Libri > Notizie > Arriva un altro contributo all'analisi di Fabrizio Vercelli sul successo della narrativa di genere fantastico apocalittico degli ultimi anni. A rispondere oggi è Barbara Baraldi
Con I vermi conquistatori, il capolavoro di Brian Keene pubblicato in edizione italiana da Edizioni XII, ormai in libreria, il successo di un genere come il fantastico apocalittico è ormai chiaro a tutti. Il viaggio del nostro Fabrizio, tuttavia, non è ancora terminato. Oggi ha incontrato per noi una disponibilissima Barbara Baraldi.
[La Tela Nera]: Considerando il carattere principalmente horror, ma soprattutto apocalittico di un titolo come I vermi conquistatori, quali ritieni siano le motivazioni che portano il pubblico e gli stessi autori, ultimamente, ad avvicinarsi così tanto a opere di questo taglio, non solo di narrativa e cinematografia, ma anche inchieste e documentari? Concordi ci sia maggiore attenzione e profondità, per questi temi? Se sì: pensi che gli autori horror e di fantascienza stiano in qualche modo - com'è proprio di questi generi - cogliendo segnali d'allarme reali, oppure si tratta semplicemente di una tendenza del momento?
[Barbara Baraldi]: Conviviamo con la paura dell’apocalisse da quando esistiamo come individui. Poco dopo essere nati, infatti, ci raccontano che è quella, l’ultima frontiera.
E politica, religione e media si coalizzano nella creazione di uno scenario apocalittico sufficientemente credibile, per alcuni allo scopo di tenere la società sotto controllo. I segnali sono assolutamente reali, come lo erano quelli che mantenevano vivace la psicosi atomica degli anni 50 del secolo scorso.
Reali le catastrofi, come lo sciame di terremoti o di devastazioni per i cambiamenti climatici, reali le guerre sante per il petrolio e gli attentati ai centri del potere, sia in Occidente che in Oriente, e i segnali di scricchiolio dei principi su cui si fondano le economie.
Le opere di un autore come Brian Keene, in grado di immaginare uno scenario apocalittico senza rinunciare alla costruzione di personaggi tangibili, realistici, in cui ciascuno di noi può identificarsi, sono lame di un bisturi che vanno a scavare in quel preciso punto dell’animo umano dove risiedono l’inquietudine, ma anche la meraviglia.
Barbara Baraldi è soprannominata «la regina del gotico italiano». I suoi romanzi sono tradotti in vari paesi stranieri, tra cui gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Germania. Con il romanzo La bambola di cristallo (Il Giallo Mondadori, 2008) viene consacrata come rivelazione del thriller gotico italiano; il seguito, Bambole pericolose esce a febbraio 2010, sempre per Mondadori. Altri principali titoli da lei pubblicati sono: Lullaby – La ninna nanna della morte (Castelvecchi, 2010), Scarlett (Mondadori, 2010).
Nel 2010 è stata protagonista del film Italian noir insieme a Andrea Camilleri, Massimo Carlotto, Giancarlo de Cataldo e Carlo Lucarelli.
Sito personale: BarbaraBaraldi.it
La copertina de I vermi conquistatori di Edizioni XII:
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