Recensione
Borderland - Linea di Confine

Borderland - Linea di Confine: visiona la scheda del film Ci sono alcune pellicole di cui è molto più difficile dire qualcosa per come sono in grado di scivolare inosservate, senza riuscire a lasciare una impressione negativa o positiva. È questo il caso di Borderland - Linea di Confine (Borderland), ennesimo filmetto accorpato al gruppo degli 8 Films to Die for (After Dark horror Fest 2007) e che l’inconsistente Zev Berman (3 film girati dal 1998, Angelmaker, Briar Patch e ora questo) gira a corrente alternata, partendo forte nei territori del torture-porn per poi rallentare lungo tutta la parte centrale, in vista dell’assedio/grand guignol finale.

Che la vicenda sia ispirata a fatti veri non dovrebbe farci né caldo né freddo, ma il fatto influisce invece sulla pellicola che per lunghi tratti sconfina quasi nei territori del documentario quasi a voler rafforzare i riferimenti con i tragici fatti di Matamoros. Qualche cinefilo di buoni studi e volontà potrebbe scrivere un bel trattato sul cinema che riflette la vita che riflette il cinema con il fatto che gli omicidi rituali avvenuti nella realtà, si dice, erano a loro volta influenzati da qualche pellicola horror degli anni ottanta, ma sono, appunto, cose che è meglio lasciare a duellanti e studenti del dams.

Quel che abbiamo qui è un lungometraggio che gira a vuoto in molte occasioni, salvo ridestare l’interesse proprio quando stai per afferrare il telecomando e premere il fatidico tasto di stop.
Merito della fotografia desaturata di Scott Kevan (Cabin Fever) che rinforza il senso di squallore e claustrofobia presente negli interni di Tim Galvin (che si è fatto le ossa ne Il silenzio degli innocenti, fra gli altri titoli) e merito anche di un cast convincente, che cerca di coprire come può le assenze del regista.

Menzione al merito per un Sean Astin (il Sam de Il signore degli anelli) mai così cattivo, folle e perverso e di un Brian Presley (End Game) che riesce a giocarsi abbastanza bene la trasformazione in eroe contro la sua stessa volontà.

Questi dati, insieme al fatto che regista e sceneggiatore evitano comunque di capitalizzare sui troppi luoghi comuni inerenti Messico, sette sataniche e studenti in spring break, permette di guardare a Borderland - Linea di Confine con occhio benigno seppur annoiato. E proprio un occhio sarà il protagonista di una delle (poche) scene pronte a saziare tutti gli affamati di gore and splatter.

Troppo poco per riuscire a entrare in zona salvezza ma tantissimo se confrontato con la desolante media qualitativa delle pellicole After Dark, in mezzo alle quali la pellicola scritta da Berman insieme a Eric Poppen (ora al lavoro sul soprannaturale Clock Tower) riesce a brillare di luce intensa.


Titolo: Borderland - Linea di Confine
Titolo originale: Borderland
Nazione: USA
Anno: 2007
Regia: Zev Berman
Interpreti: Brian Presley, Martha Higareda, Jake Muxworthy, Rider Strong, Damián Alcázar, Sean Astin, Marco Bacuzzi, Roberto Sosa

Recensione del film Borderland - Linea di Confine
Recensione scritta da: Elvezio Sciallis
Pubblicata il 18/06/2009


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