Mothman, il misterioso Uomo Falena della Virginia Occidentale
Quella del Mothman, l'inafferrabile Uomo Falena, è una leggenda folkloristica nata recentemente negli USA...
Conosciuto in italiano con il bizzarro nome di "Uomo Falena", il Mothman è un mostro del moderno folklore, un mito dietro al quale, come in ogni storia nata dal passaparola e dalle testimonianze di "quelli che c'erano", si potrebbero celare molte verità, anche piuttosto inquietanti.
Ma procediamo con ordine.
Il primo avvistamento ufficiale della creatura, che sarebbe salita alla ribalta delle cronache dell'epoca e divenuto universalmente noto come "Mothman", avvenne il 15 novembre del 1966, a Charleston, nella Virginia Occidentale (USA).
La notte di quell'ormai leggendario 15 novembre, due giovani coppie di sposi viaggiavano a bordo dell'auto di uno dei ragazzi, spensierate e totalmente ignare dell'incontro che, di lì a poco, avrebbe cambiato il corso delle loro vite.
Passando accanto a un vecchio stabilimento chimico dove veniva un tempo prodotto TNT (esplosivo a base di tritolo), già dismesso all'epoca dei fatti, notarono delle strane luci rosse che attirarono la loro attenzione. Forse in cerca di un po' di avventura e qualche emozione, decisero di scendere dall'auto per verificare l'origine del fenomeno.
Avvicinatisi a sufficienza a uno degli edifici del complesso in disuso, però, si accorsero che le luci in questione altro non erano che gli occhi luminosi di una creatura scura e vagamente antropomorfa che li fissava dall'oscurità, alta circa due metri. La scoperta li lasciò comprensibilmente impietriti e se, in un primo momento, i quattro rimasero immobili nel tentativo di distinguere i contorni di ciò che stavano vedendo, non appena l'essere cominciò ad avanzare nella loro direzione si risolsero a battere prudentemente in ritirata.
Le due coppie montarono in macchina e partirono di corsa. Ciò però non impedì alla creatura di continuare a seguirli, dispiegando un paio di enormi ali scure e volando a fianco e sopra la vettura, lanciata alla massima velocità.
La ricchezza di dettagli della storia è indubbiamente un elemento suggestivo nella valutazione di quanto avvenne quella notte. I quattro, per esempio, furono concordi nel sostenere che l'essere non pareva aver bisogno di sbattere le proprie ali, per volare, come planasse sospinto da una forza misteriosa. Lo descrissero inoltre come apparentemente senza testa, come se il capo fosse incassato direttamente nel torace.
Come che sia, i quattro riuscirono a raggiungere l'ufficio di polizia di County, cittadina poco lontana, non senza che il mostro misterioso riuscisse a osservare all'interno della vettura e, addirittura, andasse a sbattere sul tetto della stessa. Arrivati però di fronte all'edificio sede dell'ufficio dello sceriffo, come nel più classico dei film di genere, della misteriosa entità non vi era più traccia.
Stranamente, i quattro giovani furono presi molto sul serio dalle autorità locali, che organizzarono addirittura alcune battute di caccia alla ricerca del misterioso essere, tutte invariabilmente infruttuose.
L'Uomo Falena (Mothman): tutti gli avvistamenti
La faccenda, però, non era destinata a chiudersi con un unico, isolato avvistamento: da quando la stampa locale rese pubblico l'episodio, gli avvistamenti cominciarono a susseguirsi con sempre maggiore intensità. Vennero inoltre alla luce casi analoghi precedenti all'incontro delle due coppie, non riportati all'epoca dei fatti a causa del timore dei protagonisti del ridicolo e del discredito che l'esposizione mediatica avrebbe potuto recare loro.
Ecco l'elenco ufficiale degli avvistamenti della creatura nel periodo di tempo che potremmo definire "l'anno dell'uomo falena" (in realtà, dal primo avvistamento all'ultimo, passarono circa quattordici mesi):
settembre 1966 - Scott Missouri - diversi adulti osservano un oggetto a forma d'uomo che manovra a bassa quota.
1 novembre 1966 - Camp Conley Road - Una guardia nazionale osserva una grande figura umana bruna posta su un ramo d'albero.
