Vampiri Amanti (The Vampire Lovers), primo capitolo della "trilogia Karnstein" ispirata al romanzo breve Carmilla di Joseph Sheridan LeFanu (sarà poi seguito da Mircalla, l’amante immortale e Le Figlie di Dracula), vede la luce nella fase di declino della Hammer, la grande casa di produzione britannica specializzata nel genere horror e fantastico. La sensibilità del pubblico è infatti irrimediabilmente cambiata con la nascita dell’horror moderno identificabile nell’uscita del film di George A. Romero La notte dei morti viventi.
Testimonianza di questo declino è l’inserimento nel contesto classico del Gotico (da sempre marchio di fabbrica Hammer) di elementi nuovi come una spiccata sessualità e un maggiore tasso di violenza. Vampiri amanti, diretto da Roy Ward Baker (Il Club dei Mostri, La Maledizione, La leggenda dei 7 vampiri d'oro), è appunto uno dei primi prodotti, nonché il migliore, di queste contaminazioni.
Il film è sostanzialmente diviso in due parti: la prima lenta, malinconicamente romantica, dedicata alla seduzione delle ignare giovani da parte di Marcilla/Carmilla/Mircalla (i nomi sono continuamente anagrammati) e dominata da morbide tinte pastello. La seconda dedicata alla violenza e all’azione, con scene anche discretamente splatter per lo standard Hammer, e dominata da colori freddi (buona, per l’epoca, la fotografia curata da Moray Grant).
Oltre che da Carmilla, il film attinge dal Dracula di Bram Stoker in particolar modo dall’iconografia costruita dalla stessa Hammer attraverso il ciclo dedicato al più popolare dei succhiasangue. Rispetto all’opera dell’irlandese LeFanu, però, qui la sensualità è notevolmente accentuata, sostanziandosi anche in scene di nudo, senza però risultare mai volgare o scontata.
Si è parlato anche di omosessualità e in questo senso è interessante rilevare che la protagonista, Ingrid Pitt (La morte va a braccetto con le vergini, Prigionieri dell'orrore), interpellata sull’argomento, precisò che la seduzione a opera della vampira era finalizzata a scopi alimentari piuttosto che sessuali.
La Pitt, in seguito anche prolifica scrittrice, è sicuramente uno dei punti di forza del film. La sua interpretazione è intensa e convincente nel passare da uno stato di fragilità a uno di brutale aggressività, senza perdere mai la sua carica erotica. La "sua" Marcilla in tutte le sue complesse sfaccettature gli dette anche una notevole e meritata popolarità.
Impeccabile come sempre l’immenso Peter Cushing (Le Cinque Chiavi del Terrore, Le jene di Edimburgo, L'Occhio nel Triangolo), perfettamente a suo agio nel ruolo a lui più congeniale del cacciatore di mostri.
Vampiri Amanti: particolarmente consigliato agli amanti dei film sui vampiri e agli appassionati delle produzioni Hammer.
|
Titolo: Vampiri Amanti
Titolo originale: The Vampire Lovers
Nazione: Gran Bretagna, USA Anno: 1970 Regia: Roy Ward Baker Interpreti: Ingrid Pitt, George Cole, Kate O'Mara, Peter Cushing, Ferdy Mayne, Douglas Wilmer
|