Novità: WAR - Weapons. Androids. Robots. di Dario Tonani

Libri > Notizie > Debutta sul mercato il primo volume targato 2013 di Mezzotints Ebook, una raccolta di racconti tra horror e fantascienza di Dario Tonani

Novità: WAR - Weapons. Androids. Robots. di Dario Tonani Mezzotints Ebook, la casa editrice che pubblica in formato digitale opere di genere thriller, horror e fantascienza, ha recentemente rilasciato WAR - Weapons. Androids. Robots., il primo titolo della sua collana Raggi, dedicata alla sci-fi e diretta da Luigi Acerbi.

A firmare questo libro, che raccoglie due lunghe storie tra horror e fantascienza militare, è Dario Tonani, autore che può vantare la pubblicazione di numerosi romanzi e racconti in antologie, quotidiani nazionali e nelle principali testate di genere italiane (Urania, Giallo Mondadori, Segretissimo, Millemondi, Robot).

I due racconti dell'ebook - Necroware e Poliarmoidi - già apparsi in passato su libri in edizione cartacea (rispettivamente nello Speciale Horror di Urania In fondo al nero del 2003 e nell'antologia Infected Files di Delos Books nel 2011), sono stati ampiamente editati e revisionati per questa edizione digitale.

Questa la trama di WAR - Weapons. Androids. Robots.:

L'inferno della guerra in due racconti: soldati cyborg composti di ritagli di cadavere, uno sciame di letali macchine autorigeneranti. Armi la cui funzione-obiettivo è preservarsi, propagarsi, e proseguire a combattere. Perché la guerra non ha mai fine, nemmeno con la morte.

Necroware
Kosovo meridionale, 1990. Durante una missione di pace due ispettori NATO investigano su un corpo rinvenuto in una fossa comune. Sospettano si tratti dei resti di un Militech, un soldato ottenuto assemblando parti umane e quindi rianimato. La prima generazione di questi droidi da combattimento comparve dal nulla durante la seconda guerra mondiale. Da allora sono riemersi in molteplici conflitti in varie parti del globo, seguendo una direttiva ignota. Il ritrovamento del droide costituisce un’opportunità unica per capire la tecnologia che li anima e cosa li guidi. Ma anche una squadra di Militech in cerca di pezzi di ricambio è nei paraggi...

Poliarmoidi
Due razziatori penetrano in un cantiere abbandonato alla ricerca di attrezzature militari smaltite illegalmente, con l’obiettivo di rivenderle sul mercato nero. L‘incursione nell’High Rise, gigantesco complesso mai concluso, si trasforma in una fuga disperata da uno sciame di diaboliche micro-macchine da guerra che hanno eletto il cantiere a loro dimora.

Il libro sarà acquistabile in formato ebook (epub e mobi) dal 30 gennaio presso tutte le più importanti librerie online, al prezzo di 1,99€, ma può essere prenotato fino al 29 gennaio sull'eStore dell'editore al prezzo speciale di € 1,59. Arrichiscono il volume l'immagine di copertina realizzata da Daniele Serra, vincitore del British Fantasy Awards 2012, e la prefazione Il Terminator della malinconia di Gianfranco Nerozzi, che LaTelaNera.com ha il piacere di presentare per intera ai suoi lettori per gentile concessione della casa editrice.