12 novembre 1966 - Cimitero di Clendenin - Cinque maschi adulti osservano un oggetto volante bruno a forma d'uomo.
15 novembre 1966 - Area TNT vecchia centrale elettrica Point Pleasant - Due coppie di sposi avvistano un essere grigiastro dotato di 2 occhi rossi luminosi.
16 novembre 1966 - Area TNT presso Igloo - Tre adulti, osservano un essere grigio, alto e dotato di 2 occhi rossi luminosi.
17 novembre 1966 - Statale 7 Cheschire Ohio - Un ragazzo osserva un essere grigio di forma umana dotato di occhi rossi luminosi e con una apertura alare di 3 metri.
18 novembre 1966 - Area TNT - Due pompieri osservano un essere molto alto e gigantesco dotato di occhi rossi luminosi.
20 novembre 1966 - Campbells Creek - Sei adolescenti avvistano un essere grigio, alto dotato di occhi rossi luminosi.
24 novembre 1966 - Point Pleasant - Due adulti e due bambini, notano un essere gigantesco che vola dotato di occhi rossi luminosi.
25 novembre 1966 - Autostrada nei pressi di AREA TNT - Un uomo in macchina incontra un essere alto, grigio con occhi rossi luminosi che l'insegue.
26 novembre 1966 - Lowell Ohio - Due adulti e due bambini osservano 4 uccelli giganteschi di colore bruno alti 1,5 metri con un'apertura alare di 3 metri.
27 novembre 1966 - Statale Albans - Una casalinga osserva un essere grigio con occhi rossi luminosi più alto di un uomo, fermo sul prato.
27 novembre 1966 - Manson - Una ragazza avvista un essere alto e grigio a forma d'uomo con 3 metri di apertura alare con occhi rossi luminosi. Insegue l'auto.
27 novembre 1966 - Statale Albans - Due ragazze osservano alcuni esseri grigi alti 2,10 metri che le inseguono a piedi.
4 dicembre 1966 - Aeroporto di Gallipolis Ohio - Cinque piloti osservano un uccello gigantesco dal collo lungo per un primo tempo scambiato per un aereo che poi si avvicina a loro ad una velocità di 110 km/h costante senza sbattere ali.
6 dicembre 1966 - Maysville Kentucky - Un postino osserva un essere gigantesco simile a un uccello in volo.
6 dicembre 1966 - Area TNT - Due adulti osservano una figura grigia dagli occhi rossi e luminosi che li assale.
7 dicembre 1966 - Statale 33 Ohio - Quattro donne osservano un essere volante la cui forma ricorda un uomo, di colore bruno-argenteo e dagli occhi rossi luminosi.
8 dicembre 1966 - Statale 35 - Due donne osservano su di una collina una figura indistinta che ha occhi rossi luminosi.
11 dicembre 1966 - Area TNT - Un ragazzo e un uomo, osservano una figura dall'aspetto umano di colore grigio in volo a grande velocità.
11 dicembre 1966 - Statale 35 - Una donna osserva un enorme essere grigio con occhi rossi luminosi che sorvola la sua auto.
11 gennaio 1967 - Point Pleasant - Una casalinga osserva un essere alato delle dimensioni di un piccolo aereo che vola a bassa quota.
12 marzo 1967 - Letert Falls Ohio - Una donna osserva un grande essere volante dal pelo bianco dalla lunga apertura alare (3 metri) che passa davanti alla sua auto.
19 maggio 1967 - Area TNT - una donna osserva un essere volante dagli occhi rossi luminosi che si avvicina ad un oggetto rosso librato in aria e scompare.
2 novembre 1967 - Area TNT - Una donna osserva una figura grigia gigantesca simile ad un uomo che sorvola un campo sfiorando il suolo.
7 novembre 1967 - Chief Cornstalk Park - Quattro uomini, mentre sono a caccia, osservano una figura gigantesca con gli occhi rossi luminosi. Uno di loro dirà di non aver avuto la forza di sparare all'essere perché in preda al terrore.
Dall'esame dei vari casi, estremamente variegati per tipologia e ognuno potenzialmente meritevole di un approfondimento specifico, emerge con chiarezza un dato significativo: gran parte degli avvistamenti, sono avvenuti nei pressi della fabbrica di TNT in disuso.
