Unearthed è uno dei film del 8 films to die for 2007, festival horror canadese che anno dopo anno accresce il numero di fans e mette in mostra una selezione di otto film di paura giudicati meritevoli.
Ad essere sinceri a molti questa iniziativa ha lasciato perplessi, anno dopo anno, per la discutibilità delle opere scelte.
E in effetti non è sempre facile contraddire chi spesso si lamenta per la qualità bassa delle pellicole presentate.
In tal senso questo Unearthed (letteralmente, dissotterrato) è uno dei più accettabili della selezione 2007, non perché sia un film memorabile, ma perché si lascia guardare senza venir voglia di maledire i soldi sprecati.
Matthew Leutwyler, regista e produttore che con il suo Dead & Breakfast, una commedia horror totalmente underground, aveva vinto un buon numero di premi, con questo film sembra aver preferito (forse per il fatto che è una produzione ufficiale, dato che ci sono i soldi della Ambush Entertainment) andare sul sicuro, non rischiare nulla.
Unearthed è una specie di Alien ambientato nel deserto, in cui uno sparuto gruppo di personaggi viene braccato dal mostro di turno (che questa volta non è alieno, bensì preistorico).
Il copione rispetta tutti gli step del genere e il regista fatica a dare una dimensione drammatica alla vicenda, ma almeno il cast e i dialoghi non sono impresentabili. E nel finale Leutwyler coraggiosamente non risparmia l’eroina di turno.
Certo, il mostro creato con una computer graphic di bassa qualità lascia perplessi e la scelta di ambientare il film tutto di notte, benché temeraria, stordisce lo spettatore che fatica a raccapezzarsi e a capire cosa stia succedendo.
L’improbabile sceriffo di Unearthed è la prolifica scream queen canadese Emmanuelle Vaugier (Riflessi di Paura 2, Cerberus - Il Guardiano dell'Inferno, Cacciatori di Zombie, Ripper - Lettera dall'inferno) mentre il ricercatore (pazzo?) è Luke Gross, uno dei due Bros, meteora band pop di fine anni ’80.
Recensione originale apparsa il 02/03/2011 su CinemaOut.
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