Carved: The Slit Mouthed Woman (Kuchisake-onna) altro non è che l’ennesima (inutile) variazione di un mix di Ju-On/The Grudge e Ringu/The Ring, ma senza la capacità di spaventare, senza una storia degna di questo nome e, oltretutto, con personaggi senza il minimo spessore.
Certo, la donna con la forbice e il volto sfigurato fa abbastanza impressione, ma tutto "il succo" inizia e finisce lì.
Il resto della pellicola è privo di interesse, piatto e con salti di logica nella trama piuttosto vistosi e con una regia, quella di Koji Shiraishi (precedentemente regista di Ju-rei e qui in veste anche di sceneggiatore), che definire "anonima" è fin troppo buono.
Noi pensiamo che il cinema horror giapponese abbia una serie di nomi che in futuro verranno ricordati nelle enciclopedie cinematografiche come "maestri del terrore": da Hideo Nakata (Dark Water) a Kiyoshi Kurosawa (Retribution), da Takashi Shimizu a Masayuki Ochiai (Infection), da Shinya Tsukamoto (Nightmare Detective) a Takashi Mike. E forse anche qualcun altro...
I loro orrori più o meno soprannaturali si sono impadroniti della cultura e dello sguardo cinematogafici contaminando inevitabilmente il modo di raccontare l’orrore al cinema. Però hanno anche permesso a una serie di malriusciti cloni di arrivare sui nostri schermi.
Abbiamo analizzato il caso di Arang, e anche Carved: The Slit Mouthed Woman appartiene purtroppo a questa categoria di film.
Carved ha avuto anche un seguito, The Slit Mouthed Woman 2, anche questo mai arrivato in Italia. La pellicola non ha visto il ritorno alla regia di Shiraishi, che invece si è occupato, tra gli altri, di Grotesque.
Recensione originale apparsa il 27/02/2011 su CinemaOut.
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Titolo: The Slit Mouthed Woman
Titolo originale: Kuchisake-onna
Nazione: Giappone Anno: 2007 Regia: Koji Shiraishi Interpreti: Eriko Sato, Haruhiko Katou, Chiharu Kawai, Rie Kuwana, Kazuyuki Matsuzawa, Miki Mizuno, Saaya Irie
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