Il dettaglio potrebbe assumere una rilevanza più o meno significativa, a seconda del tipo di spiegazione si sia inclini a dare alla vicenda, come meglio spiegato in seguito.
Prima però di addentrarsi nel regno delle ipotesi, occorre chiarire due punti fondamentali: in primo luogo, i casi si possono dividere in tre precise tipologie, che vanno dal vero e proprio avvistamento di una creatura dai tratti ibridi fra volatile e umano, al "semplice" contatto visivo con oggetti volanti non identificati, fino agli episodi in cui i testimoni affermano di aver visto un uomo in carne e ossa vestito in maniera bizzarra e fuori stagione, con indumenti tali da poter dare l'idea di un paio di ampie ali.
C'è addirittura chi, come Woodrow Derenberger (divenuto dopo l'esperienza un contattista di una certa fama), ha dato un nome e un cognome all'essere.
Derenberger, che avrebbe incontrato il Mothman mentre tornava a casa a bordo della sua vettura, sostenne che l'essere fosse sceso da un UFO, che lo aveva precedentemente affiancato come fosse stato una normale station wagon, e di aver parlato con lui dopo aver accostato ed essere sceso dalla macchina. L'aspetto dell'essere sarebbe stato, a suo dire, molto vicino a quello di un normale uomo adulto dalla pelle piuttosto scura, e l'uomo falena si sarebbe autodefinito un alieno proveniente dal pianeta Lanulos e presentato come Indrid Cold. L'uomo avrebbe incontrato Indrid in varie occasioni, negli anni a venire, ricevendone messaggi e rivelazioni, poi confluiti in un libro.
Il secondo punto che occorre puntualizzare prima di procedere è che, a prescindere dalla tipologia dell'avvistamento, ogni episodio presenta forti analogie con gli altri della stessa categoria, nonché tratti comuni con tutti. La circostanza, che potrebbe in un primo momento essere ricondotta alla suggestione derivata dall'ascolto dei racconti precedenti, assume un'importanza ben maggiore se si considera che, quei medesimi tratti comuni, sono ritornati a distanza di anni nelle sparute testimonianze riconducibili al Mothman avvenute in luoghi geografici anche molto lontani da quella West Virginia divenuta nell'immaginario collettivo la "patria del Mothman".
L'Uomo Falena (Mothman): introduzione alle varie ipotesi
Le ipotesi succedutesi nel tempo in merito alla natura del Mothman (che deve il nome affibbiatogli dalla stampa a un villain di Batman, supereroe che in quegli anni furoreggiava anche grazie alla celebre serie tv, e non, come erroneamente riportato da più fonti, a una semplice storpiatura del nome del celebre fumetto) sono state le più disparate, da quelle più razionali alle più fantasiose.
È comunque interessante notare come, contrariamente a quanto accaduto per altre vicende in qualche modo "misteriose", le testimonianze delle persone coinvolte non siano mai state messe apertamente in dubbio nemmeno dai commentatori più scettici. Da nessuna parte si è mai fatto cenno ad allucinazioni o storie inventate a scopo pubblicitario o semplice mitomania.
Quando si parla del Mothman, si da per scontato che qualcosa sia stato in effetti visto. Ciò che, tutt'oggi, rimane argomento di discussione è semmai cosa sia stato in effetti incontrato dai testimoni.
Andiamo ora ad analizzare le singole ipotesi avanzate...
L'Uomo Falena (Mothman): il punto di vista razionalista
È quello di coloro, come ad esempio lo CSICOP (il "Comitato americano per l'indagine scientifica delle affermazioni sul paranormale", la controparte a stelle e strisce del nostrano CICAP), che sostengono che gli avvistamenti dell'uomo falena siano stati in effetti, semplici incontri con esemplari dalle ragguardevoli dimensioni di Barbagianni, una razza di gufo diffusa nella regione.
Tale animale, in effetti, risponde alla descrizione a più riprese fatta della creatura, a partire dagli occhi rossi e luminosi (descrizione cui le iridi rifrangenti dei rapaci ben si attagliano), continuando con la notevole apertura alare, fino alla figura apparentemente priva di testa, che ben rappresenta il capo incassato nel tronco dei volatili in questione, sprovvisti di un vero e proprio collo.
