Recensione Raccolta di Racconti Horror
Ritorno a Bassavilla

Libri > Recensioni > Ritorno a Bassavilla, di Danilo Arona, edito da Edizioni XII nel 2009 al prezzo di 12,00 euro. Leggi la trama.

Clicca per leggere la scheda editoriale di Ritorno a Bassavilla di Danilo Arona C'è una città stretta tra due fiumi,il Tanaro e il Bormida; immersa nel silenzio della pianura. I suoi contorni sono indefiniti, l'orizzonte è solo una linea distante, quasi irraggiungibile. Stiamo parlando di Alessandria. Ad Alessandria ti può capitare che all'improvviso si alzi una nebbia tanto fitta da nascondere il palazzo che hai di fronte. E un po' di inquietudine nasce, per non chiamarla paura, che forse suona esagerato. Forse. È in momenti come questi che Alessandria indossa una maschera nera e cede il posto a Bassavilla.
Poi c'è un noto romanziere e giornalista italiano, che per tutta la vita si è occupato di fatti cosiddetti misteriosi. Ha la fama di essere uno fra i più importanti scrittori di horror in Italia; magari dire che è il migliore suonerebbe esagerato. Magari. In ogni caso non mi basterebbe lo spazio di questa recensione per elencare tutti i suoi romanzi.

Stiamo parliamo di Danilo Arona, e del suo ultimo libro, Ritorno a Bassavilla.
Bassavilla, l'avrete capito, è il volto oscuro di Alessandria, ed è il nome che nell'immaginario di Arona incarna non solo la città, ma soprattutto i suoi dintorni: le paludi, i vecchi castelli, le campagne sconfinate, e i tutti i suoi abitanti. Ma Bassavilla, ce lo dice lo stesso autore all'interno del libro, è molto di più: è l'anima nera della provincia italiana di pianura, la stessa della Romagna raccontata da Eraldo Baldini e da Pupi Avati; la stessa dei fatti di Novi Ligure, di Garlasco, di Erba.

Ritorno a Bassavilla, dicevamo. Ritorno perchè Bassavilla è già  stata teatro di tante scorribande letterarie dell'autore. Poi nel 2005 Arona decide di parlarci nuovamente di Bassavilla, così su Carmilla on line, per un paio d'anni, ci racconta le sue storie in una serie di articoli diventati presto di culto.
E proprio da quelle pagine nasce l'idea originale di Alessio Valsecchi (webmaster de LaTelaNera.com) di raccoglierle in un e-book gratuito; poi da una chiacchierata - ovviamente durante una cena - del Nostro con Daniele Bonfanti (editor-in-chief di Edizioni XII, curatore del volume e autore della prefazione) l'idea cresce e diventa quella di selezionare e trasformare il meglio di quelle storie in un libro".

Ed ecco la genesi di Ritorno a Bassavilla, un libro ricco di suggestioni, dove Arona fonde insieme le sue capacità narrative e di giornalista; dove la linea di confine tra ciò che è cronaca e quello che è invenzione è sottile, impalpabile.
Ci si imbatte così in personaggi misteriosi come l'ingegnere del Genio Civile Vittorio Galli che nel 1916, in piena Grande Guerra, con una relazione dal titolo 'applicazioni di psicofisica in tempo di guerra', dà l'avvio alla Grande Unione Telepatica, che coinvolgerà in maniera inquietante la vita di tre alessandrini; ingegnosi come quell'ex proprietario di osteria che, abbandonata l'attività, passò la vecchiaia a costruirsi una spettacolare cappella funeraria; sfortunati come il Maratoneta, che a causa di uno strano incontro dovette dire addio ai suoi sogni di gloria; o grotteschi come Maria, la smorsacandeila, nota strega dei dintorni di Bassavilla.
E sono certo che il libro vi strapperà anche qualche sorriso, quando per esempio l'autore, in veste di nostrano ghostbuster, con una scanzonata banda di amici, ci farà il resoconto delle sue avventure in giro per la provincia alla scoperta di vecchie case infestate dai fantasmi. E chissà che non vi serva anche da spunto per qualche gita serale.

In definitiva la mia opinione è che Ritorno a Bassavilla è un libro in cui chiunque può trovare spunti e suggestioni, perché molto semplicemente può essere letto a diversi livelli: nelle sue storie oscure e grottesche ci si trovano sì elementi di Soprannaturale che appagheranno di certo l'amante dell'horror e del fantastico; ma se vi si cerca più in profondità, in uno strato appena sepolto da qualche centimetro di terra, il lettore più attento potrà trovare in queste storie i germogli della follia di cui sempre più spesso leggiamo nei fatti di cronaca delle nostre città, che di solito bolliamo come assurdi, e che allo stesso tempo ci attirano e ci rendono morbosamente curiosi.
Perché Bassavilla, in fondo, è ovunque.

Recensione del libro Ritorno a Bassavilla
Recensione scritta da: Marco Caudullo
Pubblicata il 12/12/2009

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