Recensione
The Torturer - Il Torturatore

The Torturer - Il Torturatore: visiona la scheda del film A volte ritornano... È il caso di questo The Torturer (Il Torturatore) opera prodotta direttamente per l’home video dalla storica Dania Film con la collaborazione della Surf Film – casa specializzata nel recupero di molti film di genere italiani anni ‘70-’80.

Si assiste, infatti, al ritorno di molti protagonisti del cinema di genere degli anni ’70 e ‘80. Il soggetto viene firmato da vecchie volpi come Dardano Sacchetti e Luciano Martino (fratello nonché produttore di buona parte dei film di Sergio Martino) coadiuvati da Michele Massimo Tarantini (regista di pellicole anni 70’ dal poliziottesco, alla commedia scollacciata fino al cannibal movie con l’opera Nudo e Selvaggio).

In cabina di regia, infine, spazio a Lamberto Bava (Demoni, Macabro, La casa con la scala nel buio), che ritroviamo nel genere a lui più congeniale dopo anni di assenza (dopo quest’opera girerà il più riuscito Ghost Son).

Il progetto, con budget da opera amatoriale, segue lo stile classico in cui si era specializzata la nostra filmografia. Viene presa un’opera di successo del momento (nel caso specifico direi Hostel e un pizzico di Saw - L'enigmista) e la si estremizza amplificando il gore e le scene di nudo femminile. Il risultato finale è quell’atmosfera tipica dei prodotti artigianali di un tempo.

Purtroppo questa buona base di partenza viene un po’ penalizzata da una sceneggiatura (firmata da Bava-Cestino-Valentini) che sviluppa insufficientemente il soggetto e snocciola buchi narrativi per tutto il corso della pellicola (l’infanzia del protagonista e il suo rapporto con la madre viene appena abbozzata, senza permettere allo spettatore di comprendere quello che sia successo) oltre a qualche ingenuità evitabile (tipo la vittima che muore dopo essere stata scoperta dall’indagatrice di turno o l’assassino che rinviene dopo aver dato l’impressione di essere morto). Non originale, ma comunque pertinente il riferimento al mondo dello spettacolo con veline disposte a fare tutto pur di avere successo.

Se la sceneggiatura scricchiola, la regia invece segna il ritorno di Bava a livelli accettabili, dopo gli scivoloni in cui era andato incontro nel dopo Demoni. Il regista savonese, a parte qualche incertezza (quasi tutte concentrate nei pessimi venti-venticinque minuti iniziali), riesce a dar vita a un film perverso e sadico (sotto alcuni punti di vista più di Hostel) con momenti di erotismo malato che, in Italia, non si vedevano da decenni.

Memorabile la scena con una ragazza inchiodata all’interno di una cassapanca di legno o quella con una velina a cui viene strappato un pircing da un seno.

La mano di Bava jr., poi, la si vede nell’ottima fotografia (per quel che concerne gli interni) - omaggiante lo stile del padre - e nel gusto nella scelta delle scenografie (con sculture e location abbastanza suggestive e curate). Belle le sequenze ambientate, sotto un autentico nubifragio, nel parco di una villa, con la classica “indagatrice amatoriale” di turno impegnata nei tentativo di risolvere gli enigmi in cui è invischiata.

Maluccio le interpretazioni dove, eccetto la veterana Carla Cassola, vi sono pochi volti noti. A parte Simone Corrente (Distretto di Polizia, Ultimo) il quale, seppure scelto come attore di punta dell’opera, si rivela il peggiore in assoluto. L’attore romano, difatti, si perde in espressioni forzate e totalmente fuori dalle righe precipitando a livelli mai così imbarazzanti. Occorre dire, a parziale discolpa degli attori, che i doppiaggi si rivelano impresentabili. Per fortuna che si è puntato sulle qualità fisiche di alcune attrici che si rivelano piuttosto attraenti.

Adeguata la colonna sonora, un po’ meno il make up (in una scena, ad esempio, si vede che la testa colpita dal killer è quella di un manichino).

Limitato, per fortuna, l’utilizzo della computer grafica.

Con The Torturer siamo al cospetto di un film la cui visione farà sicuramente piacere ai nostalgici di un cinema che sembrava morto e sepolto, ma che in questi ultimissimi mesi sembra tentare di rialzare la testa.
Sufficiente nonostante la sceneggiatura sconclusionata.


Titolo: The Torturer - Il Torturatore
Titolo originale: The Torturer
Nazione: Italia
Anno: 2005
Regia: Lamberto Bava
Interpreti: Carla Cassola, Simone Corrente, Emilio De Marchi

Recensione del film The Torturer - Il Torturatore
Recensione scritta da: Matteo Mancini
Pubblicata il 26/04/2008


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