Anche lo strano di volo in assenza di battito d'ali potrebbe essere ben spiegato dal volo planare in cui queste creature sono maestre.
L'Uomo Falena (Mothman): il punto di vista razionalista/militarista
Secondo le opinioni comprese in questa corrente di pensiero, l'uomo falena potrebbe essere diverse cose, tutte però riconducibili all'ingegno umano: un piccolo aereo militare, magari un prototipo, un esoscheletro per operazioni speciali, un esperimento genetico del governo per la creazione di un soldato invincibile.
Alcune di queste ipotesi sono decisamente poco credibili. Per esempio quella dell'aereo militare, dal momento che trascurano del tutto dettagli fondamentali delle testimonianze quali il fatto che il Mothman sia stato visto in piedi, in pieno giorno.
Eppure, questa particolare visione dell'accaduto, così come quella di cui al successivo punto sulle tesi alieno/complottistiche, parrebbe confortata almeno in parte dalle numerosissime testimonianze circa l'intervento dei cosiddetti "uomini in nero", di cui oltre si dirà.
L'Uomo Falena (Mothman): il punto di vista (vagamente) razionalista
Qui le ipotesi iniziano a farsi un po' più suggestive, per quanto ancora rivolte alla formulazione di spiegazioni scientificamente plausibili. Alcuni studiosi di criptozoologia, per esempio, hanno suggerito che il Mothman sia un esemplare di animale ancora non osservato, una sorta di collega del Bigfoot e dello Yeti, insomma.
Altri sono stati un po' più precisi, sostenendo che la creatura sarebbe discendente dei giganteschi uccelli preistorici che milioni di anni fa popolavano la terra.
La frangia più estrema di questa "fazione" è costituita da quelli che vedono nel Mothman nientemeno che uno pterodattilo giunto chissà come fino ai nostri giorni, magari scomodando la teoria della terra cava, secondo la quale all'interno del nostro pianeta, sotto la crosta terrestre, ci sarebbe un altro strato abitato concavo e speculare a quello esterno, sostentato da un sole interno. In questa terra segreta, il cui accesso viene solitamente collocato ai due poli, sarebbe potuta giungere fino a oggi la vita così com'era prima dell'avvento dell'homo sapiens.
L'Uomo Falena (Mothman): il punto di vista che comincia a inoltrarsi nel fantastico
È quello di chi, vista la frequenza statisticamente rilevante degli avvistamenti del Mothman nei pressi della fabbrica dismessa di TNT, ipotizzano si tratti di un essere geneticamente mutato (magari proprio una falena) a causa delle sostanze chimiche usate per anni nella struttura.
Questa tesi, in effetti, assume più che altro i contorni della parabola ambientalista e del monito contro l'abuso dell'uomo sulla natura, che alla lunga potrebbe ribellarsi generando orrori che le facciano finalmente giustizia.
L'Uomo Falena: teorie decisamente fantastiche, le ipotesi alieno/complottistiche
Secondo i fautori di queste ipotesi, il Mothman sarebbe una creatura aliena, di fattezza insettiforme o rettile (ma secondo alcuni, come visto, avrebbe al contrario fattezze umane), giunta sul nostro pianeta tramite uno stargate nascosto da qualche parte nelle vicinanze dei luoghi degli avvistamenti.
A seconda dei fautori di tali tesi, varia di volta in volta la natura del Mothman: da bestia aliena non più intelligente di un animale terrestre, a vero e proprio visitatore tecnologicamente molto più evoluto rispetto alla specie umana.
La teoria (a ben vedere, si tratta di diverse teorie ma, per praticità, le raduniamo sotto un'unica dicitura) presenta diverse varianti anche in merito al modo di arrivo della creatura, soprattutto in relazione agli avvistamenti di oggetti luminosi e/o volanti avvenuti tra il 1966 e il 1967, spesso anche subito dopo un contatto con il Mothman vero e proprio.
Uno dei più convinti assertori di questa tesi fu John Keel, giornalista appassionato di mistero che s'interessò alla vicenda e si recò di persona nei luoghi degli avvistamenti, conducendo un'indagine di ampia portata sulle base delle testimonianze e delle poche evidenze disponibili.
