Recensione
H2Odio

H2Odio: visiona la scheda del film Cercando di superare subito i commenti e i rimandi più ovvi che si sono letti e sentiti in giro (dall’innovativo lancio pubblicitario che lega il prodotto a un gigante delle edicole saltando a piè pari la distribuzione in sala, al cast tutto al femminile che rimanda ai recenti The Descent - Discesa nelle tenebre e Alta Tensione fino all’ingombrante presenza di Platinette in borghese nella parte di un supposto psicologo…) il dato che balza più evidente è che Alex Infascelli (Almost Blue - Quasi Blu), persi per strada i vari Ammaniti e Lucarelli pronti a cercare di fornire un minimo di coesione al testo, in questo H2Odio appare del tutto disinteressato a una qualsiasi forma di sceneggiatura, preferendo in sostanza allestire un teatrino dell’inconscio (collettivo o meno è difficile dirlo) privo di direzione e di informazione.

E se un approccio del genere sarebbe stato ancora curioso nelle mani di un regista dotato di uno stile forte e personale (Tarsem Singh per fare un solo nome) perde invece ogni tipo di interesse sotto la guida di un regista dall’estetica banale e risaputa che rende la pellicola indistinguibile da un qualsiasi videoclip o pubblicità visti di recente. Infascelli accumula inquadrature compiaciute ma assolutamente superflue dal punto di vista diegetico, sovraccarica il film di segni e simboli (l’acqua, il sangue, il tema del doppio, la donna "misteriosa" madre e sorella ecc ecc) che vengono affrontati con gli estetismi più banali e i riferimenti (alti e bassi) più sfruttati e usurati quali la mistica (?) new age e le visioni/sogni indotti dal digiuno.

Non aiutano in H2Odio i grandangoli o i vari trucchetti di montaggio, non aiuta l’insopportabile colonna sonora del tutto slegata dal narrato, non aiuta la tremenda recitazione di questo gruppo di ragazze anche se, lo ammetto, difficilmente qualunque altra attrice avrebbe saputo rendere credibili gli atroci e artificiosi dialoghi presenti nel copione.

Alla fine della visione, come è giusto che accada per un’operazione che privilegia il dato estetico sopra ogni altro, l’unica cosa che ci colpisce realmente è la bellezza della copertina del DVD, realizzata da Ana Bagayan, illustratrice armena dall’immaginazione fervida e morbosa.


Titolo: H2Odio
Titolo originale: H2Odio
Nazione: Italia
Anno: 2006
Regia: Alex Infascelli
Interpreti: Chiara Conti, Mandala Tayde, Anapola Mushkadiz, Olga Shuvalova, Claire Falconer, Carolina Crescentini

Recensione del film H2Odio
Recensione scritta da: Elvezio Sciallis
Pubblicata il 15/05/2006


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