10 animali più velenosi al mondo?
Me lo sono chiesto, ho fatto le mie richerche e ho stilato una classifica, una Top 10, che andrò a snocciolare nelle prossime settimane (e che alla fine potrete visionare per intero in fondo a questa pagina).

Ma tutto questo non ha pretese di scientificità, si tratta di un gioco e di un modo per scoprire animali affascinanti, alcuni poco conosciuti e tutti straordinari.
Qualunque classifica di questo genere che si spacci per scientifica è buffa, perché semplicemente non è possibile una classifica oggettiva e assoluta dell’animale più velenoso, e una buona dose di arbitrarietà è inevitabile.
Questo perché sono troppi i fattori e le varianti, e troppo poco definito e misurabile il concetto di "velenosità". Le sostanze chimiche tossiche cambiano drasticamente da un animale all’altro, così come il soggetto avvelenato cambia di volta in volta.

I test non vengono effettuati sugli uomini (ovvio), ma sui topi, che hanno un organismo diverso dal nostro. Inoltre, i topi cambiano tra loro (viene considerato un “topo medio” un esemplare di 20 grammi, che è un po’ come dire che un “uomo medio” pesa 70 kg – ma due uomini di 70 kg possono avere fisici completamente diversi), e così cambia l’animale avvelenatore: due serpenti mamba sono tanto diversi tra loro quanto lo posso essere io da te che leggi. Stazza, età, provenienza, sesso e molto altro dell’animale da cui viene prelevato il veleno influiscono moltissimo sulla potenza e sulla quantità del veleno stesso. I test sulla velenosità, ovvero la misurazione dell’LD50 (Lethal Dose 50), sono poi molto empirici e – per fortuna dei topi – non effettuati su vasta scala o su ampi campioni di animali. Il test è per sua natura fallace, basti pensare che si tratta della misurazione di quanto veleno di quell’animale occorre per dimezzare una popolazione di topi in 24 ore. I risultati cambiano, com’è logico pensare, in maniera massiccia da test a test, con il risultato che a seconda della pubblicazione che andiamo a leggere, lo stesso animale può avere valori di LD50 assai diversi.
Detto questo, i valori di LD50 restano una delle poche misurazioni effettive di cui dobbiamo tenere conto quando parliamo di “velenosità” – ma non possono essere le uniche.

Premessa a parte, ho cercato comunque nella redazione degli articoli di confrontare il maggior numero di pubblicazioni possibili e di recuperare le casistiche registrate di avvelenamento in modo da creare un quadro, se non scientifico, quantomeno sensato e ragionevole.

Passiamo alla seconda premessa: cosa s’intende per "più velenosi"?
Come detto, il concetto non è ben identificabile. Ho quindi stabilito (arbitrariamente) questo criterio per la classifica: l’animale "più velenoso" è quello in grado di causare i maggiori danni biologici all’uomo attraverso un suo attacco basato sul veleno.
Per misurare questo ho tenuto conto quindi dei seguenti fattori, e solo di questi:
1) La potenza del veleno (qualità)
2) La quantità di veleno iniettabile (quantità)
3) La capacità dell’animale di iniettare questo veleno a un uomo

Il parametro (1) tiene conto della tossicità della sostanza, considerando non solo il valore LD50, ma anche del tipo di tossina e quanto questa sia efficace sull’uomo. Per esempio il sicarius hahni, un ragno che vedremo nella Top Ten, ha un valore di LD50 più alto (LD50 più alto = veleno meno potente; LD50 più basso = veleno più potente) rispetto a altri ragni, ma il suo veleno è una citotossina che ha effetti devastanti sull’organismo umano rispetto a neurotossine di altri ragni (molto efficaci magari nell’uccidere un topo, ma assorbibili senza danni ingenti dall’organismo umano).

In (2) si calcola la quantità di veleno di cui l’animale dispone: non è infatti questa una classifica degli animali "con il veleno più potente", ma dei "più velenosi".
Quindi: a voi sembra “più ricco” un uomo con 1000 banconote da un euro, oppure uno con una banconota da 100 euro? Ecco, quindi sarete d’accordo con me che un animale che disponga di un veleno supertossico, come per esempio le anemoni del tipo palythoa, ma in quantità talmente piccole da non poter causare la morte di un uomo (a meno che non vengano ingerite), non possono realisticamente essere considerate "più velenose" di un animale come il cobra reale, che dispone di un veleno infinitamente meno potente, ma in quantità tali da abbattere in poco tempo un elefante. (Per fare un altro sciocco esempio, sarebbe come dire che una formica è "più forte" di un leone: questi discorsi "relativi" mi divertono sempre, perché vorrei vedere i sostenitori della forza della formica dovendo scegliere se fare a pugni con il leone o la formica).