Keel, autore peraltro del libro The Motman Prophecy, da cui è stato tratto l'omonimo e celebre film di successo, sostenne di aver ricevuto diverse telefonate da un interlocutore misterioso, che gli avrebbe rivelato anche fatti futuri poi effettivamente verificatisi. L'uomo in questione sarebbe stato, probabilmente, lo stesso Indrid Cold con il quale Derenberger ha sempre sostenuto di essere stato in contatto. Keel sviluppò una personale teoria complottistica che legava altri fenomeni, come quello degli ufo e dei cosiddetti "man in black" (termine da lui coniato, in effetti) e si convinse a tal punto della veridicità della sua interpretazione dei fatti, da trascorrere la sera del 15 dicembre di fronte alla televisione munito di torcia e candele.
Durante una delle telefonate anonime, infatti, gli sarebbe stato preannunciato un evento funesto causato da un esteso black out, che si sarebbe dovuto verificare durante l'annuale accensione dell'albero natalizio da parte del Presidente degli Stati Uniti d'America, evento trasmesso in diretta TV.
Il collasso elettrico non avvenne ma, pochi istanti dopo il momento pronosticato, a Point Pleasant si verificò una delle più terribili sciagure del West Virginia: il Silver Bridge, il ponte sul fiume Ohio costruito nel 1928 che collegava Point Pleasant e Kanauga, crollò completamente nel giro di quarantacinque secondi senza alcuna avvisaglia, causando la morte di quarantasei persone.
Ma questa è più o meno la fine della vicenda del Mothman, o meglio del suo nucleo centrale, pertanto ci torneremo in conclusione.
L'Uomo Falena: il punto di vista della dimensione parallela
Ancora Keel, in uno sviluppo successivo del suo pensiero (inizialmente più "classico" e imperniato su alieni e dischi volanti), è capostipite di una spiegazione che ipotizza l'esistenza di più dimensioni su piani diversi che, nonostante occupino lo stesso spazio fisico, non s'intersecano per la differente lunghezza d'onda o vibrazione sulla quale sono "sintonizzate". Questo concetto, familiare a chi abbia qualche rudimento di fisica quantistica, anche a livello prettamente divulgativo, può essere considerato una variante dell'ipotesi aliena.
L'essere, infatti, sarebbe giunto nella nostra realtà attraverso un passaggio analogo allo stargate o per mezzo di un raro punto di contatto fra dimensioni. Anche in questo caso, potrebbe trattarsi di una bestia sprovvista d'intelligenza o di un un essere senziente, magari addirittura più "saggio" degli umani.
La cosa interessante è che Keel, e molti dopo di lui, abbiano teorizzato questi concetti estendendoli a buona parte dell'indagine sul paranormale e sul misterioso: gli alieni, la cui presenza sulla terra sarebbe difficilmente spiegabile ipotizzando un viaggio fisico da un'altro pianeta per via delle enormi distanze, sarebbero non già extraterrestri ma "extradimensionali".
Allo stesso modo, le creature dei miti antichi, così come pure angeli e demoni, sarebbero null'altro che entità di differenti livelli di esistenza, che magari ci osservano e, a volte, si lasciano osservare. Questo punto di vista, in effetti, è potenzialmente complementare al prossimo, ovvero...
L'Uomo Falena: il punto di vista della creatura mistico/magica
Qui abbandoniamo ogni parvenza di spiegazione razionale, per quanto fantascientifica, e ci dirigiamo con decisione nel regno dell'inconoscibile (a meno di non prendere per buona la teoria di Keel di cui sopra).
Il Mothman sarebbe un essere soprannaturale, per alcuni una sorta di angelo oscuro, la cui missione potrebbe essere mettere il genere umano in guardia dalle sventure cui la sua apparizione sembrerebbe preludere.
Per altri si tratterebbe di un demone (quale che sia l'accezione con la quale si vuole usare questa parola), e certuni arrivano addirittura a identificare con precisione l'entità.
Si tratterebbe di Pazuzu, demone babilonese signore dei venti e latore di epidemie. Le raffigurazioni dell'essere mitologico, in effetti, sono piuttosto somiglianti alle descrizioni fatte del Mothman, a partire dalle ampie ali ripiegate dietro la schiena. In merito a Pazuzu, come del resto per altre divinità o demoni di culture scomparse, si è ipotizzato potesse essere una creatura reale, scambiata per sovrannaturale per mera ignoranza.
