Recensione
Red Sands - La Forza Occulta

Red Sands - La Forza Occulta: visiona la scheda del film Alex Turner, regista incompleto ma da tenere d’occhio per possibili e auspicabili chicche future, torna dietro la macchina da presa per girare questo Red Sands - La Forza Occulta a distanza di ben cinque anni dal suo esordio, quel Dead Birds (conosciuto in Italia con il tremendo La Casa Maledetta) che, nonostante una grossolana incertezza e una noiosa legnosità di fondo, possedeva spunti horror/onirici di indubbia curiosità.

Red Sands si assesta sulle medesime coordinate atmosferiche, costruendo la vicenda attorno a un orrore arcano, incomprensibile, sfuggente. Laddove il Vecchio West e una casa abbandonata avevano fatto da accattivante scenario per Dead Birds, ora troviamo gli spogli deserti afgani e la triste abitazione di una famiglia misteriosamente massacrata, e al posto di impalpabili apparizioni ectoplasmatiche i nostri eroi sono alle prese con uno spirito maligno di crudele ferocia e grande astuzia: sebbene spunti e meccanismi siano gli stessi, la qualità, per fortuna, è molto migliorata.

Lunghissimi, attenti dialoghi tratteggiano personaggi discretamente caratterizzati e si innestano in un ritmo lento, opprimente, soffocante, necessario per entrare nella cappa di sabbia, sudore e frustrazione in cui sono imprigionati i protagonisti. Ci pensano le intrusioni soprannaturali a spezzare la coltre di tensione che si intuisce ovunque, negli sguardi allucinati dei militari, nelle loro parole urlate, nella tetraggine asfissiante della casa/carcere/tomba.

A Turner basta pochissimo per spaventare, per creare quella paura raggelante che si insinua di colpo distruggendo la quotidiana razionalità, e lo fa attraverso due splendidi, raffinati, rapidissimi momenti soprannaturali, davvero poche manciate di secondi, che colpiscono perché imprevedibili, inaspettati nonostante l’ombra orrorifica sia evidente e volutamente prevedibile sin dai primi minuti.

Da lì in poi è un crescendo di classiche sequenze oniriche, abilmente ricreate anche da un ottimo lavoro fotografico, che dipinge la pellicola ora di giallo, ora di verde, ora di rosso, alternate a un altrettanto consueto concretizzarsi mostruoso dello Djinn (momenti per fortuna compressi in pochi istanti perché realizzati con una computer graphic scadente, davvero mal riuscita).

Manca forse un tassello, un capitolo che funga da ponte tra l’amara prassi militare della prima parte e l’improvviso scoppio di violenza e follia che colpisce tutti i soldati, mettendoli l’uno contro l’altro in un sadico, sospettoso gioco al massacro. Ma la sinistra, malefica atmosfera che si respira rende il film inquietante e impenetrabile con equilibrato successo, anche nelle sequenze più concitante dove una certa, inevitabile confusione risale in superficie.

Red Sands - La Forza Occulta: pellicola interessante e suggestiva che merita una visione nonostante duri poco, ottanta minuti scarsi.


Recensione originale apparsa il 20/05/2010 su Midian, il blog ufficiale di Simone Corà.


Titolo: Red Sands - La Forza Occulta
Titolo originale: Red Sands
Nazione: USA
Anno: 2009
Regia: Alex Turner
Interpreti: Brendan Miller, Shane West, Aldis Hodge, Theo Rossi, Noel Gugliemi, Leonard Roberts, Callum Blue, Mercedes Masöhn, Ashourina Benjamin

Recensione del film Red Sands - La Forza Occulta
Recensione scritta da: Simone Corà
Pubblicata il 23/05/2010


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