Libri > Notizie > Terzultimo capitolo dell'indagine di Fabrizio Vercelli su Brian Keene e il fantastico apocalittico. Oggi pubblichiamo l'incontro con Gianfranco Nerozzi.
Brian Keene e il fantastico apocalittico, il perché di un successo. Fabrizio Vercelli ha incontrato per noi Gianfranco Nerozzi egli ha posto la domanda che da ormai sei mesi popola le pagine de LaTelaNera.com. Ecco la sua risposta.
[La Tela Nera]: Considerando il carattere principalmente horror, ma soprattutto apocalittico de I vermi conquistatori, quali ritieni siano le motivazioni che portano il pubblico e gli stessi autori, ultimamente, ad avvicinarsi così tanto a opere di questo taglio, non solo di narrativa e cinematografia, ma anche inchieste e documentari? Concordi ci sia una maggiore attenzione, e una maggiore profondità, per questi temi? Se sì: pensi che gli autori horror e di fantascienza stiano in qualche modo - com'è proprio di questi generi - cogliendo segnali d'allarme 'reali', oppure si tratta semplicemente di una tendenza del momento?
[Gianfranco Nerozzi]: Le cosiddette tendenze del momento non sono mai casuali, partono da una scintilla. Una scintilla può scaturire da qualcosa che non c'è (ancora), oppure da un fuoco già acceso. Nel primo caso determina una combustione spontanea: che parte dal nulla. Mentre nel secondo, provoca un contagio: da un fuoco ne scaturisce un altro fino ad arrivare a un vero e proprio incendio.
Questo succede nelle forme d’arte e anche in quelle della comunicazione. La scrittura è entrambe le cose: parte dalla cronaca, dal malessere collettivo, e trasforma il tutto in una forma di poesia. L'elaborazione di una sorta di lutto interiore, che, come fosse un testimone, viene passato (trasmesso!) a chi ti sta correndo accanto.
Tutti quanti subiamo suggestioni per quello che ci accade attorno.
Gli scrittori hanno il brutto (magnifico) vizio di trasformarle in una materia condivisibile. Una canalizzazione per indicare vie, oltre che processi di diffusione, notizie e forme di conoscenza. Come nell'accezione puramente paranormale del termine: un channeling che permette alle entità impalpabili di manifestarsi attraverso un essere umano, un channeler che fa da tramite fra reale e irreale. Scrittori come sciamani, quindi, lettori del futuro, cronisti del dolore... Ma soprattutto: reporter della paura.
La "paura della fine" forse è la madre di tutte le nostre paure, quella che ci accompagna fin dalla notte dei tempi. Il terrore ancestrale che possa terminare non solo il nostro corpo fisico, ma anche tutto quello che fa parte di noi in quanto materia (e sostanza) di esistenza, patrimonio genetico dell'umanità stessa, coscienza collettiva.
Paura che resti solo il vuoto. Il nulla. Quella sensazione crescente che tutto stia andando definitivamente in malora, i valori che muoiono e il senso morale che cambia. Il mondo che sembra impazzire sempre di più, ogni giorno che passa... sono segnali reali, da cui nessuno può sottrarsi.
Tanto meno lo possono fare gli scrittori.
Così i messaggi dal futuro diventano tracce da seguire. Mentre quelli dal passato c'inseguono, e ci spingono.
Corriamo a perdifiato per raggiungere qualcosa. Un desiderio di redenzione forse, una speranza.
A volte ci sentiamo dei vermi. Oppure angeli che precipitano nel cielo, e si trovano immancabilmente a volare nell'abisso.
Splendidamente protesi verso un'isola che non c'è. Buona conquista a tutti.
Gianfranco Nerozzi ha pubblicato moltissimi racconti su antologie e riviste e i romanzi. Tra i più recenti Resurrectum (Dario Flaccovio 2005), Hydra crisis 3 - Lo Spettro corre nell'acqua (Mondadori 2007), La creta oscura (Mondadori 2007), Memoria del sangue (Carrocci 2007).
Il suo ultimo romanzo: Il cerchio muto, uscito nell’aprile 2009 per l’editrice Nord, si è classificato secondo al Premio nazionale di letteratura gialla di Camaiore e al Premio di Suzzara. Di prossima uscita, sempre per la Nord: Anestesia dell’Ombra, prequel de Il cerchio muto. Entrambi questi ultimi due romanzi sono stato acquistati in Germania e usciranno entro il 2012.
Sito web ufficiale: www.GianfrancoNerozziOfficial.com
La copertina de I vermi conquistatori di Edizioni XII:
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