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 Gremlins brutti, dispettosi, molesti: ecco in cosa si trasformano i mogway se mangiano dopo la mezzanotte. Ed è da questo momento che il film di Joe Dante (L'Ululato, Small Soldiers, Salto nel buio) parte in quarta. Sfacciato, irriverente, grottesco. Terribilmente divertente.
Nella prima mezz’ora Dante ci cala un po’ nell’atmosfera natalizia, ci fa conoscere Billy, la sua famiglia, i simpatici abitanti del suo paese, e soprattutto Ghizmo, il piccolo Mogway che il ragazzo riceve in dono per Natale. Il dolcissimo animaletto, così tenero eppure così pericoloso, perché se viene a contatto con l’acqua si moltiplica in barba a qualsiasi legge della natura, e se mangia dopo mezzanotte, beh, ne succedono di tutti i colori.
E quindi via alla carneficina!
Ma occhio, perché Gremlins è un simpatico film horror per grandi e piccini, e il tocco di Dante si sente dal primo all’ultimo minuto. Pertanto già si sa cosa ci aspetta: una serie di irresistibili macchiette macabro-comiche con protagonisti proprio i disgustosi mostriciattoli del dopo-metamorfosi.
Infatti, praticamente tutto il secondo tempo è gestito dalle loro rocambolesche peripezie per prendere il controllo della città, in un continuo e irresistibile gioco delle citazioni (E.T., Flashdance, e molti altri). E poi ancora gremlins che giocano a poker, gremlins che guidano una ruspa, gremlins che guardano Bianceneve e i sette nani al cinema.
Moltissime le scene d’antologia (la madre di Billy che ammazza tre mostriciattoli con gli elettrodomestici, la morte della crudele zitella del paese, il piccolo Ghizmo che sfreccia a bordo di una macchinina giocattolo), originali, curate e fantasiose.
È così che, una diavoleria divertente dopo l’altra, Dante ci porta all’immancabile happy ending, con tanto di inevitabile bacio tra i due protagonisti.
E le famiglie possono essere contente. Perché sì, bisogna ammetterlo, qualche scena cruenta (esagerazione, vero: "leggermente violenta" è più appropriato) ci sarebbe anche, ma il tutto è così infarcito e nascosto da questa mole di trovate gustose e grottesche che si può tranquillamente lasciar passare, rendendo il film adattissimo anche per i più piccoli (coraggiosamente muniti di manina davanti agli occhi).
Dante dirige con sicurezza e maestria, agevolato da una sceneggiatura innocua ma pressoché perfetta, scritta da uno che con i film per le famiglie ci ha sempre avuto a che fare, Chris Columbus (Mamma ho perso l’aereo 1 e 2, i primi due Harry Potter). Il tutto ovviamente tenuto sotto controllo dall’accoppiata vincente Steven Spielberg-Frank Marshall, in qualità di produttori esecutivi.
Zach Galligan (Gremlins 2 - La nuova stirpe, Infested - Lo sciame, Hatchet III) è il classico bravo ragazzo che tutti i genitori vorrebbero: coraggioso e affidabile, lavoratore instancabile, sognatore quel tanto che basta, aiuta a casa, abbraccia sempre mamma e papà, ed è in prossimità di trovarsi la ragazza. Il sogno di ogni famiglia che si rispetti, insomma.
E lo stesso discorso vale anche per la bella e allora giovanissima Phoebe Cates.
In sottofondo scorrono le allegre musiche di Jerry Goldsmith intervallate dai classici natalizi (che anche i gemlins si divertono, a loro modo, a coverizzare), che creano la giusta atmosfera, mai troppo opprimente o spaventosa.
Capolavoro indiscusso del cinema fantastico, Gremlins ha dalla sua una notevole capacità di sdrammatizzare su un certo modo di fare cinema, e, nonostante alcune critiche piovutegli addosso a suo tempo a causa di una fantomatica eccessiva violenza, rimane di fatto uno dei più bei esempi di film horror nella storia della celluloide.
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