Libri > Notizie > Si avvicina la fine del viaggio di Fabrizio Vercelli, alla ricerca delle cause del successo del fantastico apocalittico in Italia. Oggi parla Alda Teodorani
Fantastico apocalittico, il perché di un successo.
Una disponibilissima Alda Teodorani ha risposto alla domanda che circola sulle nostre pagine da qualche mese.
Un grazie a Matteo Carriero per l'intermediazione.
[La Tela Nera]: Quali ritieni siano le motivazioni che portano il pubblico e gli stessi autori ad avvicinarsi così tanto, ultimamente, a opere di taglio horror e apocalittico, non solo di narrativa e cinematografia, ma anche inchieste e documentari? Concordi ci sia una maggiore attenzione, e una maggiore profondità, per questi temi? Se sì: pensi che gli autori horror e di fantascienza stiano in qualche modo - com'è proprio di questi generi - cogliendo segnali d'allarme "reali", oppure si tratta semplicemente di una tendenza del momento?
[Alda Teodorani]: Cerco di rispondere alla tua domanda molto complessa: ho sentito sempre parlare di teorie sul fatto che fantascienza e fantastico sarebbero delle risposte a questioni sociali, soprattutto quando si parla di catastrofi e apocalisse. Molti miei amici impostano le loro analisi di critica cinematografica e letteraria su questo. Io non mi sento preparata sull'argomento della risposta a situazioni sociali o politiche, probabilmente perché è una cosa che non ho sperimentato personalmente.
Il mio lavoro l'ho scelto perché mi piaceva questo tipo di letteratura, la pratico perché mi diverte, quindi non so rispondere da un punto di vista personale. Però da un punto di vista collettivo conosco tanti scrittori che sostengono questa teoria e credo che, capovolgendo un po' la domanda, la letteratura del fantastico e dell'orrore possa essere una risposta adeguata a quelli che sono i mali della nostra società e che in effetti l'apocalisse della fiction sia la risposta all'apocalisse interiore che tutti viviamo in questi ultimi tempi di distacco dalle cose realmente importanti per l'animo umano, che ne siamo o no consapevoli.
Per estensione dirò che quando scrivo mi sento comunque investita di una grande responsabilità: quella di parlare alle persone in modo da cercare - per quello che posso - di migliorare il mondo. Chiudevo con scene apocalittiche il mio libro Incubi, quando ho terminato la prima versione. Non ho avuto il coraggio di terminarlo così, e ho deciso di dare una risposta di speranza, a me e ai miei lettori.
Alda Teodorani è scrittrice e sceneggiatrice, autrice di vari romanzi e racconti che spaziano tra i generi, dal giallo all'horror, dal gotico all'erotico. Tra i suoi lavori citiamo Quindici desideri (Dario Flaccovio Editore, 2004), Incubi (Halley Edizioni, 2005), Bloody Rainbow (Halley Edizioni, 2006), La vie en rouge (Cut Up Edizioni, 2006), I sacramenti del male (Mondadori, collana Il Giallo Mondadori presenta, 2008).
La copertina de I vermi conquistatori di Edizioni XII:
|