Recensione
The Abandoned

The Abandoned: visiona la scheda del film S’era creata parecchia aspettativa, negli ambienti della critica e fandom horror più attenti, per questo The Abandoned, che doveva in qualche modo rappresentare l’opera della maturità per una delle migliori promesse del cinema di genere spagnolo, quel Nacho Cerdà che aveva suscitato parecchio clamore con Aftermath e Genesis.

Dopo parecchi anni di relativo silenzio (alcuni cortometraggi e documentari), il regista ha finalmente trovato fondi consistenti grazie all’interessamento dell’onnipresente (ibericamente parlando…) Filmax e ha potuto dare il via a un progetto ambizioso che si discosta brutalmente, per tematiche e stile, dalle sue prove precedenti.
Aggiungete a tutto questo la partecipazione in fase di sceneggiatura di un altro tipaccio interessante come Karim Hussain, che nel 1999 aveva firmato il dibattuto Subconscious Cruelty, nonché Richard Stanley (Hardware, Dust Devil) e capirete il clima di attesa per questo The Abandoned.

Che, meglio stabilirlo fin dall’inizio, non è affatto un brutto film e riesce a far leva fra un continuo gioco a rimpiattino di esterni (alcuni splendidi boschi fotografati con toni fra il verde cupo e il bluastro che ne accentuano la bellezza un po’ sinistra) e interni claustrofobici e polverosi quanto basta, il tutto grazie a due professionisti di ormai sicuro talento quali Xavi Gimémenez (Nameless, Darkness, Fragile, L’uomo senza sonno) e Baltasar Gallart (collaborazioni con Bigas Luna, poi visto anche in Romasanta o Beneath still waters).

Sono quindi i dati tecnici che salvano dall’anonimato una pellicola che mostra ampi limiti proprio nella sceneggiatura circolare, prigioniera di una idea abusata sebbene potente e archetipica e che andrebbe veicolata in modo meno prevedibile e scoperto.
Passati i primi minuti di disorientamento qualsiasi spettatore con un minimo di esperienza avrà capito quel che è in atto e cosa accadrà per il resto della vicenda e nessun twist o scossone giungerà a sorprenderlo.
Da un copione scritto a sei mani da talenti del genere era lecito aspettarsi qualcosa di più che psicologie fragili, motivazioni deboli e continui vuoti di logica.

Non rimane altro che rifugiarsi quindi nella costruzione dell’atmosfera, realizzata con ottima mano e buona concertazione delle singole parti, dalla recitazione dei due protagonisti al montaggio capace di evitare smodate concitazioni videoclippare fino alla cura del sonoro da parte di Glenn Freemantle. Tutti elementi di pregio destinati però a dividere il pubblico, con gli amanti dello splatter e dell’onda montante del torture/slasher che non troveranno sufficienti spunti, specie considerato il truce passato filmico di Cerdà.

Uno degli episodi migliori degli 8 film facenti parte del (deludente) progetto After Dark HorrorFest, The Abandoned è solo parziale conferma del talento di questo filmaker spagnolo che avrebbe probabilmente bisogno di essere affiancato da uno sceneggiatore in grado di proporre script solidi sui quali impiantare le sue visioni morbose.


Titolo: The Abandoned
Titolo originale: The Abandoned
Nazione: Spagna, Gran Bretagna, Bulgaria
Anno: 2006
Regia: Nacho Cerdá
Interpreti: Anastasia Hille, Karel Roden, Carlos Reig, Valentin Ganev, Paraskeva Djukelova, Kalin Arsov, Svetlana Smoleva, Anna Panayotova

Recensione del film The Abandoned
Recensione scritta da: Elvezio Sciallis
Pubblicata il 02/01/2009


La copertina del libro Per chi è la notte (Storie dal NeroPremio)

ABISSO è la newsletter di La Tela Nera

La copertina del libro Figlio del tuono (Storie dal NeroPremio)

Concorsi letterarii in Italia

La classifica dei 10 serial killer più famosi

Simboli Esoterici: significato, origini e uso

Misteri e storie incredibili

Le più spaventose leggende metropolitane

I 10 animali più velenosi al mondo

Il malato mondo dei serial killer

I peggiori disastri della storia umana

Disclaimer e Diritti | Recapiti e Contatti | Questo sito usa i cookie: consulta le nostre privacy policy e cookie policy