Terminator della malinconia, di Gianfranco Nerozzi

Il futuro ci attende, lo sappiamo. E dietro all’angolo ci sono nuovi incubi da svelare.
Certi scrittori sono come gli sciamani. Razzolando nel dolore e nelle viscere del mondo cercano di descrivere un disegno futuro, usando le parole, come fossero sortilegi.
Stiamo parlando di rituali magici e di visioni per comprendere meglio il senso della vita e della morte, niente di più, niente di meno. Forme di preveggenza. Qualcosa di collegato sempre e comunque ad un ricordo. Un background interiore che determina la creazione di un mondo nuovo partendo sempre dal vecchio. Così anche io, adesso, voglio partire con la rimembranza di un tempo che fu, il ricordo di un’altra prefazione, in un’altra dimensione…
“Lo scenario è quello della guerra. La colonna sonora: il ritmo ossessivo di un rap dei Fat Boy Slim. I protagonisti: un gruppo di soldati frutto di un esperimento allucinante. Tranci di carne in decomposizione e di metallo”.
Poche righe che scrissi per presentare un racconto uscito nel lontano 2003 in una mitica antologia di horror contemporaneo da me curata che s’intitolava In fondo al nero. E adesso, che sembra passato un secolo da allora, il Necroware, così come l’universo malato che si porta dietro (davanti, e in ogni luogo!) colpisce ancora, neanche fosse un Impero. E lo fa tramite un autore: Dario Tonani, che ha saputo ritagliarsi un ruolo importante nel panorama letterario italiano, un tipo di scrittore in grado di travalicare il tempo e lo spazio.
Il suo immaginario è privo di confini e lo stile impeccabile. Così come straordinaria la sua capacità di creare mondi e contro-mondi. Di alterare la realtà e di spiegarcela come se fosse una favola e nello stesso tempo imprigionandoci in un contesto iper globale di riesumante cronaca sociale.
Tutto ciò si chiama, al di là dei paroloni promozionali e delle circostanze nostalgiche: capacità intrinseca di coinvolgere e ammaliare.
Disturbando e pretendendo, Tonani è in grado di prendere il lettore per mano per trascinarselo dietro: con lui, per lui, nella sua storia come parte integrante, coinvolto nel mix di paura e delirio.
Il futuro ci attende, oh sì: lo abbiamo già detto. Resta in agguato: al varco stesso della nostra follia. E dietro all’angolo, in questo caso, ci sono incubi di metallo e carne e sangue. Ma non solo.
In un mondo dove imperano i residui malati, ricambi di tessuti morti e computer in decomposizione, anche il nemico si trasforma, muta. Diventa altro. E la metafora può diventare costruttiva e distruttiva, azioni spesso coincidenti, mostrandoci un’ipotesi, un punto di vista.
Ricordare come se fosse domani, certo.
La visione di Tonani si presenta con i pixel accentuati di una telemetria variabile, punti di collimazione lineare e zoomate veloci, gli occhi artificiali di un robot nel corpo di un cadavere.
Una delle icone più importanti e significative dell’immaginario horror del ventesimo secolo, il mostro dei mostri, proletario e rivoluzionario è senz’altro lo zombi, il morto vivente, con buona pace di serial tv come Walking dead e le rimembranze romeriane, le metafore si esplicano prepotenti, la marcescenza interiore che ormai sembra spettarci di diritto, l’autolisi che infetta la nostra libera (?) società dei consumi, cadaverica e fintamente opulenta... Morti che camminano troppo lenti ma che riescono sempre a raggiungerci per divorarci tutti… Viventi e morenti come le nostre anime.
Poi esiste quella branca (branchia?) della Science Fiction cinematografica che descrive le gesta di androidi e replicanti, robot di metallo liquido o peggio. Con il buon Schwarzenegger, a proposito di vecchi ricordi: nel cartellone pubblicitario che impugna la semiautomatica Colt 45 con canna di 10 pollici e ci fissa con quell’occhio rosso e graduato come di un mirino telescopico, giubbotto di pelle e cipiglio da brutto canchero. Ecco: proviamo a unire tutto ciò e immaginiamoci…
“…Cadaveri restituiti alla vita da un sofisticato microchip in grado di ripristinare e mantenere in efficienza un metabolismo elementare…”
Poi inseriamo il prodotto di risulta dentro un contesto allucinato da guerra eterna che dura segretamente da anni e che continua nel terzo millennio avanzato.
“…Erano i soldati che ogni esercito avrebbe desiderato: infaticabili, efficienti, privi di moralità, solidali l’uno con l’altro. Ma soprattutto insensibili alla morte. Perché già morti. La mossa e la contromossa, la tattica e la strategia, l’azione e la reazione..”
Mescoliamo e agitiamo con forza, of course.
Quello che ne esce è un appassionante prodotto ibrido fra gli ibridi, assolutamente originale.
Fortissimamente WAR - parafrasando il termine guerra - la traduzione di una sigla che definisce perfettamente la creatura in oggetto/soggetto, lo zombi soldato e automa, macchine in un abito di carne morta, così come l’ulteriore evoluzione in progress dei Poliarmoidi: palline di osso ambulanti letali quanto grottesche.
Weapon Androids Robots per servirvi amici vicini e lontani!
“…budini ambulanti, trattenuti dalle zip delle loro tute da combattimento…”
“…Torrette multiple scolpite nell’osso e robuste zampette da pollo piene di snodi e articolazioni…”

Conservare umanità in tutto ciò, e restare comunque fedeli e avvinti alle emozioni di compassione e dignità è la sfida successiva.
Alla fine il cuore resta sempre lì a battere, anche dentro un guscio di metallo o altro. Un vagito di speranza forse. Magari un grido. Un urlo straziante che ci assorda e ci sveglia.
Così possiamo ripensare al futuro, immaginarlo come se fosse un ricordo. Con un groppo alla gola. E alzare calici pieni fino all’orlo di pezzi di ricambio, tessuti molli, pelle, mucose, cartilagini, sangue ossigenato e brindare all’uomo del domani, (tra)passato da morire.
Al limite tirare lo sciacquone…
“Alla faccia degli ideali di gloria, la Patria, la Bandiera per lasciare posto alle frattaglie: hamburger di intestini, ragù di schegge, carne da macello…”
Alla fine resterà solo un applauso scrosciante.
In onore al merito, per questo autore: Dario Tonani, straordinario veggente, terminator della malinconia.




WAR - Weapons. Androids. Robots.
Dario Tonani
Mezzotints Ebook 2013
collana Raggi
Pag. 50 - 1,99€
formato ebook (.epub, .mobi)
Codice ISBN: 978-88-908145-0-1


Novità: WAR - Weapons. Androids. Robots. di Dario Tonani
Notizia scritta da:
Pubblicata il 21/01/2013
Fonte: Mezzotints Ebook

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