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 Le ultime stagioni cinematografiche, affollate da pessimi film horror, provocano su di me l’effetto collaterale di sopravvalutare alcune pellicole, vuoi perché hanno comunque il merito di deviare anche solo di poco dalla moda del momento, vuoi perché contengono alcuni elementi a me particolarmente cari.
È questo il caso de Il segreto di Claire (The Marsh), recente prova dell’ex-attore Jordan Baker che, con un budget medio (poco meno di 10 milioni di dollari), parecchie fonti d’ispirazione cui pescare, un talento da coltivare con il passare del tempo e molto amore per il genere, imbastisce un’efficace e affascinante messa in scena che ha il suo maggiore difetto nello script.
Michael Stokes (Haunting at the Beacon), sceneggiatore televisivo con occasionali excursus cinematografici (qualcuno fra voi forse ricorderà il suo Shadow Builder, io no…) affolla il copione di personaggi privi di spessore, banalità di storia e contenuto e una trama inutilmente complicata da un depistaggio tortuoso e un finale soffocato da flashback e infodump.
Nonostante tutto questo, Baker riesce a sfornare ugualmente una discreta pagnotta grazie alle prove di un cast sopra la media combinate con una certa attenzione verso l’effetto speciale vecchio stile, con poche intrusioni da parte della computer graphic.
Gabrielle Anwar (Cosa fare a Denver quando sei morto) diventa sempre più seducente con il passare degli anni e dona giusto volto e movenze all’insipido personaggio di Claire, mentre Forest Whitaker gigioneggia strabico fra paludi maledette e case infestate, cercando di apparire serio ma mostrando sempre quella sua ombra di sorriso che non sai mai se è l’inizio di una calda risata o un ghigno sadico camuffato. Fra l’altro i due si incontrano nuovamente su un set horror dopo il sottovalutato Ultracorpi – L’invasione continua di una quindicina d’anni fa…
I film di riferimento di Il segreto di Claire coprono una vasto arco parlamentare, quasi un accordo bi-partisan, a partire dallo scrittore in ambiente isolato con tanto di gemelle (Shining anyone?) per arrivare alla classica bimba fantasma Ringu-style passando attraverso situazioni che ricordano The Dark (la stanza che muta in una zona fantasma, un altrove entropico), In Dreams, Echi mortali, i fantasmi rurali di The Messengers e, sopra ogni altro, Poltergeist - Demoniache presenze.
Eppure Baker riesce a mischiare e ammodernare a sufficienza le varie lezioni evitando quasi sempre le possibili secche del dejà-vu più pedissequo ma cascando a piè pari nello stagno di un finale abborracciato e farraginoso come non mai, cui non basta il morboso e ben realizzato putridume della palude ricreata in studio per evitare confusione e frustrazione nello spettatore.
Colonna sonora indistinguibile dalla media del genere, soliti bus scontatissimi (lo specchio! Lo specchiooo!), sonoro terrorista, scenografia ammaliante (specie nella trasformazione della stanza e nella porta/soglia) e qualche inquadratura davvero azzeccata completano il quadro del prodotto, cui sarebbe bastata una maggiore cura durante il concepimento della trama e una dose minore di buchi logici per tentare la via delle sale cinematografiche, invece di infangarsi nella palude degli straight to video dopo qualche comparsata nei vari festival obbligatori.
Comunque superiore a tanta immondizia stagionale e pienamente meritevole di una visione da parte dei fan del supernatural.
Non amo assegnare stellette ma dovessero costringermi Il segreto di Claire se ne beccherebbe una in più per incoraggiamento.
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Titolo: Il segreto di Claire
Titolo originale: The Marsh
Nazione: USA
Anno: 2007
Regia: Jordan Barker
Interpreti: Gabrielle Anwar, Forest Whitaker, Justin Louis, Louis Ferreira, Peter MacNeill, Niamh Wilson
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