Altri, proprio in merito a Pazuzu, ma lo stesso discorso vale anche in questo caso per dèi e mostri di molte antichità, come ad esempio i fratelli Enki ed Enlil della tradizione sumera, hanno ipotizzato che potesse trattarsi di un alieno, magari appartenente alla specie dei rettiliani.
Tuttavia gli extraterresti secondo molti, non ultimo il ricercatore italiano Corrado Malanga, sarebbero appunto creature extradimensionali.
Insomma, le tesi e le ipotesi aliene, criptozooligiche e soprannaturali si inseguono e si compenetrano, rendendo incerti i confini dell'una e dell'altra e impedendo di stabilire con precisione punti di vista netti e inequivocabili.
D'altro canto, a questo proposito, è interessante e vagamente inquietante, notare come molte culture remote abbiano figure identificabili con Pazuzu/Mothman, e non solo per l'aspetto. Ma questo punto merita una trattazione separata, che seguirà.
Mothman: l'ipotesi della maledizione indiana
Questa teoria, più che spiegare cosa sia il Mothman, tende a identificare il perché della sua sua presunta influenza nelle cose degli uomini.
La storia è quella del capo indiano Cornstalk che, recatosi in ambasciata presso l'uomo bianco assieme al figlio nell'odierna Charleston, venne ucciso proditoriamente assieme all'erede. Con l'ultimo alito di vita, il condottiero avrebbe lanciato una maledizione su tutta la zona, che avrebbe dato i suoi amari frutti nelle svariate tragedie minerarie e di altra natura che, nel tempo, colpirono la cittadina.
L'ultimo atto della maledizione sarebbe appunto stato il crollo del Silver Bridge.
Questa "spiegazione" parte dal presupposto che l'apparizione del Mothman sia preludio di sventure, ipotesi avanzata in quanto molti degli avvistamenti furono messi in relazione (quanto surrettiziamente sarebbe da valutarsi) con incidenti e sciagure avvenute poco dopo.
Che la missione del Mothman, come sostengono alcuni, sia di avvisarci delle imminenti disgrazie o che invece, come vogliono altri, sia proprio di causare quegli eventi luttuosi, è fuor di dubbio che la sua sagoma scura e i suoi occhi rossi e luminosi danno una nuova ed estensiva accezione all'espressione "uccello del malaugurio" (alla cui base, peraltro, potrebbe anche essere).
Il Mothman nel tempo e nelle culture
Le ipotesi che vogliono l'Uomo Falena come creatura soprannaturale e veicolo di maledizioni tribali, forniscono un ottimo spunto per l'analisi di almeno due figure mitologiche a più riprese a lui collegate.
Uno dei collegamenti più interessanti, in questo senso, è quello con il Thunderbird del folklore dei nativi americani. A parte l'evidente somiglianza di questo mostro a sembiante di rapace con il Mothman, ciò che più colpisce è come questo mito s'intersechi con quanto fin qui detto.
In primo luogo, il Thunderbird viene identificato con la tempesta, similmente a Pazuzu, che diffonderebbe le pestilenze di cui è latore padroneggiando i venti del deserto. Viene poi descritto come un essere dagli occhi lampeggianti come quelli visti nei pressi della fabbrica di TNT.
Ancor più inquietante, è la credenza di alcune tribù in merito al fatto che il volatile potesse assumere fattezze di uomo spingendo indietro il becco. Il Thunderbird avrebbe usato questa caratteristica per congiungersi a donne umane e dar vita a una progenie ibrida.
Argomento che rimanda integralmente agli scritti di Zecharia Sitchin e alla sua analisi degli scritti dell'Antico Testamento che narrano dei Nephilim, stirpe di giganti (che lo studioso ipotizza venire da altri pianeti) che avrebbe scelto le più belle "fra le figlie dell'uomo" per creare incroci fra le due razze.
Il fatto che le popolazioni sumere (e tutte le successive che ne ripresero i miti, compreso il popolo ebreo che ne riportò pedissequamente numerosi passi nelle sacre scritture) facciano ampio riferimento a divinità piumate e a messaggeri alati (Quetzalcoatl e la stessa aquila simbolo dell'America, a mero titolo d'esempio), è un'altra curiosa coincidenza.
