Jazz si è trasferito al nord dopo avere lasciato la Lousiana. Non si trova a suo agio, ma l’amore per il suo lavoro lo porta a compiere dei sacrifici. Nella nuova realtà offerta da Little Wood si è coltivato qualche nuova amicizia, soprattutto con i suoi collaboratori presso la radio dove lavora: Isabelle e Chuck fanno parte della sua vita ormai, una vita passata a trasmettere in diretta attraverso lunghe notti caratterizzate dal freddo, non solo quello offerto dal clima della regione.
Alla gente di Little Wood Jazz non piace particolarmente, in fondo è lui il primo a criticare apertamente il loro idolo incontrastato, William Heart, rock star partita dalla cittadina per conquistare il resto della nazione. Ma a Jazz non importa, lui che è abituato a parlare senza peli sulla lingua, a criticare anche quando farlo diventa scomodo.
Anche quando William viene trovato morto, ucciso dai suoi troppi eccessi.
La sua antica rivalità con il musicista tornerà a presentare il conto al DJ, rendendolo cosciente di quanto le sue parole abbiano un peso, talvolta insostenibile.
Tutto questo mentre una minaccia impossibile prenderà forma attraverso le telefonate degli ascoltatori e in contemporanea nei corridoi della radio, mentre lui e i suoi colleghi rimarranno intrappolati da una terribile tempesta di neve.
Sarà una lunga notte, costellata di incubi, sangue e urla capaci di entrare nel cervello come il ritornello di un’odiosa canzone.
Jazz conoscerà gli orrori dello spirito e quelli della carne, sperando di riuscire a sopravvivere tanto a lungo da vedere sorgere una nuova alba.
E a quell’ora, cosa sarà rimasto di lui?
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