3) è altrettanto importante, nel momento in cui stiamo considerando animali velenosi per l’uomo. Infatti, esistono ragni molto velenosi, che però hanno apparati inadatti a penetrare la pelle umana. Ma più importante è che esistono animali estremamente tossici, ma che non è nemmeno corretto definire "velenosi" – quantomeno nell’accezione propria, che ci interessa – (ma, appunto, "tossici") visto che non "avvelenano" la preda con un loro attacco: non dispongono delle armi per inoculare il veleno, ma semplicemente sono letali se ingeriti. Un animale citato spesso come "il più velenoso del mondo" è la rana dorata o rana dardo (perché utilizzata dagli indigeni per avvelenare le frecce) amazzonica, che secerne una sostanza mostruosamente tossica, la batracotossina, che è in effetti la sostanza animale più velenosa esistente. Ma la simpatica ranetta si limita a secernerla, non vi morde e non vi punge. È quindi l’animale più tossico, ma non è velenoso. (A ogni modo, non preoccupatevi, parleremo della rana in altra occasione in questa rubrica, come può mancare?)

Attenzione: il che non significa che un animale del genere non sia "pericoloso" (se lo toccate e avete un taglietto sulle dita, o lo avvicinate troppo al naso, o non vi lavate bene le mani prima di mangiare, siete fritti).

E qui arriviamo finalmente all’ultima premessa.
Ovvero: questa non è una classifica degli animali velenosi "più pericolosi", o che vantano il body count più alto, ma dei "più velenosi". Alcuni dei "campioni" che troveremo hanno pochissimi morti all’attivo.

Per una classifica dei più pericolosi (che magari prima o poi faremo, ma non è questa!) bisognerebbe tener conto di un’altra serie di componenti, di cui invece non si è tenuto conto, ovvero:
1) Distribuzione e popolazione (un animale che vive in aree popolate ha molte più possibilità di causare danni e morti di uno che vive su un’isola deserta)
2) Aggressività, velocità, comportamento (animali molto velenosi sono spesso molto docili, e viceversa)
3) Condizioni ambientali (un animale avvelenatore acquatico ha più possibilità di causare un decesso, per via dell’ambiente ostile per l’uomo)
4) La presenza o meno di un antidoto (alcuni animali molto velenosi sono meno temuti di altri meno velenosi perché il loro avvelenamento è curabile)
5) Il tasso di morti annui causati da quell’animale, ovvero il dato empirico

Tutti questi fattori rendono l’animale più pericoloso, ma non "più velenoso".
Una caravella portoghese può avvelenare un subacqueo e questi può non riuscire a tornare a riva, morendo; in questo caso però la causa della morte non è il veleno, ma l’annegamento. Il veleno è più pericoloso a causa dell’ambiente marino, ma la caravella portoghese non è per questo "più velenosa".
Allo stesso modo, un animale che vive in un paese del Terzo Mondo causerà molti più morti dello stesso animale che vive in un paese ricco e con ospedali efficienti, ma questo non rende più o meno velenoso l’animale "in sé", ma meglio o peggio curato il suo avvelenamento.
Concludiamo quindi che un animale "più velenoso" di un altro non è affatto automaticamente "più pericoloso", così come un culturista è "più forte" di un guerriero ninja, ma concorderete che il guerriero ninja vi fa a pezzi più facilmente.

Riassumendo:
1) La classifica è e vuole essere un gioco divulgativo e non una tesi scientifica
2) Si tratta di una classifica degli animali "più velenosi", dove per "velenosità" si intende la capacità di causare danni biologici all’uomo attraverso un attacco avvelenante
3) Non si tratta di una classifica degli animali con la tossina più potente
4) Non si tratta di una classifica degli animali velenosi più pericolosi per l’uomo


La classifica (in ordine inverso):

10 - Ragno delle banane (Phoneutria nigriventer)

09 - Ragno dalla tela a imbuto di Sidney (Atrax robustus)

08 - Vipera della morte (Acanthophis antarcticus)

07 - Lumaca marina assassina (Conus geographus)

06 - Polpo dagli anelli blu (Hapalochlaena lunulata)

05 - Mamba Nero (Dendroaspis polylepis)

04 - Cobra reale (Ophiuphagus hannah)

03 - Vespa di mare (Chironex fleckeri)

02 - Ragno di Sabbia a Sei Occhi (Sicarius hahni)

01 - Taipan dell'interno (Oxyuranus microlepidotus)


Versione 2.0 | Articolo originariamente pubblicato il 22/12/2009


La classifica dei 10 animali più velenosi al mondo
Articolo scritto da: Daniele Bonfanti
Pubblicato il 23/04/2011

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