Così come lo è la capacita riportata di "shape shifting" del Thunderbird, spesso associata alla razza di alieni (o demoni interdimensionali!) rettiliani. Che il misterioso uomo falena abbia fatto ricorso a questa dote, per trasformarsi in quell'Indrid Cold tanto lontano dall'immagine iconoclastica del Mothman?
E, a proposito di mutaforma e rettili, vale la pena di notare come l'uccello di tuono della tradizione dei nativi americani avesse nei loro miti sterminato la genia rettile degli Unktehila, mito che rimanda alle guerre fra razze aliene sulla terra cui i contattisti di mezzo mondo fanno riferimento come a verità storiche provate (e di cui il citato e compianto Sitchin fa ampio riferimento nei sui libri, in particolare nel soprendente Guerre atomiche al tempo degli dei).
Ugualmente, sorprende come sia stato da più parti ipotizzato che il Thunderbird sia o sia stato una specie di pterodattilo sopravvissuto alla glaciazione, creatura circa la cui attuale esistenza vi sono state svariate testimonianze negli ultimi anni. Insomma, una catena di circostanze e ipotesi che si rincorrono in una spirale viziosa senza fine.
Proseguendo poi nella carrellata di creature mitologiche sovrapponibili al Mothman, le coincidenze non cessano. Al contrario.
I Garuda della religione induista sono divinità minori, uomini uccello alati che, in tempi remoti, avrebbero condotto una cruenta guerra contro i Naga, una razza di uomini serpente.
La dissertazione potrebbe andare avanti a lungo e attraversare i secoli e le culture, tanto questi miti sono comuni in ogni luogo ed epoca del mondo, ma ciò che si è detto dovrebbe essere sufficiente a chiarire come, anche in momenti storici e luoghi geografici distanti, ci sia sempre stata l'ombra incombente di una creatura alata sul genere umano, una creatura che, per avere tratti tanto comuni in immaginari tanto separati dal tempo e dallo spazio, forse è stata vista realmente.
Una creatura molto somigliante al Mothman.
L'Uomo Falena: pro e contro delle varie teorie
L'ipotesi che il Mothman in realtà sia un semplice barbagianni e che una psicosi collettiva fomentata dai media abbia colto quella regione del West Virginia per circa un anno, di primo acchito, è molto convincente.
Ci sono tuttavia alcuni fattori da considerare.
In primo luogo, se si fosse trattato di un semplice uccello, come spiegare le numerose testimonianze (quelle non suscettibili, evidentemente, di suggestione) circa l'intervento di uomini in mero (o forse di un solo uomo in nero, secondo alcuni)?
Chi erano costoro? Perché erano interessati alla vicenda o, meglio, al fatto che non fosse divulgata? Il fatto che i comportamenti di questi insolti "agenti", mai qualificatisi apertamente, sia stato descritto come bizzarro e inconsueto (emblematica, a tal riguardo, la circostanza, riportata da più testimoni, che non sapessero come comportarsi se veniva tesa loro la mano, come fosse per loro un gesto alieno), può essere imputato alla reciproca influenza dei racconti via via trapelati.
La loro stessa esistenza e le loro visite, al contrario, necessiterebbero della malafede di decine di persone, per essere frutto di fantasia. E allora di nuovo: perché tanto interesse per un banale gufo?
Altrettanto insoliti, poi, sono gli avvistamenti che nulla hanno apparentemente a che vedere con la misteriosa creatura, ovvero, dischi volanti, luci in formazione e poltergeist nelle case dei testimoni oculari (e qui rientra dalla porta di dietro, ancora una volta, l'elemento demoniaco-soprannaturale). Svariate infatti furono le testimonianze di fenomeni inesplicabili all'interno delle abitazioni di molti abitanti della regione che avevano avuto contatti con il Mothman.
Ci sono poi le convergenze delle descrizioni e, soprattutto, il fatto che gli avvistamenti siano cessati di botto e per sempre, così come erano cominciati. A seconda delle fonti, l'ultimo avvistametno della creatura sarebbe stato o nel novembre del '67, o il giorno prima del disastro del Silver Bridge.
