Recensione
Feast 2 - Sloppy Seconds

Feast 2 - Sloppy Seconds: visiona la scheda del film Due milioni di dollari.
Questa la cifra-budget che da sola è insieme il maggiore pregio e il limite più grande di una pellicola come Feast 2: Sloppy Seconds, per la cui visione non è obbligatorio ma fortemente raccomandabile aver già assaporato il primo episodio.

Il trio Melton/Dunstan/Gulager torna a far miracoli over the top e ci regala un secondo episodio che, conscio di dover pestare forte sull’acceleratore delle stranezze per battere il progenitore, decide allora di abbandonare ogni freno per mettere in piedi un circo-gore che verrà ricordato a lungo dagli appassionati del genere.

Purtroppo sceneggiatori e regista perdono per strada alcuni pezzi (montaggio e fotografia, qui nettamente più scadenti, per non parlare della colonna sonora) e con un budget così risicato non riescono a dar vita a dei mostri credibili.
Il trio decide allora di agire totalmente allo scoperto e invece di nascondere nelle ombre i mostri li espone alla luce del sole, perdendo immediatamente la scommessa.
Le creature di Feast 2, con i pochi soldi a disposizione, finiscono con il sembrare quello che in realtà sono: goffi stuntmen che indossano brutte tute di lattice.

Ma…

Ma vale la pena resistere e vedere il film fino alla fine perché da molto tempo non si assisteva a una tale sarabanda di stranezze.
Se saprete perdonare MOLTE cose (recitazione da spettacolo di fine anno al college, effetti speciali risibili, dialoghi legnosi e situazioni paradossali fra i difetti più devastanti) vi troverete di fronte a un gioiellino che custodirete gelosamente e del quale vi vanterete nei tempi a venire.

Mai come in un caso del genere vale la pena stendere un elenco sommario delle stranezze assortite che vi aspettano nei meandri di Feast 2, che ancora più del precedente episodio Feast diventa la classica pellicola da serata romana con proiezione a rutto libero insieme a tutti gli amici. Non c’è vero rischio di spoiler in quanto si tratta di fattori impossibili da spoilerare…

Dove altro potrete mai vedere insieme cose come una banda di motocicliste capitanate da una nazivirago con tatuaggio di farfalla sul collo?
Ed è solo il misero inizio perché poi si accelera a tavoletta e via con un venditore di auto usate nero che ha la moglie bianca che lo succhia a un suo dipendente proprio sui sedili delle auto e che si crede capace di chiudere gli occhi, desiderare una cosa e farla avvenire.
E poi due nani ex wrestler, messicani e tatuati con immagini della Madonna, che hanno aperto un negozio di chiavi e uno dei due ha un membro più lungo di lui ed è ossessionato dalla nonna e dal salvare le donne dai mostri…

E quindi strade di paese disseminate di cadaveri, intestini, pozze di sangue, cumuli di organi e materia fecale.
Bambini usati come palle da football.
Le motocicliste che rimangono nude per l’ultimo terzo della pellicola (traduco: tette e culi).
Ogni, ogni tipo di liquido organico che voi possiate immaginare e anche due o tre che non conoscevate.
Un pene alieno che inonda di seme un sacco di donne.
Un alieno che vomita a geyser una decina di litri di acido su una vecchia messicana.
Nani lanciati in aria con una catapulta (e no, la mira non sarà accurata).
Mostri di due metri che stuprano gatti indifesi... che sopravvivono per raccontarla!
Nani travestiti da bidoni semoventi che esplodono in milioni di frammenti.
Vecchie messicane in decomposizione che pregano la santissima trinità.
Bambini di un anno spiaccicati sul marciapiede e di seguito divorati da mostri.
Tette e culi.
Una motociclista sexyssima a cui ho già chiesto se mi accetta come schiavo che ha come armi di preferenza due martelli e li usa in combo senza pietà.
Vecchi che spaccano ripetutamente la testa sul water a stupende bionde indifese.
Morti ingiuste e insensate che non hanno nessuna funzione diegetica e non sono il risultato di altro che del caso creato ad hoc dallo sceneggiatore.
Mostri maschi dissezionati che rivelano all’interno una vagina zannuta e un gigantesco occhio pettorale.
Vi ho già detto delle tette e dei culi?

Ecco.
Non serve critica su UFO del genere.
L’elenco che ho fatto basterà a dividere in due il gruppo dei miei lettori e a far decidere per la visione o meno, qualsiasi altro discorso è superfluo.

Se avete già visto il primo Feast sapete a cosa andate incontro e vi renderete conto di come siano riusciti a supplire a un sacco di mancanze rispetto al primo episodio grazie a una fantasia spietata e sfrenata, che pesca nei territori cari al Peter Jackson degli inizi ma non esita a picchiare più duro e più strano.

Se non avete visto il primo Feast caveat emptor.


Recensione originale apparsa il 16/10/2008 su Malpertuis, il blog ufficiale di Elvezio Sciallis.


Titolo: Feast 2 - Sloppy Seconds
Titolo originale: Feast II: Sloppy Seconds
Nazione: USA
Anno: 2008
Regia: John Gulager
Interpreti: Jenny Wade, Krista Allen, Diane Goldner, Clu Gulager, Josh Zuckerman, Balthazar Getty, Navi Rawat

Recensione del film Feast 2 - Sloppy Seconds
Recensione scritta da: Elvezio Sciallis
Pubblicata il 01/07/2010


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