Recensione
Dante 01

Dante 01: visiona la scheda del film I problemi di Dante 01 sono probabilmente gli stessi, in certa misura, del suo regista, Marc Caro. Dopo il botto di Delicatessen (1991) e la conferma (anche se in tono minore) de La città dei bambini perduti (1995) il regista francese sembra essere caduto in stato di animazione sospesa, risvegliatosi solo ora per cercare di dire la sua nel filone fantascientifico.

Ecco quindi che, con stile meno sulfureo del solito (e piacerebbe a questo punto sapere quanto aveva pesato il co-regista Jean-Pierre Jeunet nel lungometraggio del 1991) appronta uno stravisto circo spaziale mettendo insieme brani e visioni dalle solite fonti (Solaris, 2001 Odissea nello spazio) ma anche elementi extra-genere (certo film carcerario, sia nel prologo che nella caratterizzazione dei personaggi), il tutto in un set male illuminato, con pesantissime e lente linee di dialogo recitate da un insieme di buoni professionisti che evidentemente ce la mettono tutta ma non sembrano capire bene cosa stiano a fare lì: Lambert Wilson (Babylon A.D., The Matrix Reloaded), Linh Dan Pham, Dominique Pinon (Humans, The Oxford Murders, Darkhunters, Hellbreeder, Alien - La clonazione), Yann Collette (Immortal (Ad Vitam)), Bruno Lochet, François Levantal (Satan), Simona Maicanescu, Gérald Laroche (Maléfique), François Hadji-Lazaro (Il Patto dei Lupi), Lotfi Yahya Jedidi, Dominique Bettenfeld (Hannibal Lecter - Le origini del male).

Sarebbe un elemento già grave in sé ma, come detto, Caro è stato in ibernazione per una decina di anni e non si è accorto di cosa sia accaduto alla fantascienza tutta, tramutatasi da un insieme ben compartimentato e rigidamente strutturato a un amorfo e vitale blob transmediatico nel quale il fumetto ruba ai film per poi essere depredato dai videogiochi che vengono a loro volta contaminati dalle serie televisive e così via, in un crescendo che ha precisi dettami estetici e contenutistici che sarebbe meglio conoscere prima di smontare e rimontare.

Caro invece è rimasto a Tarkovskij e Siegel e non si è probabilmente nemmeno accorto di aver girato uno sfocatissimo remake di Sunshine, fatto però con il Commodore 64 al posto dei Mac di ultima generazione. Spiace, perché si tratta di un regista che ho molto ammirato in precedenza e che per l’occasione ammorba gli spettatori con simbolismi e metafore grevi e bambineschi, a partire dalle insopportabili scelte dei vari nomi.

Caro si arma di tutto l’armamentario religioso possibile e invece di sussurrare delicate preghiere urla noiosissimi sermoni finché anche il più lobotomizzato spettatore non avrà capito alla perfezione il messaggio. Ma si sa, le cose che vengono fatte ingollare a forza è più facile che provochino il vomito piuttosto che un ruttino di gratitudine.

In Dante 01 viene tutto esplicitato e mai suggerito, già appunto nelle “funzioni” dei vari personaggi e la trama si aggrava di buchi neri logici degni di altri film fantascientifici, il cui esempio più catastrofico si può rintracciare nel finale (attenzione spoiler: la botola per arrivare alla postazione di emergenza è stata posta all’interno del penitenziario, con tanto di ulteriore bagno in acqua bollente per poterla usare, e in più i "buoni" non usano, per entrare, il gas sonnifero precedentemente attivato senza remore in più di una occasione…).

Cinema nato vecchio e reso ancora più detestabile dalle pretese alte, fra filosofia, religione, mito e letteratura. Trama che gira su se stessa come i cerchi infernali e a ogni giro perde qualche ingranaggio, visione del futuro che era datata già 20 anni fa, come le scenografie proposte da Bertrand Seitz o la fastidiosa colonna sonora.

Rimane comunque immutata l’ammirazione per una Francia che sforna film di genere senza sosta e che anzi a ogni mese che passa riesce a diversificare sempre più la produzione. Il futuro passa altrove e si è già perso il sapore di passate delicatessen, nella speranza che i restanti due episodi (Dante 01 è il primo film di una annunciata trilogia) non orbitino così pesantemente intorno al sole spento dell’ispirazione.


Titolo: Dante 01
Titolo originale: Dante 01
Nazione: Francia
Anno: 2007
Regia: Marc Caro
Interpreti: Lambert Wilson, Linh Dan Pham, Dominique Bettenfeld, Yann Collette, Lotfi Yahya Jedidi, Simona Maicanescu

Recensione del film Dante 01
Recensione scritta da: Elvezio Sciallis
Pubblicata il 29/07/2008


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