In ogni caso, in seguito, nessuno vide più il Mothman, eccezion fatta per alcuni singoli soggetti che hanno dedicato il resto della loro vita allo studio del fenomeno e che sostengono di aver incontrato, e addirittura fotografato (in scatti sempre molto poco chiari), la creatura negli anni successivi.
Pare quanto meno bizzarro che una psicosi di massa sia potuta svanire da un giorno all'altro senza alcuno strascico. Anche se, a ben vedere, il disastro che si abbatté sulla città diede ai residenti ben altri motivi di dolore e disperazione rispetto all'uomo falena che, comunque, non risulta abbia mai ucciso o ferito direttamente nessuno.
Vale la pena di citare, a sostegno della tesi aliena, i numerosi casi riportati nella regione di sparizione e mutilazione di bestiame in quel particolare periodo. Dalle cronache dell'epoca, si evince anche una ventina di sparizioni di persone ma il fatto, di per sé, non dimostra nulla.
Ciò che, al contrario, lascia più spiazzati e affossa non poco la teoria della suggestione di massa, è l'argomento del paragrafo successivo, e cioè...
Mothman nel mondo
A riprova della sua attitudine ad annunciare e/o apparire in concomitanza di gravi eventi, una creatura rispondente in tutto e per tutto alla descrizione del Mothman è stata avvista in occasione di disastri naturali e non nei decenni successivi agli anni della vicenda che vide Charleston e dintorno teatro degli avvistamenti.
Il Mothman sarebbe stato avvistato in occasione del terremoto di Città del Messico nel 1985, così come l'anno successivo, dall'altra parte del globo, sarebbe stato chiaramente visto da quattro testimoni a bordo di un elicottero, volteggiare in mezzo ai fumi della centrale atomica di Chernobyl in fiamme dopo il disastro.
La distanza temporale e geografica dal West Virginia, nonché il dimenticatoio nel quale la storia cadde negli anni successivi all'anno del Mothman fino al 2002, che vide l'uscita in tutte le sale cinematografiche del mondo della pellicola a lui dedicata, suggerisce che i testimoni degli avvistamenti non possano essere stati condizionati da resoconti altrui o da uno stato di paranoia generalizzata.
Da ultimo, il Mothman (o un Mothman) sarebbe stato avvistato e fotografato mentre planava attorno a una delle Twin Tower in fiamme nel tragico settembre del 2001.
È un uccello! È un aereo! No... È Mothman!
Del Mothman, appollaiato o volante, esistono alcune fotografie, tutte invariabilmente sfocate e non abbastanza chiare da essere, se non probanti, quantomeno indiziarie. Per alcune esiste il dubbio di elaborazione grafica, per altre che si tratti di effetti ottici o di sagome di uccelli in prospettive inconsuete.
Le due foto più suggestive, comunque, sono certamente quella in cui il presunto uomo falena è immortalato vicino a una delle Torri Gemelle prima del crollo, davvero molto d'effetto, e quella si dice scattata pochi giorni prima del crollo al ponte Silver Bridge, dove si può osservare il nostro appollaiato sulla cima di un pilone.
La foto datata 11 settembre è, a ogni modo, l'unica che pare reggere il primo vaglio critico, dal momento che sembrerebbe non essere ritoccata e che, dal momento che la sagoma del Mothman si trova per una minuscola porzione degli arti posteriori dietro l'edificio, pare si possa escludere si tratti di un uccello giacché, in considerazione di quel fatto, le sue dimensioni e forma non sarebbero compatibili con alcuna delle specie di volatili conosciute.
A ogni modo, concludendo, è fuor di dubbio che in quelle due istantanee non troppo a fuoco, autentiche o meno che siano, stia lo spirito della leggenda del Mothman, in equilibrio fra angelo della morte e messaggero che tenta di mettere in guarda il genere umano, sordo come la maggior parte delle volte ai richiami della saggezza. L'incertezza sulla sua natura, anche ipotetica, costituisce il vero fascino di questo mito del nostro moderno folklore e contribuisce a tenerne viva l'immagine nell'immaginario collettivo.
In ogni caso, che alla base del Mothman ci sia una bufala o un contatto autentico con un'entità altra, se a qualcuno dovesse capitare di avvistare un uomo falena il consiglio, nel dubbio, non potrebbe essere che uno: scappa più veloce che puoi.
O, se proprio devi restare, fai almeno una foto decente.
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