Robert Berdella (pagina 2)

Robert Berdella: i bizzarri anni '70

Per quasi dieci anni Bob Berdella conduce un'esistenza "normale", da perfetto cittadino inserito nella società.
La sua carriera da chef procede a gonfie vele. Apprezzato e stimato cuoco presso ristoranti e country club, Bob si iscrive anche ad associazioni locali di Chef e organizza corsi per aspiranti cuochi.

Si attiva anche per la città, evidenziando un senso civico non comune: organizza eventi per la prevenzione del crimine e istituisce associazioni cittadine di monitoraggio del territorio. Si dedica inoltre ai giovani ragazzi in difficoltà, offrendo loro spesso vitto e alloggio oltre che sostegno morale.

Accetta pienamente la propria omosessualità e non ne fa segreto in pubblico.

Si sceglie un hobby molto particolare: l'esoterismo.
Bob comincia ad affittare una bancarella nel locale mercato delle pulci, che chiama Bob’s Bazaar Bizarre, e vende il consueto paraphernalia legato al macabro, al gotico e all'esoterismo. Tra la sua mercanzia spiccano teschi decorati d'arredamento, statuette di scheletri incappucciati, candele rituali, tarocchi e prodotti simili.

E sul suo biglietto da visita una frase che la diceva lunga su quello che sarebbe di lì passato per la testa del paffuto Bob:
I rise from death. I kill death, and death kills me - although I carry poison in my head. The antidote can be found in my tail, which I bite with rage.
Io risorgo dalla morte. Io uccido la morte, e la morte uccide me - nonostante io abbia il veleno nella mia testa. L'antidoto si trova nella mia coda, che mordo con rabbia.

Tutto procede per il meglio insomma, o quasi, e nulla lascerebbe presagire che questo tranquillo cuoco dall'aspetto paffuto e docile diventerà da lì a qualche anno un terribile predatore che rapirà, stuprerà, torturerà e ucciderà numerosi giovani ragazzi, diventando un mostro al pari di altri sadici serial killer omosessuali quali Jeffrey Dahmer o John Wayne Gacy.

Una foto artistica del serial killer Robert Berdella, il Macellaio di Kansas City


Bob Berdella: lavoro in proprio e cuore spezzato

Nel 1981, a 32 anni, Robert Berdella compie un importante passo: si mette in proprio.
Abbandona per sempre il suo lavoro da cuoco per dedicarsi a tempo pieno al Bob’s Bazaar Bizarre, un'attività cresciuta così tanto da portargli nelle tasche dei bei soldi.

E anche in campo amoroso c'è un'importante svolta: fatto outing, si innamora profondamente e si lega a un reduce della guerra del Vietnam.
Bob vive con pienezza questa storia d'Amore, che però dura poco. Il suo compagno, una persona dai numerosi problemi, lo lascia presto.

Per Robert Berdella quest'abbandono è l'inizio della fine. Da quel doloroso momento lui e la sua vita non saranno mai più gli stessi.

Comincia a pagare dei giovani prostituti per fare sesso. Bazzica i loro ambienti, spesso diviene loro amico.
Per due anni continuerà a circondarsi di mercenari giovani e attraenti, permettendo spesso loro di vivere in casa sua in cambio di compagnia e di lavoretti domestici di vario genere.

Poi, nell'estate del 1984, incontra Jerry Howell.

Robert Berdella: il primo omicidio

Bob Berdella comincia a uscire con Jerry Howell nel giugno del 1984. Jerry è un prostituto diciannovenne di bell'aspetto che farà "coppia fissa" con Robert fino al giorno della sua morte.

Il 5 luglio 1984 è il giorno in cui per Berdella i tempi sono maturi per trasformare in realtà le visioni che tanto lo avevano impressionato guardando il film The Collector. Conduce Jerry in casa sua e lo droga con dei sedativi per animali. Poi lo immobilizza legandolo a un letto e lo imbavaglia.

Nelle ore successive stupra e violenta ripetutamente il ragazzo, scattando numerose foto per immortalare l'accaduto e prendendo accuratamente nota su un diario di quanto fatto e di quanto provato.

Il giovane Howell muore per asfissia dopo un giorno di questo trattamento.

Berdella sa già cosa fare per disfarsi del cadavere.
Bob lo porta in cantina e lo appende a testa in giù: ne incide poi le carni in profondità, tranciando vene e arterie, e dissanguandolo. Successivamente lo farà a pezzi, "imbustando" tranci del corpo all'interno di normali sacchi della spazzatura. Sacchi che i netturbini provvederanno a raccogliere e a gettare in discarica, all'oscuro di tutto.

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