Libri > Recensioni > Storia del Necronomicon, di Sebastiano Fusco, edito da Venexia nel 2007 al prezzo di 22.50 euro. Leggi la trama.
Il presente volume è stato pubblicato dall’editore Venexia in una collana che comprende vari testi fra il magico e l’esoterico. Non sarebbe la prima volta che, in analogo contesto, appare un titolo con Necronomicon ben evidente in copertina. Ma almeno qui non c'è alcuna pretesa di vendere “poteri occulti in edizione economica”, tanto per citare un buon sottotitolo nell’opera.
Strana bestia questo Necronomicon. Nato nel settembre del 1922 dalla fantasia di Howard Phillips Lovecraft, che per la prima volta lo nomina nel racconto Il segugio (The Hound) pubblicato due anni dopo su Weird Tales, il “libro maledetto” pare non voglia saperne di restare una mera finzione letteraria. Da allora fa di tutto non solo per esistere, ma anche per convincere il mondo di esserci sempre stato. Un mondo, di solito, composto di entusiastici sostenitori, a partire dai semplici fans letterari, ludici o vagamente misteriosofici, fino ai praticanti di magia operativa che utilizzano il pantheon lovecraftiano sostenendone l’efficacia dei simboli.
Inevitabile, ovunque si parli di Lovecraft, trovare chi affermi la “realtà” del Necronomicon, per lo più basandosi su argomentazioni solide quali internet, il “sentito dire” e il “letto da qualche parte” senza verifica delle fonti, lasciando ovviamente agli altri l’onere della prova.
Non mancherebbero gli strumenti per far chiarezza sulle tante leggende nate attorno allo pseudobiblium nelle sue innumerevoli versioni, e alle favoleggiate conoscenze magiche del suo inventore. Opere esaurienti come The Necronomicon Files: The Truth Behind the Legend di Daniel Harms e John Wisdom Gonce III restano però inaccessibili al lettore italiano medio, limitato alle traduzioni che il convento editoriale gli passa.
Storia del Necronomicon di H.P. Lovecraft di Sebastiano Fusco riempie una parte di questo vuoto, partendo dall’origine: la History of the Necronomicon composta nel 1927 dallo scrittore americano per mettere ordine tra i diversi riferimenti narrativi e dare maggior coerenza alle future citazioni. Quindi, i racconti originali e i frammenti di epistolario che ne parlano; lo sviluppo del mito letterario; gli pseudobiblia paralleli e i molti libri improbabili ma veri tra i quali questi si confondono; i Necronomicon ipotetici, avvistati qua e là, e quelli concreti acquistabili in commercio.
Il saggio H.P. Lovecraft Storia e Cronologia del Necronomicon era già apparso nel 2002 presso Mondo Ignoto, edizioni di Profondo Rosso. Non si tratta però di una ristampa: i contenuti, che pure in buona parte coincidono, sono riveduti e largamente ampliati a partire dalle note alla Storia e cronologia, approfondite in ogni aspetto. La nascita e sviluppo del mito viene introdotta da un nuovo intervento, che sfata le dicerie sul Lovecraft “occulto” ma afferma al contempo il valore intuitivo della sua “visione".
Fusco, che ha curato diversi testi di tradizione magica ed esoterismo firmati a volte con lo pseudonimo di Jorg Sabellicus, è in in quest’ottica che affronta l’argomento, e al capitolo sui contenuti del Necronomicon aggiunge una possibile ricostruzione delle diverse tradizioni occulte che tale testo avrebbe potuto contenere. La sezione sulle sue “manifestazioni” si allarga ai contenuti del web, e anche le biblioteche reali e immaginarie si aggiornano. Si aggiunge un’analisi della poesia con traduzioni dal ciclo dei Fungi From Yuggoth, un’altra sulle effettive (e oggettivamente scarse) conoscenze del Gentiluomo di Providence in fatto di magia, più un’appendice su Pierre Borel, il “Borellus” citato ne Il caso di Charles Dexter Ward.
Sempre rispetto alla precedente edizione, l’iconografia di documenti, autografi e originali lovecraftiani si avvantaggia di un più grande formato di stampa, ma si perdono diverse foto e scompare il complesso di illustrazioni del 2002, conservando tre sole tavole del Necronomicon di Philippe Druillet.
Condivisibile o meno in certo approccio, l’opera è quanto di più completo e approfondito possa trovarsi oggi in italiano sul tema.
Recensione originale apparsa su In Tenebris Scriptus, il blog ufficiale di Andrea Bonazzi.
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